Il 17/08/2014 14:31, Malantrucco Carlo ha scritto:
E se non avesse il tempo, la voglia o la capacità di gestirselo? App Store fa il lavoro per lui, se a lui il costo sta bene si è tolto un peso.
Quello che continua a sfuggirti è il valore del "know how". E' come se dicessi alla Lavazza: "perché non fate lavatrici così potete venderle tramite il nostro negozio?". E il fatto che la Lavazza faccia molto bene il caffé non è determinante nel calcolo della convenienza?
Infatti non è quello il problema. Il problema è la pretesa di vendere solo ciò che Apple decide sia giusto.Pretesa e giustizia sono parole che non c'entrano niente. Apple ha il diritto nel proprio negozio di vendere ciò che rispetta le regole del negozio.
Ok, ma se tu utente vai in un negozio e chiedi un prodotto di una marca che il negozio non ha non è che quello ti caccia via. Magari te lo ordina, se è un prodotto che lui tratta. Questo si intende per affari. Il resto è qualcosa sui generis.
Ma figurati! Questa è un'idea che ti sei fatta tu. A differenza di te con Bill Gates, io non ho nessun astio contro la Apple e non escludo affatto che un domani possa entrare anch'io in quel mercato. Ma questo non significa che non possa fare le mie critiche, no?Ma si dai, c'era la faccina, era per farsi due risate! :-)
Ah, ok. Però in tutto questo thread a me sembrava che tu avessi identificato due fazioni, cosa che da parte mia non c'è proprio.
Mi sembra un discorso molto riduttivo. Un supermercato non cerca forse di vendere più marche possibile per accontentare e accrescere la clientela? Semmai si basa su criteri di convenienza del prezzo (di listino e al pubblico). Sarebbe assurdo se dovesse ordinare dei prodotti di una certa marca pretendendo però che vengano confezionati con il logo del supermecato, non ti pare?Bene, proseguiamo con il tuo esempio (oggi mi sento molto socratico). Diciamo che Apple ha deciso che il proprio App Store deve essere un supermercato biologico, dove vendere soltanto prodotti biologici coltivati secondo determinate regole. È libera di farlo? Concorderai anche tu di si, il negozio è suo. Mi dirai che così riduce il numero di prodotti venduti, il numero di clienti ed i possibili guadagni. Possibile. Ma se per motivazioni proprie, magari è convinta che i prodotti non biologici siano dannosi per la salute, Apple vuole fare così, perché non dovrebbe essere libera di farlo? Se nel tempo risulterà una scelta sbagliata sarà il mercato a punirla, non ti pare?
Ma dove è scritto che App Store abbia fatto quel tipo di scelta? Non sembra affatto così. Apple non fa una selezione sul tipo di prodotto ma impone che chi voglia vendere un proprio prodotto debba realizzarlo alle sue condizioni. Nota: realizzarlo. E' ben diverso dal vendere solo alcuni tipi di prodotti, non ti pare?
E quindi, appunto, non è un negozio ma qualcos'altro.Esatto, non è un negozio. È il negozio di Apple.
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