[zxspectrum] Re: Psicologi (era: A proposito di BBK, (era Gli Outlet del Tedeschi :-)))

  • From: Luca Alimandi <luca.alimandi@xxxxxxxxxx>
  • To: zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Thu, 09 Apr 2015 00:34:37 +0200

Enrico Maria Giordano ha scritto:



Il 08/04/2015 16:34, Massimo Raffaele ha scritto:

Voglio dire: è la nostra inclinazione che ci ha portato alla scelta, non
il prodotto Pinco o Pallo che ha condizionato il nostro percorso.

E' vero. Infatti io ho cominciato a programmare con carta e penna, prima di avere un computer.

EMG


Io i miei primi esperimenti di programmazione li feci con le prime calcolatrici programmabili (tipo la TI 58 della Texas Instrument), e ho conosciuto i primi rudimenti del Basic leggendo qua e là riviste che parlavano di programmazione. Su quelle riviste venivano pubblicizzati i primi personal computer dal costo accessibile (il PET il Vic 20, il TI 99/4A, ecc), e con quelli cominciai a sognare di comprare un PC... Ma subito dopo ebbi la possibilità di "toccare con mano" uno ZX 81 e fu amore a prima vista!...
Mentre mettevo da parte i soldini per comprarne uno, uscì lo Spectrum, e fu amore folle! :-)

Per me credo che la programmazione era nell'aria già prima di conoscere gli ZX; era una specie di passione innata, qualcosa che mi sembrava congeniale con la mia forma mentis, già da anni orientata alla tecnologia e all'elettronica in particolare.
L'acquisto dello Spectrum mi fece orientare di più verso l'informatica che verso l'elettronica (infatti anche il mio corso di laurea personalizzato risentì molto di questo orientamento, per cui misi nel piano di studi tutti gli esami di calcolatori, sistemi operativi, microelettronica e qunat'altro che riuscii a trovare. Anche l'esame di robotica industriale, pur essendo pesantemente dominato dalla matematica (soprattutto dal calcolo delle matrici), aveva una forte integrazione con l'aspetto del controllo effettuato attraverso computer.

Lo Spectrum fu per me una porta notevole per conoscere l'architettura dei computer e per fare da ponte verso lo studio ed il lavoro. Credo che didatticamente sia ancora uno dei più validi e chiari esempi di come si possa progettare e realizzare una macchina funzionante e discretamente potente, tutto sommato con componenti di basso costo e di facile reperibilità (eccezion fatta per la ULA che in pratica non è altro che un super circuito combinatorio di porte AND e OR customizzato, pensato per compattare decine di integrati in poco spazio, ma si potrebbe anche realizzare con componenti di basso livello...).

Con lo Spectrum feci diverse cose interessanti e utili, tra cui la tesi di laurea della mia ex-fidanzata, alcuni programmi di calcolo finanziario per uno zio appassionato di quella materia, uno per il calcolo e il disegno delle effemeridi per la progettazione di meridiane per un altro zio che lavorava all'Osservatorio Astronomico di Monte Mario a Roma, un mini-gestionale per un hotel di un altro zio (ne ho un fracasso di zii, come avrete capito!...).
Ci feci persino una tesina di Sistemi Operativi con la simulazione di un algoritmo per la scelta ottimale dei settori da utilizzare per velocizzare le cancellazioni e le scritture di file su un hard disk e ottimizzare l'occupazione del disco. Il simulatore aveva una parte Basic per l'implementazione dell'algoritmo ed una parte in L/M per gli output grafici...

Forse dire che la mia vita sia stata segnata dall'aver posseduto e utilizzato uno Spectrum credo sia un po' esagerato, ma non posso negare che abbia avuto una parte importante sia nella formazione, che nel divertimento, ed anche nell'instaurazione di alcuni rapporti di amicizia che durano tutt'oggi (perfino dopo essermi trasferito in un'altra città...)
Ancora oggi quel mostriciattolo nero mi da emozioni, voglia di fare e di condividere, sfida la mia mente e la mia inventiva, e offre perfino alcuni spunti di riflessione.
Un ottimo compagno di mille avventure!


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