[Linuxtrent] Re: GPL v3

  • From: "Roberto Resoli" <roberto.resoli@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Tue, 1 Aug 2006 15:54:04 +0200

On 8/1/06, Lele Gaifax <lele@xxxxxxxxxxxxxxxxxxx> wrote:


On Tue, 1 Aug 2006 12:07:37 +0200, "Roberto Resoli" <roberto.resoli@xxxxxxxxx> wrote: > Io lo capisco come Linus. Sembra che se il codice deve essere sotto > GPLv3, le chiavi per firmarlo devono essere distribuite. > SE è così, si faceva prima a dire: "i sistemi DRM sono incompatibili > con la GPLv3".

Infatti, come ho già detto, tutto si riduce alla fazenda DRM, e non è una cosa da prendere 
alla leggera, proprio perché accettando i DRM così come sono, si vanifica in toto lo spirito 
della licenza (facendola diventare simile alle LPiG(*) targate M$): io ti do i sorgenti, ma tu non ne 
puoi fare nulla perché io solo ho la chiave che consente di farli girare. A quel punto, che 
garanzia hai che la versione binaria distribuita corrisponda ai sorgenti che ti faccio vedere?

D'accordissimo, la disponibilità del sorgente da sola è una iattura,
se non c'è quella di modificarlo, ricompilarlo, eseguirlo (vale a dire
se non è sw libero, il caso del JDK di Sun insegna).

Il problema con l'attuale draft mi sembra che per la prima volta si
limita un particolare tipo di utilizzo del sw (quello in combinazione
con sistemi di verfica "tipo DRM"), perchè si ritiene un male in sè
quel tipo di utilizzo. L'approccio sembra troppo rozzo, andrebbe reso
più granulare, tipo, come dice Linux, vietando qualsiasi tipo di
accorgimento che impedisca di verificare il rispetto della licenza,
cioè la corrispondenza tra binario e sorgente rilasciato.
L'idea 'è: andare al nocciolo del problema, non impedire in blocco
determinati utilizzi del sw.
Ripeto ancora, ma moltri altri su Grocklaw lo segnalano: ovunque chi
produce o gestisce il sw deve essere legalmente responsabile per il
suo comportamento (si è fatto anche l'esempio di sistemi medicali) ,
serve un meccanismo che impedisca le modifiche incontrollate del sw.

Capisco ben che vi siano ambiti dove di fatto è necessario mettere qualche paletto in più, ma come 
detto, i DRM sono una "novità" non coperta nemmeno dalla GPLv2. Dire che quella è migliore da 
questo punto di vista è fare lo struzzo, IMHO.


Qualcuno dice che a proteggere dalla "Tivoisation" basterebbe la v2, perchè di fatto la possibilità di eseguire il codice modificato sullo stesso hw è nulla. La dicitura "sullo stesso hw" purtroppo non compare nella v2. Forse basterebbe aggiungerla?

Ciao,
Rob.

ciao, lele.

(*) Licenza "Presa in Giro": ok, qui ci sono i sorgenti, ma non ti sognare nemmeno di 
guardarli perché farai brutti sogni, e se li modifichi tutto quello che penserai d'ora in poi 
sarà a) sbagliato e b) di proprietà M$ :)

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