Giusto! E devo dire che piano piano questa filosofia si sta diffondendo e sempre più spesso trovo programmi di qualità che rendono disponibile la versione portable... Previsione: se saremo in tanti a utilizzarli e a farci sentire, in capo a una decina d'anni esisteranno solo programmi portable (magari le sw house non lo ammetteranno, o non li vorranno chiamare così, ma il significato sarà quello...). Dite che è un sogno possibile? D'altra parte, prima dell'avvento di Windows, le cose stavano già così!... E' stata Microsoft ad inventare questa idiozia dei registri di installazione... Forse farà marcia indietro, dicendo di aver fatto l'invenzione del secolo!...
|_ /-\ Massimo Raffaele ha scritto:
Il giorno 23 agosto 2014 22:55, Luca Alimandi <luca.alimandi@xxxxxxxxxx <mailto:luca.alimandi@xxxxxxxxxx>> ha scritto:A proposito di questo, da una decina di anni a questa parte sono diventato "famoso" tra i colleghi di lavoro per la mia mania dei programmi "portable" (cioè appunto di quei programmi che non richiedono installazione, non utilizzano registri, basta cancellarli e non sono mai esistiti, puoi portarli e farli funzionare ovunque semplicemente copiandoli su una chiavetta USB, magari insieme ai loro file...) Sono completamente d'accordo.Anch'io, tutte le volte che posso, uso la versione portable del programma che mi interessa. Anche di quelli che non ne prevedono una ma sono stati "preparati" all'uopo.Max
