Inviato da iPhone Il giorno 16/ago/2014, alle ore 14:59, "gazzosa@xxxxxx" <gazzosa@xxxxxx> ha scritto: > Se Clive Sinclair si faceva fare gli affari bene, perché ha puntato su > un sistema a dir poco minoritario e di nicchia (i microdrive), che già > nel 1984 mostrava chiaramente di non essere preferito dall'utenza? Magari per imporre nel settore professionale del QL una memoria di massa standard proprietaria e ricevere royalties per ogni cartuccia venduta. Royalties che ha continuato a percepire per anni anche dopo la vendita della Sinclair ad Amstrad, o sbaglio? > Semplicemente intendo affermare che Sinclair non guardava solo agli > affari. Inseguiva le sue idee e cercava di realizzarle a tutti i costi. Vero. Ma lo ha fatto anche Jobs ed è questo che non vuoi ammettere. > Jobs invece sul consumo ci ha marciato e come. L'aspetto secondo me più > negativo è stato quello di aver creato una vera e propria religione > laica, riuscendo nell'apparente impossibilità di coniugare il diavolo > con l'acqua santa, ossia la "controcultura" anni '70 (il mito del > prodotto realizzato in garage con pochi mezzi, del visionario che va > contro l'opinione corrente ecc.) e il consumismo sfrenato. Rispetto la tua opinione ma non la condivido affatto. > Il tutto con una tecnologia che per decenni è stata assolutamente > chiusa e proprietaria, e per molti versi ancora lo è. Ma questo è stato > voluto e ricercato da Apple, fin dal famoso spot "1984" che tutti qui > ricordiamo E allora, che c'è di male? È stata una scelta fatta in partenza e conservata negli anni nei suoi lati positivi (massima integrazione hardware-software, massima semplicità, ricerca della qualità e della bellezza) cercando di porre rimedio a quelli negativi (software ed hardware di comunicazione proprietario). > (penso che siamo tutti sopra la quarantina in questa lista) Magari, anche ben sopra la cinquantina ... :-( > Altro che "think different": omologazione mascherata da esclusività. Classico luogo comune ripetuto a pappagallo da anni. Rispetto ma non condivido. > W. H. Gates III quantomeno si è appoggiato a un'architettura diffusa e > ha saputo imparare dai propri errori. Beh, se ancora lo ringraziate perché dopo la toppa di Vista ha mantenuto il supporto a XP per 13 anni, mi sembra che quelli omologati siate proprio voi. > è difficile non > accorgersi del fatto che i sistemi operativi Microsoft, con le > innegabili contraddizioni del caso, abbiano contribuito ad avvicinare > l'uso del PC alle masse ben più del "giardino dorato" di Apple. Vero, riuscendo a far odiare i computer da milioni di persone. Personalmente sono riuscito a far avvicinare al Mac persone completamente negate che il computer non lo volevano vedere neanche con il binocolo e adesso ci convivono tranquillamente. Non conosco storie analoghe in ambito Windows, ma magari sarò stato sfortunato. > Direi inoltre che questa storia che Gates ha "copiato" mentre Jobs ha > "inventato", come si dice dalle mie parti, "ce l'ha fatta a > maccheroncino". Jobs, piuttosto, ha saputo prendere il meglio concepito > da altri e combinarlo assieme in una forma accattivante che desse > l'illusione di possedere qualcosa di realmente esclusivo, complice, non > ultimo, il prezzo esageratamente alto, indispensabile a pagare, più che > per la qualità del prodotto in sé, tutto il circo Apple fatto di > pubblicità a tappeto e negozi tirati a lucido. Insomma, ha fatto una bella polpetta avvelenata. Comincio ad avere la vaga impressione che tu non sia un fan di Steve Jobs o sbaglio? ;-) > Altra cosa da notare è che Gates non si è mai dato arie da santone e da > guru, o perlomeno non quanto Jobs, il quale ha creato attorno a sé un > culto della personalità degno di un dittatore (quale poi era, di fatto, > stando a sentire varie testimonianze che non credo siano tutte mosse > dall'invidia). Vero il culto della personalità. Vero anche il comportamento da dittatore. Dirò di più, veri anche i comportamenti personali assolutamente censurabili rivelati da film e biografie, come non riconoscere per anni la prima figlia. Credo che non sarei mai riuscito ad essere amico di Steve Jobs. > Peccando di disonestà intellettuale. Perché il bel > discorso alla Stanford University non glielo ha fatto pure agli operai > della Foxconn? Perché quelli lo avrebbero mandato affanfulla sette > volte, se avessero potuto permettersi di rischiare il posto. Mi dispiace, ma quello disonesto intellettualmente qui sei proprio tu. Dire quello che hai detto non significa nulla, é pura demagogia. È come se io dicessi che se tu non mi dimostri di possedere solo hardware prodotto rispettando i diritti civili dei lavoratori non hai il diritto di esporre qui le tue idee sui computer. Non vuol dire niente. A Stanford Jobs ha parlato perché è stato invitato e ha detto cose tutt'altro che banali. Io credo che i ragazzi che hanno ascoltato quel discorso se lo ricorderanno a lungo. Era il discorso di uno che ha visto la morte in faccia e ha ripensato alla propria vita. Non tutti lo fanno. Non é vero che la sofferenza migliora di per sé le persone, è una balla e lo dico perché posso dirlo. Nel caso di Jobs, la sofferenza lo ha migliorato. Ti ricordo che è morto alla mia età. > Incensare Jobs come un genio al pari di Leonardo o peggio > ancora un benefattore dell'umanità, come da più parti è stato fatto > dopo la sua morte, è semplicemente insostenibile. Le luci della sua > carriera, che pure ci sono state, non devono far dimenticare le tante > ombre della sua vita. Io non incenso nessuno e non nascondo nessun'ombra. Testimonio però quella che secondo me è stata una crescita personale nel corso degli anni, qualunque cosa si pensi della Apple. > Tanto perché sia chiaro: qui il giudizio è sull'uomo Steve Jobs, non > sulla qualità dei prodotti Apple. Proprio per questo sarebbe stato auspicabile che tu avessi affrontato l'argomento con maggiore sensibilità. Mi accorgo solo ora che nessuno - neanche io - ha mai citato un altro successo fondamentale di Steve Jobs: la Pixar. E se qualcuno mi viene a dire adesso che anche quello è un puro fatto commerciale ... vuol dire che non ha mai visto Toy Story 3 e non sa cosa si è perso !!! :-) Carlo