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  • From: Malantrucco Carlo <carlo.malantrucco@xxxxxxxxx>
  • To: "zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx" <zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx>
  • Date: Mon, 15 Jun 2015 12:02:56 +0200


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Il giorno 15/giu/2015, alle ore 11:15, "Simone Voltolini"
<simone.voltolini@xxxxxx> ha scritto:

E' una questione di filosofia.

Anche a me sarebbe piaciuto che Clive acquisisse MGT...ma il problema è che
MGT era già in Sinclair...e ne sono usciti proprio perché Clive voleva farsi
tutto lui ;)

Per cui prendendo solo quello che è stato fatto da Clive per me la società,
in linea generale, ha fatto una scelta e naturalmente sappiamo tutti dove è
andata a parare.

Appunto, gli errori si pagano.

D'altronde se Clive non inventava...si sentiva mortificato...per cui per
forza di cose è andata così.

Allora o fai l'inventore o fai il commerciante.
Se vuoi fare bene entrambi devi essere più aperto.

A monte io dico che MENO MALE abbiamo avuto tutto quello che sappiamo SENZA
che Clive provasse a standardizzare qualcosa (sul QL ci ha provato da subito
ma non gli è andata bene...).

In un certo senso è vero.
Ha avuto però i suoi lati negativi.

Commodore ha giocato sempre molto facile...avrà fatto anche bene ma alla fine
io preferisco ricordare quello che è stato inventato direttamente dagli
stessi che hanno poi venduto il prodotto che con tanta fatica e sudore del
proprio ingegno sono andati sul mercato

Tutt'altra soddisfazione.

Questo è vero.

Secondo me Clive direttamente non voleva fregare nessuno...ha solo fatto le
cose molto in fretta su pressione del BOOM generatosi con lo Spectrum...è
stato quello che l'ha messo di fronte a molte + responsabilità di prima...era
un'azienda fatta alla fine da un ONE MAN HEAD ;)

Io non lo farei così ingenuo.
Creare uno "standard" proprietario di memoria di massa come il microdrive lo
avrebbe reso ricco, se avesse avuto successo.
E lui lo sapeva bene, secondo me ha insistito tanto anche per quello.

Ragazzi era dura...io lo ammiro per questo e per quello che ci ha lasciato.

Anch'io.
Ma proprio per questo non gli risparmio alcune critiche.

Carlo

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