Il giorno 16 agosto 2014 12:21, Malantrucco Carlo < carlo.malantrucco@xxxxxxxx> ha scritto: > > > Invece il C5, sulla carta un'idea niente male, portata in pratica andò > come sappiamo. > > Qui invece non sono affatto d'accordo. > Il (o la) C5 è nata sbagliata proprio come idea. > > Non puoi progettare una vettura da Luna Park da usare nel traffico > cittadino, dove il guidatore rischia continuamente di finire sotto le > automobili che non lo vedono, respira gli scarichi a pieni polmoni e si > inzuppa al primo temporale. > Pienamente d'accordo. MAI sarei andato in giro su quel trabiccolo (inoltre sarei stato deriso da tutti: uomini, donne, bambini, cani, scoiattoli e cimici). > > E lo stesso dicasi per il QL, su cui pesò non poco la scelta di > continuare a usare i nastri del microdrive. > > Concordo. > Pure io :-(. > > In un certo senso Sinclair è stato dunque un idealista, uno che per > > guardare troppo avanti ha finito per cascare per terra, come secondo > > Platone avvenne a Talete quando cadde in un pozzo mentre studiava gli > > astri. Per guardare in alto non faceva caso a dove metteva i piedi. > > No, mi dispiace, non sono d'accordo. > > Il termine "idealista" anche se usato "in un certo senso" non è adeguato a > Sinclair perché lo dipinge con un'aura di "romanticismo" che in realtà non > aveva. > > Sir Clive era geniale ma i suoi affari sapeva farseli bene e secondo me > l'insistenza sui microdrive è stata dettata anche da considerazioni > strettamente commerciali (leggi royalty intascata per ogni cartuccia > venduta). > > Era geniale, ma non ingenuo. > E purtroppo dotato di scarso senso pratico. > Va bene, quindi per te è idealista solo un'ingenuo senza piedi per terra, con un 'aura di romanticismo, che sogna, non guarda dove mette i piedi, inciampa continuamente e non fa soldi. Mah... Certo ce ne sono pochi, è una "specie" che si estingue in fretta e non si accoppia. > Di nuovo estremamente riduttivo. > > Non si tratta solo di diversificazione della produzione, strategie di > marketing e gestione di immagine. > C'è anche quello, certo, e fatto molto bene. Ma c'è anche molto di più. > > Jobs ha "ridefinito" mercati che già esistevano (quello dei cellulari con > iPhone) e ha "visto" mercati che ancora non esistevano (quello della musica > online con iTunes e dei tablet con iPad). Uno dopo l'altro, in successione. > > E lo ha fatto con prodotti al top per integrazione hardware-software e > dotati di una bellezza e di una semplicità d'uso eccezionali. > > Costosi, certo: ma la qualità e l'innovazione si paga. > È facile abbattere i prezzi quando si risparmia su R&D copiando. > Pienamente d'accordo. > > Ed è soprattutto per questo che tra i due la mia ammirazione va > > senz'altro allo zio Clive :-D > > Io divido in parti uguali affetto e ammirazione tra i due per quello che > mi hanno dato e permesso di fare negli ultimi 30 anni! :-) > :-) Max