[zxspectrum] Qumran ZX - Micro Share BBS

  • From: Malantrucco Carlo <carlo.malantrucco@xxxxxxxxx>
  • To: ZX Spectrum Freelist <zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx>
  • Date: Fri, 29 Aug 2014 20:46:19 +0200

Se avete tempo e voglia, preparatevi un caffè una tisana o quello che preferite 
e mettetevi comodi a leggere questa storia.

Nel garage di mia madre ho ritrovato perfettamente conservate tre cartelle 
contenenti decine e decine di pagine stampate su modulo continuo.
In quelle pagine c'è la storia della mia partecipazione a Micro Share, la BBS 
di Enrico Tedeschi, per gli amici (e i nemici) ET.
Rileggendo quelle pagine ho ricordato e riordinato fatti e avvenimenti che la 
mia memoria aveva distrattamente disseminato qua e là tra i neuroni in ordine 
sparso.

Ma prima di parlarvene è necessario fare un passo indietro di qualche anno.

Il 4 dicembre 1985 con i soldi ricevuti a luglio per la laurea in medicina 
acquisto a 26 anni il mio primo computer, uno ZX Spectrum+.
Lo scelgo perché colpito dall'eleganza dello ZX gommoso acquistato un paio di 
anni prima da mio fratello maggiore, grande appassionato di elettronica.
Dopo aver girato i negozi di mezza Roma scelgo di acquistarlo da SuonoVideo, un 
rivenditore in Via delle Fornaci dietro la Basilica di S. Pietro, convinto dal 
prezzo (299.000 lire) e sicuro di aver fatto un affare.
In realtà ho appena preso la mia prima (utilissima) fregatura informatica: il 
rivenditore ha scorporato dal pacchetto le cassette Psion ed il manuale, che 
dovrò riacquistare più avanti a parte.
Inoltre, la garanzia è di soli 3 mesi (all'epoca spesso era di 6 mesi, 
raramente di 12) ma in fondo - penso - a cosa mi serve la garanzia su un 
computer nuovo di zecca?
Infatti al quarto mese una RAM dello ZX parte e devo pagarne la sostituzione 
presso un centro di assistenza tecnica. Tutta esperienza ...

All'inizio del 1986 il software che ho a disposizione è la cassetta Horizons e 
le cassette che mi ha lasciato mio fratello, più quelle che riesco ad 
acquistare in edicola: Run 13 e 14 (le ultime due uscite prima della chiusura) 
e Load'n'Run.
Di rivenditori Sinclair in giro neanche l'ombra, nei negozi si trova solo 
software "originale" boxato Armati per C64.
Così spulciando le Pagine Gialle trovo finalmente il piccolo unico riquadro 
pubblicitario di un rivenditore Sinclair: Micro Shop (che diventerà in seguito 
Micro Spot per problemi di copyright).

Il negozio non è dietro l'angolo: Via Acilia 244 è sulla strada che da Roma 
porta al mare, una ventina di km da casa mia.

Ci vado per la prima volta il 3 marzo 1986 e faccio fatica a riconoscerlo: un 
antro senza insegne particolari dove assieme a ricambi Land Rover uno strano 
soggetto con barba e baffi vende hardware e software Sinclair.
Ne esco con il numero 23 di Crash, in copertina Friday the 13th.

Torno una settimana dopo per i miei primi acquisti software: Masterfile (un 
database ... e ho detto tutto, 30.000 lire) e Saboteur (10.000 lire) duplicati 
all'istante nel retrobottega.
Pochi mesi dopo ritorno ancora per accessori hardware (interfaccia joystick 
Kempston, Multiface One) ed assistenza tecnica (sostituzione Z80, presa 
monitor).
Si incontra gente molto particolare in quello strano posto fuori dal mondo.

Nel frattempo divento un acquirente compulsivo di tutto quanto esce per 
Spectrum: riviste, cassette, libri.

Finché completo il mio set informatico: Opus Discovery (22 ottobre 1986, 
430.000 lire), monitor monocromatico Philips 7502 (13 febbraio 1987, 180.000 
lire) e stampante Citizen 120 D (20 febbraio 1987, 300.000 lire).
Tutto ovviamente acquistato non da ET ... ad eccezione del miglior word 
processor in assoluto per lo Spectrum: The Last Word, sviluppato dalla Myrmidon 
Software e distribuito dalla Saga Systems Ltd. nonché duplicato e rivenduto a 
30.000 lire dalla Micro Shop (a proposito, non ricordavo di averne tradotto in 
italiano l'intero manuale: ho ritrovato tutti i files)!

Da questo momento ho veramente tutto quello che mi serve per essere produttivo.
Pochi mesi dopo verrò assunto in ospedale e finirò in un reparto dove il 
massimo della tecnologia informatica disponibile è la macchina da scrivere 
(l'informatizzazione deve ancora partire) ... quanto si rivelerà utile 
l'esperienza fatta con lo ZX!

Tornando al negozio di ET, non so dirvi quando ma ad un certo punto compare su 
uno dei banconi un Apple II con tastiera, monitor monocromatico e hard disk da 
10 MB. O forse c'è sempre stato.
Per parecchio tempo non gli do nessuna importanza, anche se ET parla di banche 
dati, comunicazione, telematica ... io ho altro a cui pensare.

Poi nel gennaio 1989 qualcosa cambia nuovamente le carte in tavola ... decido 
di acquistare un nuovo computer!
Ma non in sostituzione dello ZX Spectrum+ ... un "secondo" computer: uno Z88!

Ebbene si, credevo che non ci sarei mai più ricascato dopo lo shock della 
vendita della Sinclair alla Amstrad nell'aprile 1986 ... e invece rieccomi qui 
ad acquistare un altro gioiellino di zio Clive: un portatile con 32k RAM, 128k 
ROM, 8 righe di schermo LCD ed alimentazione fornita da 4 batterie stilo AA 1,5 
V.

Non lo compro da ET che vende la versione UK ma dal distributore ufficiale 
Unibit che offre la tastiera italiana. Qualcuno di voi ricorda ancora la serie 
di articoli sullo Z88 usciti mensilmente su MC Microcomputer a partire dal 
dicembre 1988? Unibit comprava parecchia pubblicità su quel mensile!

Unica porta di comunicazione col mondo esterno: una seriale RS232.
E che ci puoi fare con una seriale?
Collegarti con altri computer o via modem ad una BBS.

Acquisto un modem tascabile (Mini Modem GVC 1200), mi faccio costruire da mio 
fratello un cavo seriale Z88-modem (a forza di tentativi, saldature e 
ponticelli riusciamo ad tirarne fuori uno funzionante) e finalmente il 4 marzo 
1990 ...

ATD6062612
(il prefisso era ancora solo per chi chiamava da fuori Roma)

... ed il messaggio di benvenuto di Micro Share BBS scorre sul display dello 
Z88!

Dall'altra parte è ET ad accogliermi col primo post:
"Finalmente ti sei fatto il modem! Ho provveduto ad abilitarti ma spero che non 
ti limiterai soltanto a leggere e che imposterai dei messaggi di tanto in 
tanto. Essendo questa una BBS commerciale (della Micro Spot) ed essendo 
finanziata con i proventi della ditta mi aspetto che non farai attività 
commerciale in concorrenza."

Ma perché Micro Share BBS è così importante per me?

Per un motivo molto semplice: perché ha permesso all'utente #173 Carlo 
Malantrucco di entrare in contatto per la prima volta il 7 marzo 1990 con 
l'utente #15 ... Enrico Maria Giordano!
Sapete cosa gli chiedevo?
"Il mio sogno è poter collegare tra loro Z88 e ZX Spectrum+ in modo tale che 
siano in grado di scambiarsi reciprocamente files ASCII: sarei così in grado di 
elaborare comodamente a casa con Spectrum e DTP Pack i testi scritti sul campo 
con lo Z88, che porto sempre con me a lavoro o in viaggio."

Sono seguiti una serie di scambi di messaggi su come far comunicare i due 
computer con l'interfaccia seriale progettata da EMG (prestatami da un amico 
che l'aveva acquistata da ET e mai restituita) ed il suo programma LINK.
Tentativi tutti regolarmente naufragati senza apparente motivo!

Fino a quando dopo tre mesi di silenzio telematico sono andato (luglio 1990) a 
Pavia carico di ogni ben di Dio digitale per incontrare altri due appassionati 
Sinclair: Giuseppe Vecchioni e (udite udite) un giovanissimo Andrea Vavassori!

Dalle prove incrociate fatte con i loro sistemi Spectrum/Opus Discovery (e poi 
a Roma con quello di mio fratello) è uscito fuori che la seriale RS232 
costruita su progetto di EMG non funzionava soltanto quando collegata al mio 
Spectrum ed al mio Discovery, mentre con tutte le altre combinazioni hardware 
funzionava benissimo!

La causa di tutto ciò non è mai venuta a galla ma è stata comunque il motivo 
principale dell'acquisto nel febbraio 1991 del mio terzo computer, destinato 
questa volta a scalzare davvero dal trono e dalla scrivania il povero ZX 
Spectrum+ ...
uno ZX Spectrum 128 nero "toastrack"!

Quando era stato presentato sulle riviste inglesi all'inizio del 1986 il 128 
era stato per me una grossa delusione: niente porta parallela per la stampante, 
niente porte joystick, stessa tastiera.
In più solo un po' di RAM, una presa RGB, un'inutile porta per tastierino 
numerico (?!) ed un'inutile e ancora una volta non standard porta seriale.
Chi se lo sarebbe mai voluto comprare uno Spectrum così?

La risposta è arrivata 5 anni dopo ... io!
Proprio per quella porta seriale non standard che, dotata di opportuno 
connettore e cavetto, mi ha finalmente consentito non solo l'agognato scambio 
dati con lo Z88 grazie all'adattamento di LINK per il DTP Pack realizzato da 
Luca Alimandi ma anche il collegamento diretto alle BBS italiane e straniere 
dall'interno del word processor WordMaster!

Enrico ed io abbiamo collaborato con Micro Share BBS per un anno e mezzo 
curando la rubrica SPEX & Co. per tutto il 1990 e SINCLAIR NEWS per la prima 
metà del 1991 e realizzando anche un volantino pubblicitario che probabilmente 
ET non ha mai distribuito (ho ritrovato il file e la stampa  cartacea anche di 
quello).

Poi il crescente pessimismo di ET sul futuro della BBS, effettivamente 
frequentata ormai soltanto dai soliti quattro gatti (come d'altronde all'epoca 
anche l'area Sinclair di MC-Link), è sfociato nella pesante diatriba su 
"l'affamatore di bambini" (di cui purtroppo mi rimane soltanto l'originale 
cartaceo, a meno di ulteriori ritrovamenti archeologici) che mi ha spinto ad 
abbandonare definitivamente Micro Share il 1 agosto 1991.

Non so in seguito quanto ancora sia durata la BBS prima del trasferimento di ET 
in UK.

EMG ed io non siamo rimasti però con le mani in mano: siamo trasmigrati su 
FidoNet e siamo riusciti a far girare anche a Roma l'area SINCLAIR.ITA ... ma 
questa è un'altra storia!

Carlo

Inviato da iPhone

Other related posts: