[zxspectrum] Re: Clive Sinclair vs Steve Jobs

  • From: Simone Voltolini <simone.voltolini@xxxxxx>
  • To: "zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx" <zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx>
  • Date: Fri, 15 Aug 2014 21:42:31 +0200

Concordo pienamente e per questo penso che Zio Clive avesse reali visioni a 
differenza di Steve che invece è stato un gran furbone :-)



Kora Sistemi Informatici S.r.l.

> Il giorno 15/ago/2014, alle ore 21:36, "gazzosa@xxxxxx" <gazzosa@xxxxxx> ha 
> scritto:
> 
> Due parole su questo paragone. Cercherò di essere sintetico perché ci 
> sarebbe tanto da dire, comunque sia...
> 
> A mio parere le due figure sono fondamentalmente diverse in quanto 
> Clive Sinclair è stato per così dire un "presbite", nel senso che ha 
> guardato sempre più lontano che vicino: non si è mai accontentato dei 
> suoi successi in un dato campo ma ha sempre cercato di rendere la 
> tecnologia accessibile all'uomo della strada, anche se questo 
> significava compromessi o pretese eccessive dalle risorse umane e 
> tecnologiche a disposizione.
> 
> Quante invenzioni dello zio Clive sono rimaste poco più che prototipi 
> perché di fatto manifestavano più problemi e inconvenienti dei vantaggi 
> che avrebbero portato? Anche lo Spectrum, lo sappiamo, aveva le sue 
> magagne. Che però, al di là del prezzo concorrenziale, non gli hanno 
> impedito di diventare la Fiat 500 dell'informatica per milioni di 
> persone. Invece il C5, sulla carta un'idea niente male, portata in 
> pratica andò come sappiamo. E lo stesso dicasi per il QL, su cui pesò 
> non poco la scelta di continuare a usare i nastri del microdrive. 
> Nell'anno di grazia 1984, quando ormai lo standard di fatto erano i 
> dischi floppy da 5"1/4!
> 
> In un certo senso Sinclair è stato dunque un idealista, uno che per 
> guardare troppo avanti ha finito per cascare per terra, come secondo 
> Platone avvenne a Talete quando cadde in un pozzo mentre studiava gli 
> astri. Per guardare in alto non faceva caso a dove metteva i piedi.
> 
> Steve Jobs invece è stato prima di tutto un gran furbo. Ha preso il 
> meglio da quello che gli stava attorno ed è riuscito a farlo meglio 
> degli altri, per molti anni, ma non solo: ha trovato la quadratura del 
> cerchio coniugando senso di esclusività e consumismo. In altre parole: 
> da un lato slogan come "think different", dall'altro una sorta di 
> chiesa laica che ha il suo simbolo nella mela morsicata e la sua messa 
> nelle file davanti ai negozi per comprare l'ultimo modello di iPhone, 
> iPad, iMinch ecc.
> 
> A onor del vero va detto che almeno fino agli albori del XXI secolo i 
> prodotti Apple erano, in termini di affidabilità e di usabilità, una 
> spanna sopra qualsiasi altra cosa. Poi, visto che Microsoft stava 
> recuperando a passi da gigante, Jobs ha avuto l'intelligenza di 
> diversificare la produzione e di portare lo scontro sul piano del 
> marketing. È stato molto abile nel gestire sia la propria immagine che 
> quella della sua azienda e soprattutto dei suoi prodotti, alimentando 
> negli ultimi anni un vero e proprio feticismo della merce e un culto 
> della personalità che dopo la sua morte si è spesso tradotto in 
> un'esaltazione acritica della sua figura.
> 
> Questa spregiudicatezza Clive Sinclair non l'ha mai avuta. Se l'avesse 
> avuta, non sarebbe stato dissimile da un affarista come Alan Michael 
> Sugar, uno per il quale "i computer possono avere anche gli elastici 
> dentro, basta che funzionino". O da un misto di intelligenza e freddo 
> realismo mascherato da passione, come Jobs.
> 
> Ed è soprattutto per questo che tra i due la mia ammirazione va 
> senz'altro allo zio Clive :-D
> 

Other related posts: