On 08/17/2011 03:16 PM, Gelpi Andrea wrote: > 2) Devi prevedere periodicamente di leggere i vecchi supporti e > scriverne di nuovi, indipendentemente dal tipo di supporto. I dati su > supporto magnetico durano meno di quelli su supporto ottico Ad oggi è dimostrato che il supporto magnetico correttamente conservato ha una durata variabile tra i 30 e i 50 anni (sono state rilette le pizze delle missioni Apollo risalenti agli anni '60). I supporti ottici, anche se correttamente conservati, hanno manifestato problemi già dopo 5 anni a tal punto da dichiarare CD e DVD masterizzati inidonei alla conservazione dei dati a lungo termine e dei dati fiscali (diverso per i CD e DVD stampati). Non è un caso che vi siano aziende che stanno facendo ricerche su supporti ottici di lunga durata; Milleniata [1] per esempio è appena uscita con una tecnologia interessante perché parzialmente retro-compatibile, ma per il futuro sono certamente più plausibili tecniche di memorizzazione olografica in cristalli (gli studi sono abbastanza avanti). > e comunque per tempi molto più brevi della carta. La carta è certamente un ottimo sistema di memorizzazione ma ha una densità troppo bassa per grandi quantitativi di dati. Inoltre i sistemi di stampa Laser hanno dimostrato anch'essi parecchi limiti rispetto alla stampa classica ad inchiostro; il toner tende infatti a staccarsi molto velocemente anche se la carta viene conservata in modo corretto. > Il fatto che ci siano nastri magnetici ben conservati che si riescono a > leggere dopo decenni, dal mio punto di vista, è esattamente come le > pergamene egizie che si leggono dopo oltre 3.000 anni, ma non mi pare > sia la regola. Il fatto che siano da maneggiare con cura è una questione diversa. A noi interessa la possibilità di rileggere i dati memorizzati; una volta riletti i dati si possono trasferire su supporti nuovi, ma questo è una prassi da seguire sempre in ogni caso. La differenza sta nel *dover* fare questo giro ogni 5/10 anni o nel *poterlo* fare alla bisogna, anche dopo 30 anni. > In nessuna biblioteca ti lasciano toccare un volume che > abbia più di 200 anni, la probabilità che accidentalmente venga > danneggiato o distrutto è alta. Difatti ne fanno copie. Ma l'originale è sempre consultabile per farne nuove copie. Se il volume non fosse durato 200 anni non sarebbe stato possibile nemmeno farne le copie. > I dati su supporto informatico sono molto più labili. > Quando lavoravo come storage manager in banca, anni fa, avevamo > verificato che i nastri con il tempo hanno problemi e tutti i dati > importanti, venivano scritti su due nastri. Una volta l'anno tutti i > nastri venivano letti, verificati e riscritti. Tutti i media si deteriorano. Il nastro non è invulnerabile, è solo quello più duraturo e economicamente accessibile tra quelli normalmente disponibili. > Non me lo ero inventato > io, avevo copiato dal NSSDC (data center della Nasa che conserva tutti i > dati dal 1958). Oggi hanno quasi tutto online o su supporto ottico. dai > nastri stanno togliendo sempre più dati. Il discorso IMHO è un po' diverso. Una volta per la conservazione offline esisteva solo il nastro (le famose pizze da 10.5" di IBM); la scelta non esisteva e con la capacità dei dischi che raggiungeva ben 5MB era naturale che i dati fossero mantenuti in massima parte offline e ricaricati alla bisogna. Oggi stanno recuperando tutto quel che era offline e lo portano online perché (grazie al cielo) c'è ancora la possibilità di farlo ed è oggettivamente conveniente farlo; e questo sia per precauzione (oggi i dati si leggono, domani non si sa) sia per motivo di utilizzo di quei dati per studio. Il quantitativo di dati di cui parliamo è risibile ai nostri giorni rispetto alla disponibilità. Un banale LTO5 di oggi contiene + o - gli stessi dati che erano conservati su 10.000 pizze da 10.5" (circa 140MB l'una), quindi capisci bene che per conservare quei dati, laddove era necessario un magazzino climatizzato, oggi è sufficiente una semplice cassaforte ignifuga. Quel che è online poi rientra nel normale giro dei backup e per cose importanti il backup è sempre fatto su più media. Media che non comprendono ovviamente i normali DVD Verbatim, bensì supporti ottici appositi, unità magneto ottiche e nastri magnetici. Tra 50 anni probabilmente i nastri di oggi verranno riletti e travasati su supporti olografici con durata millenaria... ma per farlo i supporti di oggi dovranno essere ancora leggibili. [1] http://zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=15360 -- Flavio Visentin A computer is like an air conditioner, it stops working when you open Windows -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx