[zxspectrum] Re: R: Re: ZX SPECTRUM IN PIXELS

  • From: Eugenio Ciceri <zx.eugenio@xxxxxxxxx>
  • To: zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Fri, 19 Dec 2014 18:02:10 +0100

WOW che bell'intervento!

Non stonerebbe affatto come intervista sul blog di Robert ;-)

Condivido e sottoscrivo praticamente tutto ciò che hai scritto.
In particolar modo questo:

"Eppure, che dirvi, *a me affascina sfruttare fino all'ultimo byte, fino
all'ultimo T-State, fino all'ultimo pixel del nostro piccolo ma intrepido
amico*, perchè la sfida è proprio tutta qui: fare quasi dei miracoli con
quel poco e limitato hardware che lo Spectrum offre. Che poi sarà poco e
limitato quanto si vuole, ma alla fine lo conosci così a menadito che ti
sembra molto di più di quello che è, ti ci affezioni, ti sembra di
conoscere ogni cella di memoria e vorresti trattarla bene, non pretendere
troppo per non farla stancare, e al processore chiedi di fare l'impossibile
ma lo incoraggi, cerchi di facilitargli il lavoro sfruttando al meglio il
set di istruzioni, inorridisci all'idea di utilizzare software che
producono software, magari faresti prima, ma che brutti! Non ottimizzati,
senza personalità, senza fantasia, senza prodezze epiche, senza anima!..."

Ma forse non questo:

"per scrivere questa mail 64 Kb probabilmente sarebbero stati più che
sufficienti" ;-)






Il giorno 19 dicembre 2014 10:13, Luca Alimandi <luca.alimandi@xxxxxxxxxx>
ha scritto:

>  Malantrucco Carlo ha scritto:
>
> Inviato da iPhone
>
> Il giorno 16/dic/2014, alle ore 19:32, Enrico Maria Giordano 
> <e.m.giordano@xxxxxxxxxxxxxxx> <e.m.giordano@xxxxxxxxxxxxxxx> ha scritto:
>
>
>
>  Pensa che invece io pensavo e ancora penso di aver sfruttato solo una 
> piccola percentuale delle possibilità dello Spectrum...
>
>
>  E pensi bene, visto quel che riescono a tirare ancora fuori dallo Spectrum a 
> 30 anni di distanza!
>
> Solo che il progresso tecnologico corre molto più velocemente della nostra 
> capacità di sfruttarlo fino in fondo e questo vale soprattutto per la 
> programmazione.
>
> Dal punto di vista degli applicativi, per me che non sono mai stato 
> appassionato di giochi dubito che dopo il DTP Pack sarebbe potuto uscire 
> qualcosa sullo Spectrum in grado di sbalordirmi come fece quel pacchetto 
> software.
>
> Carlo
>
>
>
>  Scusate se mi faccio vivo dopo diversi giorni, rispondendo a questo
> messaggio, ma sono stato un po' ammalato e sono rimasto indietro con la
> lettura...
> Quello che avete detto sulle *possibilità ancora inesplorate dello
> Spectrum *mi intriga tantissimo, tante che, come sapete, mi sto
> cimentando nella stesura di un software "serio" come Logic Analyzer.
> Non certo perchè credo che sia un programma unico nel suo genere (se ne
> trovano decine gratuitamente per PC e per altri sistemi...), nè perchè sia
> fatto particlarmente bene (anzi...), e nemmeno perchè penso che risulti poi
> così utile a qualcuno (forse, se va bene, lo userò solo io! :-[ ), ma
> soprattutto perchè voglio dimostrare, prima di tutto a me stesso, che *lo
> Spectrum ha ancora molto da dire e da dare*, pur con tutti i limiti
> tecnologici che lo caratterizzano: 8 bit, 48K ram, 256x192 pixel, 8 colori
> a quadratoni 8x8 pixel, Z80, ecc. ecc..
> Volendo essere sinceri solo un pazzo oggi potrebbe decidere di mettersi a
> fare un programma che possa dirsi "utile" sullo Spectrum, in quanto con
> molta meno fatica e tempo potrebbe fare la stessa cosa su PC potendo
> scegliere tra una ventina di linguaggi diversi, potendo fare conto su
> tecnologie e risorse quasi infinite (al confronto dello ZX...) e con una
> platea di potenziali utenti "worldwide" di Internet che non ha nemmeno
> minimamente a che vedere con quella dei nostalgici utilizzatori di ZX
> Spectrum!...
>
> Eppure, che dirvi, *a me affascina sfruttare fino all'ultimo byte, fino
> all'ultimo T-State, fino all'ultimo pixel del nostro piccolo ma intrepido
> amico*, perchè la sfida è proprio tutta qui: fare quasi dei miracoli con
> quel poco e limitato hardware che lo Spectrum offre. Che poi sarà poco e
> limitato quanto si vuole, ma alla fine lo conosci così a menadito che ti
> sembra molto di più di quello che è, ti ci affezioni, ti sembra di
> conoscere ogni cella di memoria e vorresti trattarla bene, non pretendere
> troppo per non farla stancare, e al processore chiedi di fare l'impossibile
> ma lo incoraggi, cerchi di facilitargli il lavoro sfruttando al meglio il
> set di istruzioni, inorridisci all'idea di utilizzare software che
> producono software, magari faresti prima, ma che brutti! Non ottimizzati,
> senza personalità, senza fantasia, senza prodezze epiche, senza anima!...
>
> A dire il vero, leggendo Enrico che parlava del suo primo *ZX81*, mi sono
> ricordato che il mio vero "*colpo di fulmine*" con i PC a 8 bit fu
> proprio a causa di uno ZX81!...
> Lo vidi un giorno a casa di un mio amico e quasi-compagno di scuola (nel
> senso che frequentavamo lo stesso Istituto ma in classi diverse).
> Lui era un grande appassionato prima di tutto di elettronica e in
> particolare di alta frequenza (un classico "baracchinaro-antennaro" di quei
> tempi. Uno che smanettava sempre con trasmettitori, finali di potenza,
> antenne, modulatori, ecc... (nota per Enrico: non mi sto riferendo a
> Michele, ma ad un altra persona, Federico, che forse ricorderai anche
> tu...).
> Ebbene, dopo che per alcuni anni aveva iniziato a dedicarsi anche alla
> costruzione di apparecchi digitali, ed in particolare del *computer
> basato su Z80* progettato e fornito in KIT da *Nuova Elettronica*, decise
> di acquistare uno ZX81, forte anche del fatto che una parte della sua
> famiglia viveva a Malta e lì costavano quasi la metà.
>
> Quando lo vidi mi incuriosì. Prima di tutto per le sue *ridotte
> dimensioni*. Fino a quel momento i personal computer che venivano
> proposti sul mercato consumer erano più ingombranti, tozzi, brutti da
> vedere e difficili da comprendere. Ricordo che guardavo per ore le
> pubblicità del *PET *e del *VIC20 *(due tra i primi e più diffusi PC 8
> bit dal prezzo quasi accessibile). Un po' più avanti ero affascinato da una
> macchina che cominciava ad avere anche un po' di "eye appeal": il *TI
> 99/4* della Texas Instrumets, ma ancora un sogno inarrivabile!... :'(
>
> Poi, invece, il colpo di fulmine, lo ZX81: piccolo, leggero, semplice,
> unico nel suo genere e dal costo accessibile anche per le mie tasche di
> ragazzo delle superiori!
>
> Me lo feci prestare per un paio di settimane, perchè volevo conoscere
> meglio i magici segreti della programmazione. Un BASIC semplice ma potente,
> una grafica limitata ma tutto sommato in linea con i tempi. Certo mancava
> ancora il colore, i pixel erano dei pallini da caccia, ma il panorama
> intorno non era poi molto più avanti! Un compromesso che si poteva ben
> accettare per poter essere iniziati al grande mondo dell'informatica!
>
> E proprio mentre ci stavo facendo un pensierino (all'epoca non è che si
> compravano PC, tablet, e smartphone come la frutta e la verdura al
> supermercato, come invece avviene oggi!...), comparve su qualche rivista la
> notizia che la stessa casa produttrice (la *Sinclair*, che nome! Mi
> avevano sempre affascinato i suoi prodotti innovativi e dal design
> futuristico, come l'"orologio nero", le sue calcolatrici e i suoi strumenti
> di misura...) stava già per immettere sul mercato il "*fratello maggiore*"
> dello ZX81, lo *ZX Spectrum*, appunto, che prometteva caratteristiche da
> sogno, al confronto di quello del predecessore!...
> Non credevo ai miei occhi! Ma se già l'81 mi aveva affascinato e
> impressionato con le limitazioni che aveva, cosa sarebbe stato un computer
> che aveva ben 48K di ram, 8 colori in due tonalità, una tastiera gommosa
> dalla sensazione tattile completamente diversa ed una forma ancora più
> accattivante!?
>
> Così pensai (ed a ragione!) che valeva la pena aspettare che arrivasse in
> Italia, e così feci. *E non me ne sono mai pentito*! :-)
>
> Ne andavo *fierissimo*! Ricordo che un giorno lo portai a scuola
> tenendolo *dentro la custodia di pelle di un'agenda*. Molti dei miei
> compagni non lo avevano mai visto e rimasero a bocca aperta, facendo fatica
> a credere che in quella specie di agenda ci fosse... un computer!
>
> Poi, dopo un po', feci la scoperta (anche grazie alle belle riviste di cui
> abbiamo parlato molo anche qui) del *linguaggio macchina dello Z80*, e lì
> l'amore per qualla macchina si trasformò in smania!
> Capii che mi stavano dando la *chiave *per sfruttare pienamente le
> potenzialità dell'hardware e che *il limite *a ciò che avrei potuto farci *era
> dato solo dalla mia capacità e dalla mia fantasia*, ancor più che dai
> limiti fisici della macchina!
>
> Mi specializzai soprattutto nel fare *reverse engineering* dei software
> commerciali: quelli che mi interessavano di più erano i programmi "seri",
> di grafica, di musica, di calcolo, e soprattutto di viedoscrittura.
> Imparai ad *adattarli ad altre macchine *(ad esempio, quando acquistai il 
> *128K
> +*2, ne adattai molti a funzionare con le nuove porte, la memoria estesa,
> ecc.) o ad altre interfacce (joystick, mouse, ecc.) e ad estrarre musiche o
> routine particolari.
>
> Purtroppo però il tempo a disposizione andava diminuendo sempre più, e con
> l'università dovetti dedicare sempre meno tempo a conoscere i meandri dello
> Spectrum...
>
> Eppure, negli ultimi tempi, sto ritagliando pezzetti di tempo libero da
> dedicare di nuovo allo Spectrum e lo trovo *entusiasmante*!
> Magari non creerò niente di startosferico o di particolarmente nuovo o
> utile, ma, come dicevo, mi intriga parecchio l*'idea di "fare" cose belle
> e impensabili con quel poco hardware disponibile*! Una vera *sfida*!
>
> E poi devo dire che una cosa che mi ha sempre meravigliato dello Spectrum
> era la *grande semplicità e linearità del progetto*, a partire dal suo *schema
> elettrico* che avevo imparato quasi a memoria!
> *A parte *l'*ULA *(forse l'unico pezzo un po' "particolare" in quanto
> prodotto su ordinazione di Sinclair, una specie di "scatola chiusa" che
> realizzava molte delle funzioni di basso livello necessarie al
> funzionamento del tutto, a partire dal refresh delle memorie RAM alla
> gestione dello schermo e del suono), il resto *era composto da circuiti
> che si potevano comprare* (finanze permettendo!...) *in qualunque negozio
> ben fornito di componenti elettronici*. Una manna per me che avevo il
> pallino di modificare, riparare e aggiungere nuove funzionalità e
> interfacce!
>
> Non voglio nemmeno lontanamente entrare nel merito delle molte cose che
> avete detto un po' tutti riguardo le varie *diatribe *"Commodore vs
> Sinclair", "Atari vs Apple", ecc. ecc.. Anche perchè a parte qualche PC, io
> non ho mai avuto altre macchine all'infuori degli ZX (detto così suona un
> po' come un *comandamento*! ;-)      ma non lo è, state tranquilli!).
>
> Però voglio dire solo che *non so come sarebbe stato se avessi avuto un
> C64 o un Amiga*. Forse mi sarei potuto appassionare allo stesso modo, o
> forse no. Magari gli schemi e i componenti usati avrebbero potuto
> scoraggiarmi, oppure infervorarmi ugualmente... Non lo so. Ma so che la
> semplicità e la facilità di apprendimento delle caratteristiche e del LM
> dello Z80, la linearità nella gestione delle memorie e delle periferiche
> I/O, l'abbondanza di esempi e di software disponibile, sono stati per me di 
> *fondamentale
> importanza dal punto di vista didattico*, e lo sono tuttora a quasi 40
> anni di distanza!
>
> Non so se per me si tratti di una fede o di una tifoseria. Non credo nè
> l'una nè l'altra. Infatti non ho nulla da dire contro chi esalta altre
> macchine, altri modelli, altre marche, altre architetture...
> Per me sono *tutte valide se fanno bene quello per cui sono state
> progettate e vendute*.
> Certo, alcuni progetti sono più complicati ed altri più semplici. Alcune
> tecnologie sono più potenti ed altre meno... Ma se anche, al fine
> lavorativo, posso essere (parzialmente) d'accordo con la *corsa pazzesca
> della tecnologia* come la vediamo oggi (sono sempre stato molto scettico
> sul fatto che il software e l'hardware si rincorressero per farci comprare
> macchine sempre più potenti per farci girare software sempre più pesanti,
> in un loop continuo e vantaggioso solo per chi vendeva l'uno e l'altro"),
> l'idea dello *spreco che oggi si fa di risorse "pazzesche"* mi fa venire
> il sangue alla testa!
>
> Faccio un esempio per spiegare meglio il mio disappunto. Con la mia
> macchina (molto normale, non una Ferrari!) da 75 cv posso andare da Roma a
> Milano in 6-7 ore con un paio di pieni di benzina.
> Ma se la tecnologia mi permettesse di comprare una macchina 1000 volte più
> potente, cioè da 75000 cv (!), magari quasi allo stesso prezzo, ma poi per
> lo stesso viaggio devo consumare non 150 litri di benzina, ma 15000 litri,
> per cui ci mettessi 3 ore (di cui 2 per i continui riforimenti), con un
> costo a chilometro mille volte superiore, dovè tutto questo vantaggio?
> Eppure con i computer facciamo esattamente questo!
>
> Il problema è che *con il software tutto questo è "invisibile"*, sia
> perchè con la continua miniaturizzazione 16 Gb di ram occupano lo stesso
> spazio di 64 Kb di 30 anni fa, e magari costano quasi la stessa cifra. E di
> fatto, per effettuare operazioni veramente complesse, come i calcoli
> grafici per renderizzare ambienti virtuali 3D, la differenza si sente,
> eccome. Ma ci sono *altri ambiti in cui tutta questa potenza non ha alcun
> motivo di esistere*, come ad esempio per scrivere questa mail 64 Kb
> probabilmente sarebbero stati più che sufficienti. Ieri come oggi. E molta
> gente compra PC da sogno per poi scriverci qualche mail! E' questo che non
> riesco a sopportare! Lo vivo come uno spreco sociale, un'*assurdità
> imposta più dal mercato e dalla moda che da una vera necessità*...
>
> Se penso che mio figlio per giocare ai suoi maledettissimi giochini
> on-line con gli amici (tipo Minecraft e Team Fortress) deve poter contare
> su un PC con 16 GB di RAM, 2 TB di hard disk, e in fin dei conti si diverte
> quasi meno di noi che facevamo cose simili con 8 bit e 48K RAM... Beh,
> preferisco non andare avanti!...
> "*...E io pago!!!*", direbbe il solito Totò!... :-(
>
> --
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