> -------------------------- Messaggio originale --------------------------- > Oggetto: [AssembleaMatematica] Re: Informazioni e possibile assemblea > urgentissima > Da: 288931@xxxxxxxxxxxxxxxxx > Data: Dom, 28 Novembre 2010, 8:08 pm > A: assembleamatematica@xxxxxxxxxxxxx > Cc: assembleamatematica@xxxxxxxxxxxxx > -------------------------------------------------------------------------- > > Okay, cerchiamo di fare un pò il punto della situazione. > Sono stati occupati diversi centri nevralgici che hanno > avuto una certa risonanza a livello mediatico. > E con questo? > > Secondo me le domande che dobbiamo porci sono altre, ad > esempio: in che modo sono stati occupati tali luoghi? > Ho saputo ad esempio che a Palazzo Campana quando è stato > picchettato è stato impedito ai professori di entrare a > Palazzo Campana. Ora, finchè si tratta di impedire le > lezioni posso capirlo -non accettarlo, dato che le > proteste a mio avviso dovrebbero colpire chi di > competenza, e non ritorcersi contro agli studenti- ma > impedire la ricerca, che dovrebbe essere ciò per cui > lottiamo, lo trovo veramente ridicolo. E chi sciopera per evitare di essere licenziato o messo in cassa integrazione? Ovvero non lavora per avere la possibilità di lavorare dopo? Non c'è contraddizione a priorii. > Se a questo aggiungiamo che questa notizia mi è giunta > sentendo dei professori del politecnico, che non avevo mai > visto primo, che ci prendevano per il culo, è evidente che > si cade in una scena tragicomica senza eguali. > Vi siete chiesti esattamente chi è che sta protestando e > chi invece non lo sta facendo? > Chi non sta protestando è gente che vuole studiare, che > non vuole rimanere indietro sugli esami, che cerca di > terminare i propri studi il prima possibile per cercare di > imporsi in una società certamente malata. E noi, che > dovremmo difendere proprio questo tipo di ideali, proprio > questi studenti che vogliono imparare qualcosa, che cosa > stiamo facendo? > Gli stiamo impedendo di fare quello che è il loro lavoro, > quello che dovrebbe essere il lavoro di tutti noi. No. "imporsi in una società malata" significa implicitamente accettarla. accettare di giocare secondo quelle regole. E non è un buon esempio, affatto. Non sono ideali da difendere. E' l'idea di chi cerca, sostanzialmente, di uscirne con meno danno possibile per sé. Il lavoro di tutti, quello a cui ha senso aspirare, al limite, non è quello di fare ricerca nell'università della riforma gelmini. Può essere quello di fare ricerca, ma in un'università molto diversa, e sicuramente non privatizzata e dittatoriale. Poi se tu pensi che adattarsi ai mutati venti cercando comunque di cavarsela in ogni caso sia un comportamento ammirevole fai pure, ma è un problema tuo :) Come si diceva a suo tempo, c'è una differenza enorme tra il "diritto allo studio" e il "diritto a laurearmi". Ricordi? > Vogliamo fare qualcosa di utile? Allora che si occupi il > rettorato, che si vada tutti in massa a Roma ad > organizzare una mega manifestazione, occupiamo il senato > accademico, andiamo tutti i giorni a rompere le palle al > Magnifico od anche solo al Preside di facoltà, ecc... Tutte le cose che hai elencato hanno utilità zero, salvo andare a Roma a piantare casino tutti insieme sotto la camera. Ed in più hanno l'effetto di far continuare tutto alla "business as usual", senza creare alcun disagio a nessuno e senza fare il minimo rumore. Mi stai veramente dicendo che i blocchi della didattica in tutta italia, le occupazioni ed i picchetti ovunque sono fatti da persone che non sanno per cosa stanno protestando e non sanno vedere un paradosso nemmeno dipinto? Molti sono scienziati e un discreto pezzo di essi matematici, ricordo... Federico Elia Ex - Studente C.L. Matematica Vecchio Ordinamento N. Matr. 174757