Il giorno mar, 27/01/2009 alle 19.32 +0100, Milo Casagrande ha scritto: > Il giorno mar, 27/01/2009 alle 19.00 +0100, Andrea Cimitan ha scritto: > > > > La conversazione è andata più o meno così: > > io: "mi hanno chiesto quando andrete a prelevare i potfile da > > launchpad, in modo da permettere loro di organizzarsi e accettare le > > traduzioni in tempo" > > lui: "no vabbè ti do l'accesso, mi fido e preferisco avere una > > traduzione subito piuttosto che dipendere da altre scadenze che non > > conosciamo nemmeno. potresti accettarle tu per favore adesso?" > > Ed è qui che sbagliano. Le scadenze non sono dettate da noi, ma da loro. > Se loro dicono: "entro la data X rilasciamo", entro tale data tutti si > organizzano. Non sono loro a dipendere da noi, siamo noi a dipendere da > loro... ma come la maggior parte delle volte fanno, non avvisano mai o > mai in tempo. In effetti il dialogo riportato era un po' surreale. Ma tanto. C'è un metodo molto semplice, e si chiama "string freeze". Farlo a livello di singolo progetto forse può sembrare eccessivo, ma magari aiuta quei poveri teste di ca##o dei traduttori ad avere 1. la sicurezza che i messaggi da tradurre non cambiano appena finito di tradurre 2. una idea di quanto tempo si ha, meglio se strettamente maggiore ai 4 giorni Cmq alla fine della fiera, si è capito quale fosse 'sta fatidica data? > In ogni caso il discorso di "avere una traduzione subito" non regge > molto, dipende sempre da quando vanno a prelevare i file po, quindi, a > meno che non abbiano avvisato da qualche parte, l'unica traduzione che > hanno avuto "subito" è quella per l'italiano (e poche altre lingue da > quanto vedo). Potevano semplicemente dire una data, a loro non cambia > nulla, tanto a mano devono sempre prelevarli i file po. Milo, sai se c'è qualche feature in launchpad che permetterebbe a progetti che lo usano per le traduzioni a inviare un messaggio tipo "ehi, tra xx {giorni,settimane} rilascio?". Per i progetti structured sarebbe utile. Non è che uno può mettersi a controllare tutti i giorni > > E comunque, stiamo parlando di traduzioni non di kernel dove eventuali > > patch vanno revisionate 100 volte, o dove muore qualcuno se c'è una > > maiuscola o un typo. E' normale fare errori, anche tu ne fai, lì fa > > luca ferretti, può capitare di vedere un errore, ma tutto si risolve > > con calma... > > Nessuno lo mette in dubbio, ma finché possiamo cerchiamo di evitare di > farne, facendo controllare le traduzioni ad/da altri e facendo capire > agli altri dove sbagliano facendo correggere gli errori. A tal proposito volevo precisare: io non faccio errori, è colpa della rete che nella trasmissione dei dati non esegue controlli di parità sul payload e inverte gli header dei pacchetti. Ecco!