[zxspectrum] Re: R: Re: R: Re: R: Re: R: Re: R: Re: Infinite loop: the Sinclair ZX Microdrive story

  • From: Massimo Raffaele <massimo.raffaele@xxxxxxxxx>
  • To: "zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx" <zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx>
  • Date: Sun, 14 Jun 2015 21:01:39 +0200

Il giorno 13 giugno 2015 10:08, Simone Voltolini <simone.voltolini@xxxxxx>
ha scritto:

Sono d'accordo solo su 2 cose: il valore aggiunto ed il fatto che ci fosse
da subito e che, quindi, vi fu un certo tipo di prodotto nato
esclusivamente per il floppy.


Esatto, e sono poi le cose su cui verteva il discorso iniziale.


Però dire parco "sterminato" di SW su disco mi sembra esagerato: se
ricordo bene erano poi alla fine quei 4/5 programmi che tiravano, ricordo
li avevano tutti allora (Geos ad esempio).


Sì, forse "sterminato" non è il termine giusto, se intendi il software
scritto appositamente per floppy. Però ricordo bene che, per moltissimi
programmi (mi verrebbe da dire "quasi tutti" ma forse sarebbe esagerato)
anche non specifici (es. giochi semplici) esisteva sia la versione cassetta
che la versione disco.
Il prezzo della versione disco era sempre superiore (ovviamente, perché in
tiratura più limitata rispetto alla cassetta, o forse costava più
produrli); tu diresti (e ti darei ragione) che era una versione "elitaria"
del software, e che la differenza di prezzo non valeva l'acquisto.
Però ripeto, intanto c'era la doppia scelta (cosa importante per chi poteva
permetterselo e odiava la cassetta, ad esempio) e poi i primi tempi questa
cosa aveva senso, perché caricare un programma in due minuti anziché venti
aveva il suo perché. Lascia stare che poi su Spectrum era più veloce da
subito, parlo proprio dei primi tempi.

E ora, parlando un po' da nostalgico (e un po' snob, forse, dirai),
lasciami dire che era bello vedere le pubblicità sulle riviste (americane,
all'inizio) e vedere pubblicizzate le due versioni, con quella disco
affiancata a quella Apple II ecc. (ad esempio Karateka).
Usando il floppy c'era quel senso di "tecnologia superiore" che a
posteriori non puoi capire (perché tu l'hai provato dopo, quando tutto era
più facile e c'era più scelta). Era bello avere la postazione con floppy,
il raccoglitore con i "flopponi" (come li chiami tu), il contenuto dei
dischi organizzato come volevi tu, ecc.
Non è facile descriverlo.

Però come word processor e desktop Publishing ho sempre preferito lo Speccy
anche se tali SW uscirono ben dopo.


Se sono usciti ben dopo allora è vincere facile. E comunque non avevano la
facilità che il floppy dava (caricamento delle clipart, ecc.).
Però scusa, dubito che tu abbia mai provato un data base, un word processor
o un DTP del C64. E se l'hai fatto è stato in modo superficiale, no?

Secondo me il punto di vista che va colto è un altro.


Ahia... ricomincia... :-)


Ai tempi quando si parlava delle 2 macchine il "segmento" fu già definito
in partenza, ancor prima dell'uscita del Floppy x c-64 e dei suoi sw:


Tu comunque continui ad essere influenzato dalla collocazione che il C64 ha
assunto dopo (non molto dopo, in effetti), ma in realtà quando è uscito
negli USA (ed è uscito un pelo prima dello Spectrum), la sua
caratterizzazione era o voleva essere più seria di quella che hai in mente
tu ora (sei condizionato, ed è ovvio, da com'è andata poi). Infatti il
sistema è stato dotato per quello da subito di tutte le periferiche
necessarie, e serie (come la stampante, es. la MPS-802, una signora
stampante). Il sistema "daisy-chain" seriale aveva il vantaggio di poterle
collegare in modo semplice e in cascata. Lo svantaggio, per il drive, è
stata la lentezza :-(.
Vediamo però dove vuoi andare a parare... :-)

A) Sinclair aveva deciso di stare basso con un i costi anche se aveva un HW
potente ed intendeva innovare e metterci solo del suo


E va beh... sì, diciamo che ha puntato sulla potenza ma sulla realizzazione
economica fino all'osso; la qualità costruttiva dei prodotti Commodore è
molto superiore. Il fatto che sul 128 se dissaldi un componente rischi di
trovarti in mano le piste, o il casino che si trova Enrico sul connettore
_non esiste proprio_ nei prodotti Commodore, costruiti in modo ben
migliore. Questa cosa _inevitabilmente_ si rifletteva sul prezzo, certo.


B) Commodore invece era sul fronte ti do tutto subito,


Questo sì. Ed è un vantaggio per la maggior parte degli utenti.


paghi profumatamente una tecnologia in estinzione


No, anche qui sei "sviato" dal non aver sperimentato i prodotti Commodore
da subito.
Una tecnologia che al momento dell'uscita era ottima, non in estinzione
come dici tu.
Quanto al pagarla profumatamente... la pagavi il giusto. La concorrenza era
carissima. Le vendite parlano chiaro, il C64 è stato il o tra i computer
più venduti al mondo.


e continuerò a fotterti da qui al 1993 senza innovare e comprerò Amiga per
salvarmi la faccia.


Non ha innovato abbastanza, questo sì.

Però scusa, anche la Sinclair cos'ha fatto di tanto innovativo dopo le
uscite iniziali?
- Spectrum 16K e 48K gommosi
- Microdrives
- Spectrum + (cambia il case e praticamente nient'altro)
- Spectrum 128K (migliore sì, ce l'ho e lo amo, ma una rivoluzione? No)
Fine.

Tutto il resto è stato aggiunto da terzi.
O mi sto rincoglionendo?

Capisci che tu me la puoi raccontare come e quando vuoi ma io non solo
rispetto i ragazzi brufolosi (e mica tanto poi...) ma disprezzo anche tutti
i famosi signori che facevano tanto i fighi con il drive del c-64 e le
varie utility (tutte copiate non ti preoccupare, di originali anche x c-64
girava poco e niente...) perché se ne vantavano ma poi non le usavamo mai
:-)


Disprezza loro, non il prodotto. Che c'entra lui, poverino?

Concetto di base tuo ci sta ma permettimi di aver per lo meno fatto
chiarezza sui vari lati oscuri della vicenda perché non era mica tutto oro
che colava...anzi...


Ma sì, non mi sono mai permesso di dire che era tutto oro. Anzi. Insomma,
ho scritto subito "a parte la lentezza"!!! Porca miseria.


Comunque io in Europa di floppy drive x c-64 ne ho visti pran pochi girare
prima del 1984/85, insisto, ed ero attivo con negozi specializzati già da
fine 83.


Bene, si vede che evitavi accuratamente certi ambienti.


L'America è un caso a parte e per fortuna che Clive era inglese ed era un
inventore vero :-)


:-).

L'Europa ha dato una spinta al software incredibile. La qualità del
software inglese è indiscussa! :-)

Max

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