On Friday, October 26, 2007, at 03:27PM, "bbk" <bbk@xxxxxx> wrote: >Da questa risposta deduco che forse non mi sono spiegato nel modo giusto. :) >Il mio impegno e' orientato a creare una visione d'insieme del problema >e poi affrontarlo organicamente, non a scaricare su altro le colpe. >Nel caso delle stragi del sabato sera, ad esempio, non volevo sostenere >che il problema NON e' il sabato sera, ma che un'azione orientata >prevalentemente >al sabato sera e' valida solo per una minoranza delle cause e oltretutto >e' la piu' "facile" e piu' spendibile sul piano elettorale. Però è anche la più facile da affrontare e quindi sembra logico partire da questa. Se io posso dare dei disinfettanti a dei bambini che bevono acqua non pulita in Africa, che faccio, mi lamento che risolve solo una parte dei loro problemi, e dico che dovremmo pure dagli anche i farmaci xxx e yyy e poi fare zzz e kkk, oppure prima comincio a dargli quello che posso e poi affronto anche tutto il retsto? In molti paesi civili è passato il semplice principio che l'alcol, anche poco, rallenta i riflessi e peggiora le prestazioni alla guida in maniera inaccettabile: dunque, se vuoi guidare, non bevi. Se sei in un gruppo di persone e uscite sempre assieme, fate a turno e uno non beve (giodatore designato). Se non puoi, ci sono varie soluzioni: si torna con i mezzi, a piedi, con un taxi ... tutte soluzioni ampiamente sperimentate e che funzionano. >Abbassare il limite di velocita' o quello alcolemico e' una soluzione >NON articolata, Sono d'accordo. La soluzione corretta è determinare scientificamente quale sia il valore corretto (e questo non dipende né dalle tradizioni enologiche o sociali dal paese, ma da questioni relative a velocità di arresto e cose simili), determinare quale sia il limite di velocità corretto (stesso discorso), poi fare controlli a tappeto ed applicare le sanzioni. Ma non sulla scorta del'emozione dell'ultimo morto: sempre e comunque. Se bevi, non guidi. Se bevi, guidi e vieni beccato, paghi. Se bevi, guidi e fai un incidente, va considerata un'aggravante seria. Semplice, no? ;-) >rendere obbligatorio il palloncino fuori dalle >discoteche (a spese del locale) >e sanzionare i locali se non viene fatto aiuterebbe a creare una >generazione di gestori che cooperano alla lotta contro la guida in stato >di ebrezza, in piu' >andrebbe affrontato il problema alcolico alla fonte evitando la >pubblicita' in TV (come per le sigarette) e agire sulla tendenza a >creare stereotipi di virilita' basati sull'alcol. Oppure agire sulla percezione dell'intensità dei controlli sulle strade: la gente in Italia non rispetta le regole perché sa che le probabilità di essere beccato sono molto basse, e sa che comunque non rischia molto. Tutto il resto è giustissimo, ma a mio avviso secondario. >Ovviamente agire sul lato "commerciale" significa perdere soldi, agire >in maniera "sanzionatoria" significa farne. :) Anche i controlli costano, quando vengono fatti seriamente, spesso più di quanto si incassi. Il problema è che i controlli vengono fatti con il criterio di massimizzare il profitto, e non di ottenere la massima efficacia. Esemplare il caso recentissimo dei semafori col giallo truccato. Non vedo cosa tu abbia contro i controlli: o contesti il principio che non si debba bere e guidare (ma allora tutto il discorso formativo cade), oppure se non lo contesti dovresti essere più che favorevole ai controlli. >Un esempio ancora piu' concreto: >Il Coordinamento Motociclisti opera per denunciare l'incuranza delle >istituzione per la sicurezza delle strade (per moto, auto, biciclette e >carretti a cavalli), contemporaneamente >promuove l'uso del casco, l'airbag da moto e altre protezioni personali >e d'estate mette banchetti nelle strade "da sparo" e ferma i >motociclisti per sensibilizzarli sulla guida civile e >inconsapevole. Ottima attività, complimenti! >Azione portata verso lo stato, verso il motociclista che vuole essere al >sicuro e al motociclista "stupido", questa e' un'azione articolata (a >mio avviso). Mi sembra giusto. Ma le due cose sono complementari, non alternative. Quindi quando vedo questo tipo di azione, esulto, quando vedo i maggiori controlli esulto, se vedo entrambe le cose esulto due volte. E' ben diverso dal dire "il problema non si risolve con i controlli ma...". La politica adottata negli altri paesi europei ha dimostrato ampiamente che l'approccio sanzionatorio è decisamente efficace. O sbaglio? Se hai dati diversi, su questo punto, mi interessa conoscerli. Ciao, Giovanni