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  • From: Paolo Razzuoli <paolorazzuoli@xxxxxxxxx>
  • To: polomus@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Mon, 09 Mar 2015 13:31:43 +0100

     Ciao amiche ed amici.
Al mio rientro a casa (non guardo e-mail se non al computer), ho visto i vostri interventi. Anzitutto ringrazio la Sig.a Concetta, che se non vado errato qualche anno fa ho avuto modo di sentire al telefono, per le gentili parole che rivolge al mio indirizzo.

Al quesito sull'armatura di chiave, gia' ha ella risposto. Quindi solo poche parole, anche perche' gia' ne ho parlato in precedenza.

   IL punto di riferimento e' il manuale internazionale, vol.1 pag.14.

L'armatura di chiave si puo' tuttavia anche inserire nella consueta modalita' della notazione in nero: dopo la chiave, all'inizio di ciascun parallelo (con Bme e' sufficiente all'inizio di ciascuna parte) . In Braille questa modalita' potra' risultare un po' pleonastica. Va comunque sottolineato che e' assolutamente necessaria nel caso di partiture comprendenti strumenti traspositori.

Venendo ora ad un passaggio dell'intervento di gianna, l'esportazione per la stampa in nero si fa con il file .xml. IL Midi e' nato ed e' stato sviluppato per l'esecuzione, anche se con i software moderni puo' - parzialmente e solo in determinati casi - essere anche utilizzato per la creazione di partiture. Restringendo il discorso al Bme, l'esportazione Midi ha molte limitazioni e, coerentemente con le caratteristiche di tale protocollo, consente l'esportazione molto parziale della partitura.

Chi e' interessato all'utilizzo delle potenzialita' del Bme2 per la stampa della musica in nero, deve passare dall'esportazione in formato musicxml, e da precedenti interventi sul materiale, possibili mediante il ricorso alle molteplici Proprieta' dei vari "oggetti" dello spartito.

    Mi pare gianna, chiede il perche' il Bme2 non ha l'ingresso Midi.
   Fu argomento molto discusso al tempo dello sviluppo del software.
Partendo dallo scopo del programma, quello di immettere musica mediante il codice Braille per poi poterla esportare per la stampa in nero ed in Braille, si valuto' che l'importazione dei files Midi, normalmente non nati per la stampa, creasse piu' problemi di quanti ne risolvesse. Se ne volete una riprova, fatevi aiutare da un vedente ed importate con Finale un qualsiasi file Midi che trovate su Internet: otterrete un risultato molto scadente dal punto di vista della stampa. Il motivo e' semplice: normalmente i files Midi sono fatti per essere suonati e non per essere stampati. L'unica eccezione possibile e' quella di midifiles orientati alla stampa gia' nel momento della loro creazione, ma si tratta di casi veramente rari.

Ovviamente, qualora si verificasse la condizione auspicabile, anche se al momento improbabile, di un serio aggiornamento di Bme2, la scelta potrebbe essere ripensata. Voglio pero' fugare ottimismi sul fatto che cio' possa servire molto per la creazione delle partiture. Puo' servire per altri scopi, ma in tal caso sono a disposizione strumenti piu' adatti.

Infine la richiesta sul Bme1. Senza ipocrisie, rispondo che la piu' grande utilita' di questo software e' stata quella che, partendo da una relazione che mi venne commissionata nel 2002 dalla Biblioteca di Monza sui limiti di tale prodotto, ha preso avvio il percorso del Bme2. Avrete visto comunque che Bme2 puo' importare files prodotti con il Bme1. Quindi, se avete musica prodotta con quel software, non la perderete.

        Cordiali saluti.
             Paolo R.

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