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  • From: Paolo Razzuoli <paolorazzuoli@xxxxxxxxx>
  • To: polomus@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Tue, 03 Mar 2015 15:31:04 +0100

   Care amiche - cari amici,
     Eccomi nuovamente a voi per rispondere ai quesiti posti.
Mi fanno piacere giacche' attestano il fattivo e dinamico utilizzo di un software che sento un po' come mia creatura.

Per inquadrare bene i problemi, mi venga concessa qualche breve annotazione di contesto. Bme2 e' nato per consentire ai non vedenti di poter scrivere musica mediante l'immissione con codice Braille, da poter poi utilizzare per i vedenti mediante la stampa in notazione comune. Come sapete, questa opportunita' si avvale dell'esportazione in formato musicxml, che puo' essere importato da un comune editor musicale per poter essere stampato e/o rielaborato ove del caso.

E' un presupposto da tener ben presente, per valutare la struttura del software e le scelte ad esso riconducibili. Non e' quindi un programma per trascrittori, anche se in molti casi puo' risultare utile, ne' e' un programma per ascolti musicali. Le opzioni di ascolto sono state pensate sulla base di quanto necessario per il controllo della partitura. Sono limitate e, in una futuribile nuova revisione, potrebbero essere oggetto di implementazione: argomento su cui - se richiesto - sarei in grado di fornire precise proposte. Cio' premesso, i problemi da analizzare sono comunemente duplici: 1) l'immissione in codice Braille; 2) le risultanze in formato .xml e le connesse questioni legate al risultato in notazione comune.
Se ne potra' poi aggiungere un terzo: quello della stampa Braille.

Cercho ora di rispondere ai quesiti posti: spero di non dimenticarne qualcuno. Potrete sempre ricordarmeli...

Parto dalla questione posta da Silvia, relativamente agli strumenti traspositori. Il bme a cui ella fa riferimento aveva un banale traspositore midi. Era utilizzable per l'ascolto ma era di nessuna utilita' per l'esportazione in nero. Faceva insomma una mera operazione sul midi. Agli effetti della funzione del software era deltutto inutilizzabile. Questo problema fu oggetto di una notevole discussione al momento della definizione dei requisiti del programma; io avrei voluto il traspositore sia in codice .xml che in formato Braille. il compromesso raggiunto e' comunque utile per scrivere partiture con strumenti traspositori; le partiture sono correttamente esportate nel file .xml e nel testo per la stampa Braille. Come dice Silvia, la scelta e' stata quella di scrivere gli strumenti traspositori nel modo in cui gli strumentisti leggeranno le rispettive parti, adeguando l'ascolto mediante il trasporto midi. Come dicevo, il risultato della partitura e' adeguato. Anche la gestione delle parti e' assai agevole. sicuramente saprete che si possono creare parti, adeguandone in modo permanente i vari parametri. Se del caso, approfondiremo la questione.

    Ed ora vengo agli accordi.

    Prendo le mosse da quanto scrive Gianna.
Nella rivista "Suoni", viene utilizzata una delle modalita' di immissione degli accordi indicata anche nel manuale internazionale di notazione musicale Braille. A proposito, tenete presente che Bme2 e' basato su tale codice che deve rigorosamente essere rispettato. Le sigle come indicato da Gianna, vengono da Bme riportate nella stampa Braille, non servono per l'immissione degli accordi. O meglio: vengono riportate nella stampa Braille qualora gli accordi vengano immessi tramite il menu' degli accordi.
Utilizzando tale possibilita', la procedura e' la seguente:
1) immissione di una battuta di musica;
2) immissione del simbolo di separazione fra note e accordo che e' quello della successione di punti Braille 6 seguito da 36 ; 3) entrare nel menu' degli accordi e scegliere l'accordo desiderato, mediante i vari parametri a disposizione. Nel file .xml verranno riportate le sigle degli accordi, mentre in Braille verranno riportate le loro indicazioni come nella tavola dei segni di "Suoni". Faccio notare che si tratta di una modalita' di immissione assai delicata e che richiede molta attenzione. In questa modalita' non usate simboli di ripetizione quale ad esempio la classica combinazione punti 2356. Gli accordi si possono anche immettere successivamente alle note, ma occorre molta attenzione nella gestione degli spazi che separano le battute. Qui si potrebbe aprire la trattazione della sistemazione degli accordi nello spartito in nero; ne parlero' in altra occasione se sara' richiesto. circa l'audio, gli accordi vengono suonati con il timbro scelto per la parte a cui sono collegati. Non dimentichiamo che l'audio di Bme2 e' stato pensato quale mero strumento di controllo della correttezza della partitura.

Come gia' ho avuto modo di dire, gli accordi possono anche essere immessi come semplici indicazioni testuali.

   Passo ora al tema posto da Deborah.
Come e' noto, nel codice musicale Braille, molti simboli assumono significati diversi in ragione del contesto (musica pianistica, musica per strumenti a corde pizzicate, musica vocale ecc.). E' pertanto necessario definire in modo inequivocabile il contesto, posto che il significato dei simboli dovra' essere correttamente interpretato nel file di uscita .xml. Pertanto, se si deve scrivere musica vocale, a cui e' collegato un testo, e' bene non scegliere la parte di mano destra della tastiera, bensi' una parte della libreria delle voci. Cio' per ottenere una corretta interpretazione dei simboli. Faccio un esempio. Nella musica pianistica con il simbolo punto Braille 1 si indica il polllice; nella musica vocale tale simbolo indica il vocalizzo. Il testo in modalita' Lirica si abbina a parti rientranti nella libreria della musica vocale. Naturalmente tale parte potra' avere le caratteristiche di una mano destra di tastiera, ad esempio con la classica chiave di violino. Una precisazione. Dovendo le parti vocali prevedere l'abbinamento fra sillabe e note, e' bene che tali vengano scritte in modo assolutamente monodico. Se oltre alla melodia si desidera scrivere una parte di mano destra di tastiera, le due parti vanno scritte differenziandole. Riprendendo il filo del discorso. alla parte vocale si potra' aggiungere una parte - ad esempio di mano sinistra di tastiera - per scrivere l'accompagnamento in note reali. Esemplifico ora la procedura tralasciando i preliminari, quali immissione del titolo e simili: 1) con la combinazione ctrl+p si entra nel menu' delle parti. Con la frecia giu' ci si porta alla libreria delle voci, e si aprira' con freccia destra. con le frecce su-giu' ci si porta sulla parte desiderata e con la barra spaziatrice si attiva. Quindi con la freccia sinistra si chiude la libreria e con le frecce su-giu' si va a cercare la libreria delle tastiere. Con la freccia destra si apre e con le frecce su-giu' si va a cercare ad esempio la mano sinistra che con la barra spaziatrice si seleziona. A questo punto, spostandosi con tab, si potra' vedere l'elenco delle parti selezionate. Se l'ordine non e' soddisfacente, si potra' modificare con la combinazione ctrl+frecce su-giu'. Con tab ci si spostera' sino al pulsante Ok con cui si dara' la conferma delle parti.

   Possiamo ora iniziare l'immissione della musica.
In Braille armatura di chiave e tempo possono essere immessi prima di selezionare le parti. Possono anche essere immesse nei vari pentagrammi analogamente allo spartito in nero. Tale modalita' e' necessaria per partiture con strumenti traspositori.

  Poniamo di aver gia' immesso armatura di chiave e tempo.
Mediante la lettera p si selezionera' la parte superiore che, in base a questo esempio, sara' la parte vocale. Si potra' iniziare l'immissione della musica. Se poi ci sara' anche un testo, ricordate che deve essere immesso nella riga superiore alla musica. Tralascio ora questo aspetto; ci tornero' sopra se richiesto. L'immissione della parte vocqale potra' avere il numero di battute che volete; io consiglio di non fare immissioni di troppe battute, che sono poi meno agevoli da gestire. Comunque lo spartito puo' essere riformattato a piacere. Completato il primo stralcio di immissione della parte vocale, ad esempio 4 battute, si dara' enter per passare alla riga inferiore. Digitando la p si passera' alla parte inferiore che dovrebbe essere pronunciata dallo screen reader. Si provvedera' a questo punto ad immettere la parte dell'accompagnamento, in quantita' di battute analoga a quella della parte superiore. Completata l'immissione, con Enter si passera' alla riga successiva. Con la solita p si tornera' nella parte vocale e cosi' via sino al termine del lavoro. Questo per quanto riguarda l'immissione dei dati vera e propria. E' solo la prima fase poiche', se si vuole una corretta esportazione in musicxml occorre rifinire il lavoro intervenendo sulle proprieta' dei vari oggetti.
    Se vorrete potremo parlarne.

    Buon lavoro.
   Cordialmente.

                         Paolo Razzuoli


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