[polomus] esportazione in xml

  • From: Saccomano Gianna <gianna.saccomano@xxxxxxxxxxxxxxxxxx>
  • To: "polomus@xxxxxxxxxxxxx" <polomus@xxxxxxxxxxxxx>
  • Date: Tue, 3 Mar 2015 14:50:51 +0000

Grazie infinite paolo per tutte le precisazioni. Mi saranno senz'altro molto 
utili!
Vorrei, afrontare il tema esportazione in xml: volendo far leggere degli 
spartiti di musica leggera che ho creato a delle persone vedenti tramite finale 
o altri programmi per poi stamparli in nero,  li avevo esportati in xml ma 
nessuno era riuscito ad aprire i file. Allora ho dovuto esportarli in midi. 
Solo così riuscivano ad aprirli.
Grazie gianna

-----Messaggio originale-----
Da: polomus-bounce@xxxxxxxxxxxxx [mailto:polomus-bounce@xxxxxxxxxxxxx] Per 
conto di Paolo Razzuoli
Inviato: martedì 3 marzo 2015 15.31
A: polomus@xxxxxxxxxxxxx
Oggetto: [polomus] Lista Polomus.

    Care amiche - cari amici,
      Eccomi nuovamente a voi per rispondere ai quesiti posti.
    Mi fanno piacere giacche' attestano il fattivo e dinamico 
utilizzo di un software che sento un po' come mia creatura.

     Per inquadrare bene i problemi, mi venga concessa qualche breve 
annotazione di contesto.
   Bme2 e' nato per consentire ai non vedenti di poter scrivere 
musica mediante l'immissione con codice Braille, da poter poi 
utilizzare per i vedenti mediante la stampa in notazione comune. Come 
sapete, questa opportunita' si avvale dell'esportazione in formato 
musicxml, che puo' essere importato da un comune editor musicale per 
poter essere stampato e/o rielaborato ove del caso.

   E' un presupposto da tener ben presente, per valutare la struttura 
del software e le scelte ad esso riconducibili.
  Non e' quindi un programma per trascrittori, anche se in molti casi 
puo' risultare utile, ne' e' un programma per ascolti musicali. Le 
opzioni di ascolto sono state pensate sulla base di quanto necessario 
per il controllo della partitura. Sono limitate e, in una futuribile 
nuova revisione, potrebbero essere oggetto di implementazione: 
argomento su cui - se richiesto - sarei in grado di fornire precise proposte.
     Cio' premesso, i problemi da analizzare sono comunemente 
duplici: 1) l'immissione in codice Braille; 2) le risultanze in 
formato .xml e le connesse questioni legate al risultato in notazione comune.
Se ne potra' poi aggiungere un terzo: quello della stampa Braille.

    Cercho ora di rispondere ai quesiti posti: spero di non 
dimenticarne qualcuno. Potrete sempre ricordarmeli...

    Parto dalla questione posta da Silvia, relativamente agli 
strumenti traspositori.
   Il bme a cui ella fa riferimento aveva un banale traspositore 
midi. Era utilizzable per l'ascolto ma era di nessuna utilita' per 
l'esportazione in nero. Faceva insomma una mera operazione sul midi. 
Agli effetti della funzione del software era deltutto inutilizzabile.
  Questo problema fu oggetto di una notevole discussione al momento 
della definizione dei requisiti del programma; io avrei voluto il 
traspositore sia in codice .xml che in formato Braille. il 
compromesso raggiunto e' comunque utile per scrivere partiture con 
strumenti traspositori; le partiture sono correttamente esportate nel 
file .xml e nel testo per la stampa Braille.
Come dice Silvia, la scelta e' stata quella di scrivere gli strumenti 
traspositori nel modo in cui gli strumentisti leggeranno le 
rispettive parti, adeguando l'ascolto mediante il trasporto midi. 
Come dicevo, il risultato della partitura e' adeguato. Anche la 
gestione delle parti e' assai agevole. sicuramente saprete che si 
possono creare parti, adeguandone in modo permanente i vari 
parametri. Se del caso, approfondiremo la questione.

     Ed ora vengo agli accordi.

     Prendo le mosse da quanto scrive Gianna.
   Nella rivista "Suoni", viene utilizzata una delle modalita' di 
immissione degli accordi indicata anche nel manuale internazionale di 
notazione musicale Braille. A proposito, tenete presente che Bme2 e' 
basato su tale codice che deve rigorosamente essere rispettato.
Le sigle come indicato da Gianna, vengono da Bme riportate nella 
stampa Braille, non servono per l'immissione degli accordi. O meglio: 
vengono riportate nella stampa Braille qualora gli accordi vengano 
immessi tramite il menu' degli accordi.
Utilizzando tale possibilita', la procedura e' la seguente:
1) immissione di una battuta di musica;
2) immissione del simbolo di separazione fra note e accordo che e' 
quello della successione di punti Braille 6 seguito da 36 ;
3) entrare nel menu' degli accordi e scegliere l'accordo desiderato, 
mediante i vari parametri a disposizione.
    Nel file .xml verranno riportate le sigle degli accordi, mentre 
in Braille verranno riportate le loro indicazioni come nella tavola 
dei segni di "Suoni".
   Faccio notare che si tratta di una modalita' di immissione assai 
delicata e che richiede molta attenzione. In questa modalita' non 
usate simboli di ripetizione quale ad esempio la classica 
combinazione punti 2356. Gli accordi si possono anche immettere 
successivamente alle note, ma occorre molta attenzione nella gestione 
degli spazi che separano le battute.
    Qui si potrebbe aprire la trattazione della sistemazione degli 
accordi nello spartito in nero; ne parlero' in altra occasione se 
sara' richiesto.
    circa l'audio, gli accordi vengono suonati con il timbro scelto 
per la parte a cui sono collegati. Non dimentichiamo che l'audio di 
Bme2 e' stato pensato quale mero strumento di controllo della 
correttezza della partitura.

     Come gia' ho avuto modo di dire, gli accordi possono anche 
essere immessi come semplici indicazioni testuali.

    Passo ora al tema posto da Deborah.
    Come e' noto, nel codice musicale Braille, molti simboli assumono 
significati diversi in ragione del contesto (musica pianistica, 
musica per strumenti a corde pizzicate, musica vocale ecc.). E' 
pertanto necessario definire in modo inequivocabile il contesto, 
posto che il significato dei simboli dovra' essere correttamente 
interpretato nel file di uscita .xml.
     Pertanto, se si deve scrivere musica vocale, a cui e' collegato 
un testo, e' bene non scegliere la parte di mano destra della 
tastiera, bensi' una parte della libreria delle voci. Cio' per 
ottenere una corretta interpretazione dei simboli. Faccio un esempio. 
Nella musica pianistica con il simbolo punto Braille 1 si indica il 
polllice; nella musica vocale tale simbolo indica il vocalizzo.
   Il testo in modalita' Lirica si abbina a parti rientranti nella 
libreria della musica vocale.
     Naturalmente tale parte potra' avere le caratteristiche di una 
mano destra di tastiera, ad esempio con la classica chiave di 
violino. Una precisazione. Dovendo le parti vocali prevedere 
l'abbinamento fra sillabe e note, e' bene che tali vengano scritte in 
modo assolutamente monodico. Se oltre alla melodia si desidera 
scrivere una parte di mano destra di tastiera, le due parti vanno 
scritte differenziandole.
    Riprendendo il filo del discorso. alla parte vocale si potra' 
aggiungere una parte - ad esempio di mano sinistra di tastiera - per 
scrivere l'accompagnamento in note reali.
      Esemplifico ora la procedura tralasciando i preliminari, quali 
immissione del titolo e simili:
1) con la combinazione ctrl+p si entra nel menu' delle parti. Con la 
frecia giu' ci si porta alla libreria delle voci, e si aprira' con 
freccia destra. con le frecce su-giu' ci si porta sulla parte 
desiderata e con la barra spaziatrice si attiva.
Quindi con la freccia sinistra si chiude la libreria e con le frecce 
su-giu' si va a cercare la libreria delle tastiere.
Con la freccia destra si apre e con le frecce su-giu' si va a cercare 
ad esempio la mano sinistra che con la barra spaziatrice si seleziona.
A questo punto, spostandosi con tab, si potra' vedere l'elenco delle 
parti selezionate. Se l'ordine non e' soddisfacente, si potra' 
modificare con la combinazione ctrl+frecce su-giu'.
    Con tab ci si spostera' sino al pulsante Ok con cui si dara' la 
conferma delle parti.

    Possiamo ora iniziare l'immissione della musica.
  In Braille armatura di chiave e tempo possono essere immessi prima 
di selezionare le parti. Possono anche essere immesse nei vari 
pentagrammi analogamente allo spartito in nero. Tale modalita' e' 
necessaria per partiture con strumenti traspositori.

   Poniamo di aver gia' immesso armatura di chiave e tempo.
    Mediante la lettera p si selezionera' la parte superiore che, in 
base a questo esempio, sara' la parte vocale. Si potra' iniziare 
l'immissione della musica. Se poi ci sara' anche un testo, ricordate 
che deve essere immesso nella riga superiore alla musica. Tralascio 
ora questo aspetto; ci tornero' sopra se richiesto.
    L'immissione della parte vocqale potra' avere il numero di 
battute che volete; io consiglio di non fare immissioni di troppe 
battute, che sono poi meno agevoli da gestire. Comunque lo spartito 
puo' essere riformattato a piacere.
    Completato il primo stralcio di immissione della parte vocale, ad 
esempio 4 battute, si dara' enter per passare alla riga inferiore. 
Digitando la p si passera' alla parte inferiore che dovrebbe essere 
pronunciata dallo screen reader.  Si provvedera' a questo punto ad 
immettere la parte dell'accompagnamento, in quantita' di battute 
analoga a quella della parte superiore.
   Completata l'immissione, con Enter si passera' alla riga 
successiva. Con la solita p si tornera' nella parte vocale e cosi' 
via sino al termine del lavoro.
    Questo per quanto riguarda l'immissione dei dati vera e propria. 
E' solo la prima fase poiche', se si vuole una corretta esportazione 
in musicxml occorre rifinire il lavoro intervenendo sulle proprieta' 
dei vari oggetti.
     Se vorrete potremo parlarne.

     Buon lavoro.
    Cordialmente.

                          Paolo Razzuoli



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