On Wed, 2010-11-17 at 15:03 +0100, Flavio Visentin wrote: > -----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE----- > Hash: SHA1 > > Stefano Bridi wrote: > > Piu' una mia opinione che altro, ma se e' vero che i dischi sono piu' > > soggetti a guasti degli altri supporti ma questo e' dovuto anche al loro > > utilizzo: se una volta a settimana accendo un disco per copiarci i dati > > e' diverso da un disco sempre acceso su cui copio i dati. A parita' di > > ri-usi credo che anche i nastri soffrano. > > No, c'è proprio un problema di fondo proprio del dispositivo disco. Concordo pienamente a livello teorico: i nastri sono il miglior sistema di backup. E' solo che a livello pratico mi ci sono scottato grazie a Murphy: necessita' di leggere nastri DDS-1 e contemporanea scoperta che i drive presenti in azienda fallivano (anche se in scrittura sembravano funzionare, non riuscivano poi a rileggere le cassette) e che i drive nuovi arrivavano come compatibilita' all'indietro fino a DDS-2 ma non DDS-1. Assicuro che non e' stato banale recuperare drive che riuscissero a rileggere i nastri archiviati. Senz'altro, era piu' facile costruire un lettore che fosse in grado di leggerli rispetto a ricostruire l'elettronica di un hd ma non era comunque una strada facilmente percorribile :( ...Infatti l'ho detto: e' "Piu' una mia opinione che altro"... ;) Dovendo archiviare lavori che occupano ormai decine/centinaia di giga, il costo proibitivo delle unita' nastro invita a valutare alternative "statisticamente abbastanza sicure", come un disco usato poco e poi messo in un armadio. ciao stef -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx