[Linuxtrent] Re: La provincia girerà sotto XP

  • From: Ferdinando <zappagalattica@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Mon, 21 Apr 2003 20:31:21 +0200

* Monday 21 April 2003, alle 10:28, Mario A. Santini scrive:

> > Che poi una Legge disciplini la fruizione, regolamenti i contenuti e
> > che _poi_ il software libero, per sua intrinseca natura risponda a
> > queste caratteristiche allora è un altro discorso.
> 
> La seconda che hai detto.
>  
> > Senza polemica, però mi potresti fare un esempio concreto?
> 
> Esempi concreti sono difficili da fare anche perchè hanno poco senso.

[snip]

> L'unico a poterlo fare è, appunto, HP, IBM, CompaQ, Dell...
> 
> Questo può bastare come eesempio?

No che non basta ... IBM se vuoi ti fornisce anche GNU/Linux, certo, in
Italia non è ancora comune la cosa, però per forniture importanti non
penso avrebbe problemi ... ma a parte questo, macchine del genere
avrebbero costi del tipo 50% hardware ed il resto costi di licenze ...

> Se la legge, invece, decretasse come requisiti indispensabili quelli che 
> il software sia scritto e rilasciato con licenza Free, che i siti 
> debbano essere conformi agli standard W3C, che i formati dei dati 
> debbano essere pubblici, allora tutto questo sarebbe differente.
> Le aziende che lavorano per gli enti pubblici dovrebbero impegnarsi a 
> fornire questi servizi o a pagarne le conseguenze in caso contrario. un 
> po' come i lavori a regola d'arte e le normatie UNI.

Quello che stai dicendo ora è un bel po' diverso dal voler adottare
GNU/Linux per Legge. Su questo hai pienamente ragione.
Purtroppo (e per questo contesto sempre il termine "politico") ci sono
esponenti di sinistra che appoggiano soluzioni "libere" facendo un po'
di strumentalizzazioni, (con le dovute eccezioni ...) al tempo stesso
esponenti di destra che offrono soluzioni libere e nessuno li sta a
sentire.

Classico ... Cortiana (ma a lui credo) e Folena da una parte, con le
Leggi sul software libero, Campa & Palmieri dall'altra, con quelle sui
formati liberi e fruizione dei contenuti. Se _entrambi_ volessero
solamente contribuire a migliorare "l'informatica in Italia",
semplicemente si metterebbero d'accordo, unirebbero le forze e
presenterebbero un'unico progetto o comunque cercherebbero di
diffondere le idee nei rispettivi schieramenti.

Questi motivi mi portano a pensare che Leggi sul settore ed ancor più
testi dove fosse menzionato esplicitamente GNU/Linux andrebbero
solamente a detrimento del nostro SO, diventando motivo di
strumentalizzazione da una parte ed esclusione dall'altra. Queste sì
che sarebbero faccende prettamente _politiche_ .

> Quindi non dobbiamo confondere i risvolti tecnici con lee decisioni 
> politiche. Quanto sopra sono decisioni politiche, anche se poi hanno 
> impatto tecnico, ma partono pur sempre da una decisione che viene presa 
> seguendo delle leggi.
> Ovviamente la legge non può discriminare aziende o specificare il nome 
> dei prodotti da acquistare e via dicendo, deve essere generale.

Si, però continuo a non capire perché nel passo successivo e cioè dopo
l'acquisto hardware, spese di installazione ed assistenza non si possa
neanche provare a risparmiare un gran pacco di quattrini avendo la
stessa (se non maggiore) produttività.

Ciao, grazie delle spiegazioni
Ferdinando
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