[camera oscura] Re: stampa decente

  • From: Claudio Bonavolta <claudio@xxxxxxxxxxxx>
  • To: camera_oscura@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Thu, 12 Jan 2006 23:42:09 +0100

Gianni Rondinini a écrit :

ieri sera il buon barny mi ha prestato un paio di libri del famoso
anselmo e sono cambiate tante cose. per quanto riguarda la stampa,
fare un paio di fogli con uno che ne ha un'idea molto piu' precisa
della mia mi ha fatto notare tante cose che non avevo notato fin'ora e
che difficilmente avrei capito da solo. essere preso violentemente per
il sedere da uno e prendere dei 5 a raffica ti fa imparare le cose
tanto piu' in fretta che leggerle 6 volte su 6 libri.

mi sento di dire che le ultime 5 ore spese di sotto al fresco mi
abbiano insegnato e spiegato moltissimo, piu' delle tante spese a
leggere libri e venerdi' sera ne avro' la conferma --o la smentita--.

saluti.


Per il sviluppo rotativo, problemi non ci dovrebbero essere: regola la velocità di rotazione del CPA-2 in posizione "P" ("Paper", cioè carta, il che equivale a un 75 giri al minuto, dunque abbastanza veloce, la vecchia posizione "F" per "Film" non si usa più), poi, per il tempo, dovrai ridurre di un 10-15% i tempi comunemente indicati dal produttore della chimica per un'agitazione a rovescio e a temperatura uguale (la Kodak dà i tempi per rotazione).
A te poi di modificare questo tempo in modo di avere un negativo "normale" (tipo paesaggio sotto il sole) che si stampi su carta di gradazione "normale" col tuo ingranditore (un modello a condensatore richiede un negativo meno contrastato che un modello a diffusione).
Col processore, e se mantieni gli altri parametri (temperatura, tempo, freschezza e diluzione del rivelatore) costanti, l'operazione diventa una cosa semplicemente meccanica.
Il chè mi va bene, meglio conservare la fantasia per la stampa ...
Il processore non è per niente obbligatorio ma avendone uno per i processi a colore, lo uso anche per il B/N perchè è semplicemente comodo ...


Per quel che riguarda il metodo di apprendimento, siamo tutti differenti, certi, come me, imparano facilmente da libri in un modo teorico per poi applicarlo, altri hanno bisogno di vedere praticamente come si fà.
Se fai parte di quest'ultimi, devi trovarti qualche persona (fotoclub, amico con esperienza, corso di laboratorio, ecc...) che ti guida nelle prime sessioni.
Chiaramente, se sei solo alla tua quinta sessione di laboratorio, non è male per niente, però dovresti cercare di trovare più tempo libero per fare più sessioni sennò il periodo di apprendimento diventa lungo col rischio di scoraggiarsi.
Altro consiglio, che va nel stesso senso di Sergio, all'inizio, limita il numero di parametri (tipi di pellicola, rivelatori, ecc ...) e aggiungerei, usa solo materiale (pellicola e rivelatore) molto comune, non prodotti esoterici (lascia stare le pellicole a alta sensibiltà e fà foto diurne che ti daranno negativi sufficientemente regolari coi quali imparare).
I prodotti esoterici, meglio lasciali per dopo o a fotografi che vogliono giocare.


Ricordati che non è il metodo di lavoro a essere importante ma bensì quanto lo hai assimilato.

Insisti !
Claudio Bonavolta
http://www.bonavolta.ch

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