Ragazzi, provo ad aggirare in qualche modo il problema dell'account che non mi permette di rispondere correttamente ai post, in attesa di trovare una soluzione definitiva. Per cui abbiate pazienza se non faccio "quoting"... In cantina ho ritrovato un sacco di materiale che non ricordavo neanche di avere... Tra questo anche una scatolina con una EPROM etichettata "Unidos"! Ora, se non ricordo male, questa mi fu inviata dal quel ragazzo di Milano, di cui ancora non ricordo bene il nome (forse Sergio?...), ma probabilmente non la utilizzai mai. Le modifiche a cui accennavo le feci veramente, ma non modificavano in modo sostanziale le funzioni preesistenti. Probabilmente ho corretto qualche bug segnalato dalle riviste dell'epoca, e (lo confesso!) non ho resistito alla tentazione di personalizzare il messaggio di copyright all'avvio (peccati di giovetù!...) Ma forse si trattava più della ROM dello Spectrum che della Disciple. Mi sembra che su una ivista avevo letto che c'erano anche alcuni byte inutilizzati che potevano essere utilizzati per alcuni scopi (forse un reset, forse la correzione di un bug in una routine matematica... chissà!) In ogni caso usai un programmatore EPROM che si collegava alla porta di espansione dello Spectrum. Era un kit (di Nuova Elettronica?...) che comprai (da Biscossi? Enrico tu te lo ricordi, vero? Era pure vicino a casa tua!) e montai armato di pazienza e saldatore (ne feci molti di questi "mostri", e alcuni li ho ritrovati ieri in cantina...). Tra l'altro ho trovato anche un mucchio di EPROM (2764, 27256, 27512...) che acquistai per un paio di KLire (famosa moneta Borbonica del momento...) e che utilizzavo appunto per quegli "esperimenti" alla Mary Shelley... Ho trovato anche altre interfacce che descriverò in altri post. Spero però di ritrovare anche il relativo software, altrimenti rimangono solo ferraglia da museo, mentre invece mi sta rivenendo la "fregola" di smanettare di nuovo con saldatore e linguaggio macchina (roba da pazzi!...) La speranza è che il SW si trovi insieme allo ZX Spectrum 128K +2, che non ho ancora riesumato (il mio vero carro armato era lui! Il 48K era stupendo nella sua semplicità e nella sua linea unica, ma era un po' soggetto alle "vampe" di calore (che fosse femmina?... E non l'ho mai saputo!...). Inoltre aveva anche i nervi fragili (gli ho cambiato almeno due volte la membrana della tastiera...). Ma allora era veramente femmmina? (...prima che mi diate del misogino maschilista sottolineo che era solo una banalissima e scontatissima BATTUTA! Non ho mai pensato che le femmine siano così... l'ho solo constatato! Boccaccia mia statti zitta!...) Tra l'altro nella stessa scatola dovrebbero esserci anche la Disciple, il Floppy Drive e un po di dischetti (appunto). Vi farò sapere... P.S. Lo saprete sicuramente tutti, ma Mary Shelley (ovvero Mary Wollstonecraft Godwin) è la scrittrice del romanzo "Frankenstein, o il moderno Prometeo", che scrisse ad appena 19 anni, nel 1816. Tanto di cappello a questa intrepida "precursora" (ma come diavolo si dice il femminile di "precursore"?...) della fantascienza, moglie del grande filosofo e politico Percy Shelley e figlia, "nientepopodimenoche", della filosofa Mary Wollstonecraft, anche lei una "precursora" (e daje!...), ma del femminismo (hai capito?!... E poi dicono delle donne...) Scopri istella, il nuovo motore per il web italiano. Istella garantisce risultati di qualità e la possibilità di condividere, in modo semplice e veloce, documenti, immagini, audio e video. Usa istella, vai su http://www.istella.it?wtk=amc138614816829636