[zxspectrum] Re: [OT] Harry Potter

  • From: "Alessandro Grussu" <gazzosa@xxxxxxxx>
  • To: <zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx>
  • Date: Sun, 25 Nov 2007 22:12:26 +0100

----- Original Message ----- From: "Paolo Basenghi" <p.basenghi@xxxxxxxxx>

To: <zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx>
Sent: Sunday, November 25, 2007 11:55 PM
Subject: [zxspectrum] Re: [OT] Harry Potter


Io sono sempre stato uno del tipo "fanculo la moda!",
non nel senso che vivo in un centro sociale

Questa non l'ho capita. Cosa c'entrano i centri sociali e gli spazi autogestiti con la moda? (Più volte ho avuto a che fare con l'ambiente dei centri sociali e con persone che ne fanno parte attivamente, e posso dirti che accanto a coloro che ci credono seriamente, persone che hanno a cuore le questioni della carenza spazi sociali e di aggregazione, della produzione artistica non succube delle leggi di mercato e così via, ci sono anche i figli di papà, borghesucci viziati che fanno i finti alternativi solo per fare dispetto alla famiglia. Forse per "moda" intendevi questo.)

Stai parlando delle edizioni degli anni novanta, quelle della casa
editrice Star Comics guidata dall'ottimo Marco Lupuoi, poi diventata
Marvel Italia?

Marco Marcello Lupoi - non "Lupuoi" - è una persona che mi guarderei bene dal definire "ottimo". Nei primi anni della produzione Star Comics fu responsabile di una serie di squallide polemiche a distanza con la concorrenza, specie con la Play Press, per le scelte editoriali di quest'ultima casa editrice, non allineate alla più stretta ortodossia filologica. La scelta di non fare aspettare anni e anni al pubblico italiano prima di pubblicare Wolverine o Excalibur fu giusta e opportuna in quanto contribuì ad avvicinare nuovo pubblico al fumetto Marvel e non solo gli appassionati, disposti a subire pagine e pagine di storie insulse (mi riferisco in particolare al livello particolarmente basso raggiunto in quegli anni da "Peter Parker the spectacular Spider-Man") prima di arrivare al "meglio". Gli altri curatori, ben più professionalmente, scelsero di non alimentare gli attacchi che venivano da Lupoi. Ebbi modo di rinfacciare la cosa a Lupoi nel '91 nel corso della mostra "Anime di carta" al Teatro Vittorio Emanuele di Messina. Poco ci mancò che venissimo alle mani. Di lui ho il ricordo di un individuo di rara supponenza e pronto a trasformare il bianco in nero pur di dimostrare di aver ragione.

Lupuoi riportò in Italia gli eroi Marvel.

Non è così. Fu Giovanni Bovini, proprietario della Star Comics, allora una piccola realtà editoriale di Perugia, ad acquistare i diritti di alcune serie Marvel e a cominciare a pubblicarle alla fine degli anni '80. Dopo di ciò si ricreò un mercato per questi prodotti editoriali: intervennero la Play Press, la Comic Art e altre case editrici, contribuendo alla rinascita dei "comics" nel nostro paese. Lupoi entrò nella squadra di Bovini come curatore editoriale essendo un appassionato storico di fumetti, ma il merito non va ascritto certamente a lui. E questo al di là della (pessima) opinione che ho di questo personaggio. Bovini pure operò delle scelte discutibili, per esempio pubblicare i primi numeri del Punitore in formato ridotto e in bianco e nero nel tentativo - come mi spiegò egli stesso - di intercettare il pubblico delle serie Bonelli come Nick Raider. Tentativo che non riuscì e che anzi provocò una marea di richieste di pubblicare la serie nel formato originale, come in seguito avvenne. Però rispetto a Lupoi aveva tutto un altro stile, uno che di fronte alle critiche non si nascondeva.
Un signore, insomma.

ciao a tutti
Alessandro


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