2009/1/27 Milo Casagrande <milo@xxxxxxxxxx>: > Il giorno mar, 27/01/2009 alle 15.14 +0100, Andrea Cimitan ha scritto: >> >> Il senso è che il maintainer di gnome-do ha aperto i permessi per >> permettermi di accettare le traduzioni, > > Bella mossa quella di chiedere di aprire i permessi, dopo che far capire > ai maintainer che è meglio averli "Structured" è sempre un'impresa > titanica... > >> in quanto la pensa esattamente >> come me: meglio una traduzione non perfetta piuttosto che tutto il >> software in inglese, > > Credo che la maggior parte dei traduttori (o per lo meno per un > Traduttore con la T maiuscola) non la pensi così: è meglio un programma > non tradotto che uno tradotto dai primi che passano e magari non > correttamente... > > Che poi, se la traduzione non fosse mai stata "Structured", e quindi > potevi "approvarti" le traduzioni da solo, avresti mai scoperto le linee > guida che si seguono per tradurre? Avresti mai scoperto che i plurali di > parole inglesi in italiano mantengono la forma inglese singolare? Che si > usa una forma impersonale nel tradurre e che non Si Scrive Come i > Cammelli in italiano? > > Personalmente, vista l'urgenza, non credo... > >> ed a giudicare dai movimenti del gruppo di >> traduzione di ubuntu italiano (nessuno ha ancora approvato nulla) il >> rischio di avere il software in inglese era molto elevato. > > Cosa cambiava approvare le traduzioni da ieri sera (o stamattina presto) > a questa sera? > >> D'altronde il software è suo ed è lui che decide cosa farne, mica voi :) > > Se è per quello, credo, nemmeno tu... > >> Ciò detto, nessuno vi vieta di approvare o modificare le traduzioni. >> Basta che lo facciate, perchè altrimenti è inutile prendersi la >> responsabilità di amministrare un lavoro se poi non si ha il tempo >> effettivo per farlo (e nessuno può criticarci su come impieghiamo il >> nostro tempo), > > No e nemmeno tu nei nostri confronti, visto che dedichiamo tutti il > nostro tempo libero qui invece che correre dietro alle farfalle > d'inverno. > >> ed è altrettanto inutile lamentarsi che il maintainer >> si è stufato e mi ha dato l'accesso. > > Mah, diciamo che non lo troviamo molto corretto ed elegante, tutto qui. > > È come, che ne so... andare a confessarsi direttamente da Dio senza > passare per il parroco... oppure fare il commit di una patch su Murrine > senza avvisare chi lo mantiene o lo programma. Accetteresti mai una > patch dal primo che te la invia, e sai che non ha mai scritto codice, > solo perché "a breve" c'è un rilascio? Ne dubito fortemente. > > E di che cosa si sarebbe stufato il maintainer poi? > > -- > Milo Casagrande <milo@xxxxxxxxxx> > La conversazione è andata più o meno così: io: "mi hanno chiesto quando andrete a prelevare i potfile da launchpad, in modo da permettere loro di organizzarsi e accettare le traduzioni in tempo" lui: "no vabbè ti do l'accesso, mi fido e preferisco avere una traduzione subito piuttosto che dipendere da altre scadenze che non conosciamo nemmeno. potresti accettarle tu per favore adesso?" io: "va bene, sono d'accordo anche io che è meglio qualcosa di tradotto piuttosto che pezzi in italiano e pezzi in inglese" ... io: "ok ho finito di approvare, grazie puoi chiudere" lui: "no no lascio aperto, preferisco così in modo che anche gli altri possano sistemare, magari per altre lingue" E comunque, stiamo parlando di traduzioni non di kernel dove eventuali patch vanno revisionate 100 volte, o dove muore qualcuno se c'è una maiuscola o un typo. E' normale fare errori, anche tu ne fai, lì fa luca ferretti, può capitare di vedere un errore, ma tutto si risolve con calma... Ripeto che non siete voi che "comandate", e se gli autori del software vogliono aprire che facciano pure... e come si evince dal dialogo io non ho chiesto proprio nulla, sono stati loro a chiedermi di occuparmi della traduzione. Ovviamente in buona fede loro nei miei confronti. -- Andrea Cimitan - http://www.cimitan.com