Alle mercoledì 18 marzo 2009, Marco Camplese - gooffice Snc ha scritto: > 1. Obbligo agli ubuntushop di preinstallare ubuntu sul pc del cliente a > un costo agevolato o gratuitamente. > 2. Mettere in pratica il trashware (nel limite del possibile e in > maniera facoltativa) facendo capire che fare beneficenza aiuta il > prossimo e offre un ottimo ritorno d'immagine. Per il punto 1 (Obbligo) noi non possiamo obbligare nessuno. Né possiamo riconoscere ad un soggetto commerciale niente più di una segnalazione su una pagina web. Riguardo invece il punto 2 ci sono diversi aspetti che non sono da sottovalutare. Fare Trashware per un soggetto commerciale, e quindi a fini di lucro, ha delle implicazioni fiscali e legali che complicano molto la cosa. Ti consiglio di leggere il Trashware HowTo. Non a caso la lista di chi fa trashware in Italia è composta esclusivamente da soggetti associativi volontari. Se vogliamo avviare un progetto Trashware con Ubuntu si può fare, (anche se mi pare riduttivo, perché fare Trashware con una sola distribuzione duplicando il lavoro di altri?), ma certo non collegato a dei negozi che avrebbero problemi a giustificare un transito di rifiuti speciali (i computer lo sono) senza fatturare nulla. > Inoltre: non è il caso di verificare che i produttori messi nel wiki > offrano succesivamente assistenza su linux (incopatilità hardware, > supporto di base, ecc) ? Non carichiamo di significati una cosa che non ne ha. La lista è una *segnalazione* di produttori che preinstallano Ubuntu non è un programma di rivenditori autorizzati. Ciao -- Paolo Sammicheli EMail: xdatap1(at)ubuntu.com https://launchpad.net/~xdatap1 - Ubuntu-it non è potere ma supporto (Pixel) - _______________________________________________ Ubuntu-it -- Mailing List Gruppo Promozione Per rimuoversi o altre opzioni visitate: //www.freelists.org/list/ubuntu-it-promozione