Re: SVP

  • From: Bit-Jockey <bitjockey@xxxxxxxxx>
  • To: lano666@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Thu, 13 Feb 2003 15:12:15 +0000

Alle 22:35, martedì 11 febbraio 2003, Lo'oRiS il Kabukimono ha farneticato ;-) 
:
> aspetta, la sapevo... v'entravano qualcosa i semafori... ok mi arrendo
> postala qua :)
E' UN PO' LUNGA MA LEGGETELA LO STESSO! 

        Era una notte di nebbia.....la visibilità scarsa rendeva l'ambiente 
esterno 
misterioso ed ostile. Tutta la vita della città sembrava rallentata da quella 
presenza grigia che, palpabile, si intrufolava in ogni angolo, in ogni 
cantuccio. Anche i cani, pur procedendo rasoterra, dove la visibilità è 
maggiore, incedevano in modo insicuro, pesante. Come ubriache, le persone 
barcollavano tentoni, cercando di evitare lampioni e cestini della 
spazzatura, divenuti improvvisamente pericolose insidie. La meticolosa 
prudenza causata dal terrore di un possibile incidente in quella confusa 
situazione costringeva gli spaventati automobilisti a rinunciare alla solita 
aggressività data loro dai potenti motori ed a rifugiarsi con la coda tra le 
gambe in una marcia ai limiti del farsesco, più lenta dei pedoni. Anche gli 
zarri, con macchine in tenuta da rally dotate di fari azzurri, doppi 
antinebbia e 6 fanali aggiuntivi erano costretti ad una dovuta cautela. I 
nostri occhi erano spaesati di fronte alla totale nullità che ci si parava 
davanti. Nulla aveva un contorno, tutto indefinito, senza colore, tumefatto 
sfocato assuefatto appiattito inglobato ed inghiottito dalla nebbia. La città 
nella nuvola, la nuvola nella città, nelle vie, nei fossi, tra gli alberi, 
davanti alle persone e nei locali, fitta come una spazzola e densa come il 
cotone.
        Noi procedevamo nella pericolosa Piacenza-Ivaccari a bordo della solita 
punto 
verde ammaccata di Lorenzo, io davanti con lui alla guida, e Marco Bonetti 
dietro tra i due sedili. Osservavo la notte, anche se i miei occhi non 
riuscivano a scorgere nulla. Non ero i ad affacciarmi al finestrino alla 
ricerca di punti di riferimento; era la nebbia a guardarmi, affacciata al 
finestrino entrava nell'auto, penetrando nelle guarnizioni della portiera. Si 
muoveva veloce contro l'auto, come un liquido, come fumo, scorreva veloce sul 
parabrezza e spariva sul tettuccio avvolgendo l'intera vettura.
        La notte confermava la sua presenza; le mie membra stanche si 
adagiavano sul 
comodo sedile, mentre la mia mente, ipnotizzata dallo spettacolo ripetitivo 
ma mai uguale del turbinio della nebbia, vagava lontano, slegata da eventuali 
discorsi proferiti nell'auto. La notte era resa più palpabile ma allo stesso 
tempo più sfuggente ed indefinita dall nebbia. Poi improvvisamente mi 
accorgo.
        Marco Bonetti è decisamente teso; il suo corpo proteso in avanti verso 
la 
parte anteriore della cabina, le dita fermamente piantate nei due sedili 
anteriori, lo sguardo fisso in avanti e quasi spaventato. Un aspetto rigido e 
quasi catatonico. Senza farci tanto caso mi rigiro nuovamente verso il 
finestrino riprendendo la mia contemplazione. Lorenzo, incuriosito dal mio 
girare il capo, si volta e, incurante dei 120 Km/h chiede tranquillo: "Che 
c'è Bonzo?". E lui, la voce forzata e quasi indispettita: "Ma non si vede 
nulla!!!". Rispondo con calma, senza distogliere lo sguardo dalla nebbia che 
si muove sinuosa e veloce come in una danza: "Beh, io il cruscotto lo vedo."

-- 
                                  Bit-Jockey
                                "Art is Heart" 
Fortune:
Baker's First Law of Federal Geometry:
        A block grant is a solid mass of money surrounded on all sides
by governors.



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