On 4/15/05, Roberto A. Foglietta <roberto.foglietta@xxxxxx> wrote: > Si può perdere i diritti d'autore solo se si rimane anonimi e non si > desidera ammettere che si è il "padre" di tale opera. Negando si perdono > i diritti d'autore sempre che tale negazione non sia impugnabile da > terzi e perciò menzognera. Ma fammi il piacere... I diritti d'autore sono di due tipi, morali e pattrimoniali. I primi fanno parte dei cosidetti "diritti indisponibili" (inalienabili, imprescrittibili, irrinunciabili), e quindi non ci si può ne rinunciare, ne disporre. L'anonimato equivale a lanciare la pietra e nascondere la mano, quindi è un modo per rendere "non rintracciaible" l'applicazione di questo diritto. Una cosa curiosa è che tra i diritti morali esiste il "diritto di pentimento", che permette all'autore di intervenire sull'opera pubblicata, per gravi ragioni morali (magari per ritirarla da mercato, o chiedere una rettifica, o altro). ciao t -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx