On Tue, 21 Dec 2004 18:50:41 +0100, Marco Ciampa wrote ... > > > > Una piccola soddisfazione è il fatto che la chat gira su Linux, non che il > > presidente lo sappia però. > > Ciao > > Francesco > > > Invece sembra che lo sappia!!! > ... > > Dellai: > Sono favorevole culturalmente all'opensource. Temo tuttavia che la > riconversione degli apparati informatici attuali in opensource > costerebbe un sacco di soldi. Questa chat, peraltro, è realizzata > opensource, a testimonianza di come sia possibile gradualmente > introdurre nuovi spazi di libertà e di creatività. > > Interessante soprattutto perché riesce a contraddirsi nella stessa > risposta...ma questa chat sarà costata davvero tanto? > ... > -- > > Marco Ciampa > -- > Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO > "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx Riconvertire tutto il software da proprietrio ad OpenSource avrebbe sicuramente dei costi elevati, anche se i costi di formazione, come diceva qualcuno giorni fa non possono essere considerati allo stesso modo dei costi delle licenze. Io credo innanzitutto che chi deve decidere non abbia un panorama completo della situazione e in genere nemmeno la competenza necessaria per distinguere le offerte valide dal fumo negli occhi. Non bisogna dimenticare che Microsoft (ma non solo lei, lo stesso vale per tutte le grosse ditte) ha una rete di vendita capillare con venditori abilissimi, il cui unico lavoro è proprio vendere e promuovere il software di loro produzione. Il software OpenSource raramente ha alle spalle una rete di vendita così grande e preparata. Forse non è difficile dimostrare ad una persona tecnicamente preparata e priva di pregiudizi che il software OpenSource può essere una valida alternativa al software proprietario spesso addirittura tecnicamente migliore ed è importante parlare dei vantaggi derivanti dalla possibilità di modificare e personalizzare il codice e degli innumerevoli altri vantaggi che possono far pendere la bilancia a favore dell'Open Source. Bisogna però tener sempre presente che chi decide non ha spesso gli strumenti necessari per valutare obiettivamente le varie possibilità. E come dicevo prima i venditori delle grosse aziende sono abilissimi nel presentare i propri prodotti come la soluzione finale a tutti i problemi del cliente. Realizzare dei piccoli progetti secondo la filosofia OpenSource è un modo per dimostrare innanzittuto che l'OpenSource FUNZIONA. Sembra banale, ma credo che dopo un'appuntamento con un piazzista Microsoft perfino voi iniziereste a dubitare dei vantaggi di Linux ;-) Dimostrare quindi che il software OpenSource funziona, che è facilmente personalizzabile ecc. ecc. è un piccolo passo, una minuscola crepa nel muro del software proprietario. Una chat analoga è stata realizzata anche in AltoAdige, ma ho visto che era fatta con script asp. Anni fa girava una battuta che diceva "nessuno è stato licenziato per aver scelto IBM" poi riconvertita in "nessuno è stato licenziato per aver scelto Microsoft", nel senso che chi deve decidere non prende necessariamente la decisione migliore, ma prende la meno rischiosa, quella cioè che gli "para il culo" (tanto per essere raffinati). Chi decide è di solito un responsabile tecnico che si preoccupa (giustamente) del suo stipendio, quindi fra un pacchetto Microsoft e uno OpenSource sceglierà tendenzialmente quello a minor rischio suo. Questo finché non ci sarà una precisa presa di posizione a favore dell'OpenSource da parte di chi comanda o meglio ancora delle direttive chiare e precise che impongano o almeno favoriscano l'adozione di software OpenSource nelle pubbliche aministrazioni. Scusate lo sproloquio ;-) Ciao Francesco Lunelli -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx