[Linuxtrent] Re: Python - Traduzione libreria

  • From: Ferdinando <zappagalattica@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Mon, 12 Jan 2004 00:34:51 +0100

* Sunday 11 January 2004, alle 23:07, Daniele Nicolodi scrive:

> Credo che utilizzare un repository pubblico abbia dei grossi vanatggi:
> 
> 1. Molte piu' persone che tu solo possono mettere gli occhi sul lavoro
>    che si sta facendo da un punto di vista globale ed aiutarti nello
>    trovare errori, apportare correzioni o migliorie.

Hai ragione ma io metterò online il lavoro man mano che viene svolto.
 
> 2. I traduttori potrebbero avere un idea generale del documento nella

Come sopra.

> 3. Avere un repository pubblico con una cerchia crescente di persone che

Come sopra.

> 4. Un repository pubblico permetterebbe alle persone che, come me si,
>    sontono strettissime a rispettare le regole che hai delineato sul sito
>    di collaborare in maniera piu' ampia e gratifcante.

Le uniche _vere_ regole che ho dettato (e penso siano di buon senso) è
che usino il Voi, ovvero la seconda persona plurale e che seguano
l'ordine cronologico della libreria. Questo proprio per permettere di
vedere un lavoro di traduzione svolgersi con regolarità e poter
accedere alla libreria essendo ragionevolmente sicuro di trovare il
testo tradotto. Per il resto non ho imposto assolutamente niente,
addirittura spedisco semplice TXT, meglio di così...
Se poi intendi il wrappare ad una 70ina di caratteri, di non usare
codifiche astruse, di lasciare il testo originale per poterlo subito
confrontare... dai su, sono cose che chiedi ad un newbie perché non ne
sa assolutamente niente, lo specifico anche all'inizio... mi sembra di
aver scritto una pagina per ebeti, le consideri limitazioni?

Ovvio che a nessun conoscitore *NIX o Python stringerei vincoli, solo
che se ti è mai capitato di fare cose del genere, solitamente pochi,
pochissimi "professionisti" si offrono per questo genere di lavori.

Comunque, ho contattato, per esempio, una persona che conosco che ha
tradotto un autentico "mattone", a lui ho chiesto se voleva
partecipare ma non ho imposto assolutamente alcun vincolo. 
Però è un programmatore, conosce LaTeX ed in 2-3 mesi ha tradotto un 
testo di oltre 200 pagine su Python.

> Leggendo quello che hai scritto e le regole per la traduzione sul sito
> mi son fatto l'odea che tutto il lavoro sia incentrato sulla tua persona
> e che sia poco realemte il lavoro di team. Non ho nulla contro il fatto
> che tu coordini il tutto ma se vuoi ridurre il tuo carico di lavoro non
> mi sembra che questa sia la strada giusta.

Ma questo mi interessa fino ad un certo punto, mi è già capitato (non
lo dovrei neanche dire qui in lista... ;-) ) all'inizio i "pezzi", che
sono di 100 righe di testo, non 400 pagine a volta, arrivano nel giro
di qualche giorno, dopo un po' i giorni diventano settimane, ecc. ecc.
Chiaro, io mica posso andare a casa per casa a rompere le balle alla
gente, non li pago e quindi non posso pretendere, ognuno ha i suoi
impegni. Questo però mi ha portato a contare soprattutto su me stesso
e poco sugli altri. Purtroppo non posso contare con ragionevole
certezza su quanti si offriranno volontari per aiutare e se li
conosco, come te, allora posso con tutta tranquillità lasciare la
libertà che vogliono ma se non li ho mai sentiti né visti... meglio di
no. Me ne capitò una bella con il Dive into Python, meglio che non la
racconti...

> Ovviamente se ci sono persone che meglio non riescono a fare che una
> traduzione di solo testo e malamente anche quella a loro non si dara'
> l'aggiuntivo onere di usare il repository e tutto continuera' a
> funzionare come adesso.

Diciamola tutta, mettiamoci anche che io ho un 56k... comunque per i
file "pronti" (visto che la libreria è divisa in molti file.tex) non
ci sono assolutamente problemi, anzi potrà essere molto utile per la
revisione.
 
> Al codice ad una superficiale analisi si puo' dare una immediatae netta
> classificazione: o funziona o non funziona. Spesso a molti non addetti
> ai lavori non interessa come il codice e' scritto, basta che funzioni.
> Con la documentazione e le traduzioni in genere e' l'esatto contrario,
> non si puo' immediatamente discriminare tra quelle che vanno bene e quelle
> che non vanno bene, il lavoro di revisione e' lungo e faticoso come la
> prima stesura. Spesso la documentazione non e' per i coriacei addetti ai
> lavori, che resisistono anche ad una documento scritto malamente o vanno
> a cercare la versione in lingua originale e hanno i mezzi per
> comprenderla, ma per gli utenti alle prime armi che hanno bisogno piu'
> di essere guidati e che potrebbero giudicare la qualita' di un intero
> progetto dalla traduzione della documentazione.

Hai ragione ma allora tu intendi usarla per la revisione o sbaglio?

> Per questo motivo sono sensibilissimo alla qualita' delle traduzioni e'
> anche per esse trovo che sia applicabilissimo il celebre: "Datemi
> abbastanza occhi e tutti gli errori saranno corretti".

Hai perfettamente ragione, ma il testo sarà disponibile e quindi 'si
spera' che qualche suggerimento anche dopo... a quel punto il CVS
potrà essere utilissimo.

Ciao
Ferdinando
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