[Linuxtrent] Re: Programma per gestione Internet alberghi

  • From: "Giuliano Natali" <diaolin@xxxxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Mon, 29 Jan 2007 10:23:00 +0100 (CET)

Con amorevole cura Guido Brugnara ha scritto:
> Ultimo mio contributo all'argomento:
>
> Riassumendo:
> 1) Mi assicuro che ogni stanza abbia una VLAN dedicata che mi assicuri
> la separazione certa; gli switch come tutte le scatole di derivazione
> andrebbero messe sotto chiave.

costo in più che non serve

> 2) Mi assicuro che il traffico possa andare dalla stanza a Internet e
> dalla stanza verso i server dell'albergo

claro

> 3) Mi assicuro che la presa non possa essere utilizzata da estranei:

mah...

>     2.1) Sono in grado di discriminare l'accesso alla stanza da parte
> del personale rispetto all'utente (i sistemi "progrediti" di controllo
> per alberghi lo fanno): faccio in modo che il LOG degli accessi ed il
> LOG del traffico Internet utilizzino per le registrazioni lo stesso
> orologio di riferimento.

prova...
non ci riescono neanche i vari Hilton (che hanno investimenti da paura)
difatti nei grossi alberghi le percentuali di furti sono molto superiori
ai piccoli.

>     3.1) Alla connessione chiedo all'utente una password.

Quello che ho detto per 12 mail....
Grazie...

> 4) Traccio il traffico IP salvando orario, porta, ARP, IP e porta di
> destinazione, cumulando le quantità trasferite a blocchi di 5 minuti

le quantità non sono significative...
penso che il tempo sia sufficiente.

>
> Se tutto questo vi appare insicuro, bé forse allora non vi rimane che
> fare a meno di usare Internet; credo che le reti dei provider non
> gestiscano un così rigoroso controllo degli accessi sulle reti.

Infatti, è quello che sostengo da 30 mail a questa parte.

> Fino a
> che la traccia è fisica ancora ancora (ma li avete visti in che
> condizioni sono gli armadi di permutazione di Telecom? Possiamo fidarci?

ma certo che possiamo fidarci.... :-)

> ), ma dove invece la traccia è più labile come il WiFi o i collegamenti
> VoIP (ho constatato ad esempio un provider che fa cambiare la password
> su collegamento HTTP ed addirittura un altro provider di servizio di
> Posta Certificata che avvisa di un messaggio arrivato inviandomi
> l'avviso per posta ordinaria ricordandomi nome utente e password per
> l'accesso !!! ).

ovvio che un minimo (https) è necessario.

> Capite bene che in caso di contenzioso di fronte a queste "abitudini"
> sia assai facile smontare un'accusa? Il problema che tutto questo va
> soprattutto a favore di chi fà un utilizzo illegale di Internet.

Questo è un problema di chi deve controllare veramente.

Ciao, Diaolin


-- 
e ?l dì pù bèl con ti
l?è quel doman strengiudi
?nden bal che nol fenise
ninadi ?ndé pasion

Giuliano

-- 
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