Scrive Flavio Visentin: > Il vantaggio del perl è che, a differenza del python, non è obbligatorio > creare un file per fare un programma; basta la linea di comando. A voler essere pedante (no, non sto cercando di scatenare un flame ;-)), 1) se l'interprete supporta la lettura del programma da standard in (o con qualche trucco di redirezione dalla shell) 2) e la shell supporta un meccanismo analogo agli here-document di bash, allora basta la linea di comando. Esempio nel caso Pythonesco: bash$ python - <<EOF > import sys > > print 'hello, world!' > EOF hello, world! La condizione 1) mi sembra sempre vera con una shell recente, la 2) non so. Marco -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx