[relug] Re: Open source e sistemi
- From: Pier <p.mattioli@xxxxxxxxxxxx>
- To: relug@xxxxxxxxxxxxx
- Date: Mon, 26 Sep 2005 18:13:56 +0200
On 26/set/05, at 17:21, Massimiliano Monittola wrote:
Da una lettura superficiale sembrerebbe capire che le cellule "open
source" comunicando tra loro siano riconducibili ad un tumore, mentre
quelle "closed source" non comunicando tra loro non sono pericolose.
l'esempio non era una metafora.
cripto
Allora siamo noi i tumori della societa'?;P
Naturalmente scherzo, ma ho una opinione riguardo agli scritti di
questo genere e spero non dispiaccia se ne parlo.
Personalmente credo che i paragoni alcune volte rendano un discorso
meno coinvolgente e sistematico di quanto non si creda.
Nella serie futurama questo modo di parlare tremendamente da telefilm
futuristico viene spesso preso in giro, infatti fa sentire stupido chi
ascolta, non scende mai ad una descrizione profonda delle cose e non ha
senso il piu' delle volte per chi sa perfettamente di cosa si sta
parlando.
Un esempio forse e' piu azzeccato che un paragone o una metafora (in
effetti sono un essere umano e non un tumore).
Leggendo le prime righe ho subito pensato alla diffusione della radio
nei primi anni della grande guerra ( tra l'altro ne parlavano anche
oggi su sky).
In quel periodo le imprese si affrontavano in tribunale per avere dei
diritti in esclusiva ( esattamente come il copyright), ma il governo
vieto' la brevettabilita' di cio' che atteneva alla radio per motivi
politici e bellici. Cosi' facendo nella 2a guerra mondiale gli
americani trasmettevano in fm e i tedeschi ancora in am.
E' un esempio palese di come non sia assolutamente vero che i brevetti
sostengono lo sviluppo, al contrario sostengono le tasche di chi li
detiene e intralciano il vero progresso.
Un altro esempio puo' essere il commonrail: il primo brevetto
utilizzava compressori in linea e per poter apportare migliorie su
tutto il sistema bosh ha dovuto utilizzare i compressori a chiocciola
(cerntrifughi) che hanno portato alcuni problemi in fase iniziale.
Unire l'utilita' del compressore del brevetto originale con le
migliorie di bosh sara' un lusso che l'umanita' non si e' mai potuta
permettere.
Poi c'e' il discorso di come i brevetti costituiscano una merce di
scambio tra i produttori che attendono a portare sul mercato gli ultimi
ritrovati per poter usufruire di agevolazioni da parte dei concorrenti.
In questo campo ricade tutta una serie di politiche tipiche degli
oligopoli collusivi che sono al centro dell'attenzione di tutti gli
enti antitrust del mondo.
Insomma ci sono una montagna di cose da dire terribilmente piu' serie,
precise e dimostrabili per spiegare l'insieme di valori e di
conseguenze delle politiche "di brevetto" rispetto a quelle open, ci
sono casi storici e odierni con risultati tangibili che possono essere
analizzati.
Purtroppo non tutto e' cosi' semplice da poter essere ricondotto il
linea diretta a cose da tutti i giorni dal tono scandalistico.
Almeno io cosi' la penso
-Pier-
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