Sto buttando giu' una analisi della societa' da un punto di vista sistemico, rielaborando molti scritti fatti in passato (e alcuni postati in questa ml). Vi riporto un sunto delle considerazioni recenti che ho fatto in merito all'open source. La mia proposta e' di guardare il mondo del software come ad un insieme di entita' tra loro piu' o meno in comunicazione. Una entita' la chiameremo cellula. Ogni programmatore e' una cellula. Un sistema sociale cresce in modo esponenziale, o meglio fino a quando non si esauriscono le risorse. Ma mi sembra che nel contesto informatico non si possa ancora parlare di esaurimento delle risorse. In un sistema il ruolo della comunicazione tra le cellule e' di capitale importanza. Prendete i tumori: se le loro cellule non comunicassero sarebbero un problema relativo. Invece... Assimiliamo la politica delle licenze software a tale possibilita' di comunicazione: un modello closed source impedisce o limita fortemente la comunicazione tra i programmatori. Un modello open source e gpl permette la piena collaborazione tra programmatori di tutto il sistema-mondo informatico, e pertanto dovrebbe favorire una crescita maggiore. Sia in quantita' che in qualita'.