[Linuxtrent] Re: Proxmox-iscsi: 4 nodi al prezzo di 2

  • From: mailing - effem <mailing@xxxxxxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Wed, 9 Mar 2011 17:34:15 +0100

On Wed, 9 Mar 2011 17:16:56 +0100
Marco Agostini <comunelevico@xxxxxxxxx> wrote:

> Il 09 marzo 2011 16:57, mailing - effem <mailing@xxxxxxxxxxxxx> ha
> scritto:
> > Soluzione, che, come discusso al corso...fa un po "rabbrividire" in
> > caso di split-brain.
> >
> quello spaventato ero io... per la cronaca ;-)
> 
> > Provo a spiegarmi:
> > DRBD active-passive, iscsi initiator e target sui nodi stessi con
> > heartbeart che gestisce un IP virtuale in caso di failover.
> >
> mi sfugge il motivo per cui metti nella "ricetta" anche iSCSI !!
> 

Allora, provo a spiegarmi meglio.
In una situazione con 4 pc potrei avere una situazione di questo tipo:
2 macchine openfiler che espongono un target ISCSI con DRBD in
active/passive e heartbeart con IP virtuale che fa saltare l'IP da una
macchina all'altra in caso di failover.
In questo modo, il target ISCSI rimane sempre esposto con lo stesso IP
e la consistenza del dato è data da DRBD che mi tiene in sync i dischi
in "raw"...quindi senza lavorare a livello di filesystem.

Le altre due macchine sono server proxmox che accedo all'unico target
ISCSI esposto.

Mi chiedevo: ma non dovendo gestire "prestazioni" eccellenti, posso
fare lo stesso giro ma utilizzando solo due macchine?
Se si, meglio continuare con DRBD in active-active, oppure questa può
essere una valida alternativa?

> You need 2 identical Proxmox VE servers with the following extra
> hardware:
> 
>     * Free network card (connected with a direct crossover cable)
>     * Second raid DRBD volume (e.g. /dev/sdb)
>     * TERZO raid DRBD volume (e.g. /dev/sdc)

>     * Le immagini dei server KVM del primo nodo proxmox li tieni
> su /dev/sdb
>     * Le immagini dei server KVM del secondo nodo proxmox li tieni
> su /dev/sdc
>     * In caso di split-brain dovresti riuscire a salvare il tutto
> "informando" DRBD di mantenere come "buoni" /dev/sdb presenti sul
> primo nodo di proxmox e /dev/sdc presenti sul secondo nodo di proxmox
> 

Si, ma ogni volta che sposto una macchina da un nodo all'altro...dovrei
gestire la cosa...o sbaglio?!?

> A parer mio, se stai facendo tutto questo per poter utilizzare la
> live-migration e non hai abbastanza fondi da investire in una SAN,
> dovresti chiederti a priori.... ma sta live-migration mi è veramente
> indispensabile ?? vista la complessità e il rischio di errore nel caso
> nascessero dei problemi con DRBD ?

Si, su questo non ci sono dubbi.
L'intento, però, era capire se in questo modo si potevano evitare
"complicazioni" con un uso di DRBD in active-passive anziché
active-active.
Il problema non è tanto il live-migration ma quanto la disponibilità
del "disco" della macchina virtuale. 
Se mi muore un nodo, come lo ripiglio con facilità il disco della vm?

Grazie
Francesco
--
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