[zxspectrum] Re: [OT] Fantapolitica?

  • From: "Alessandro Grussu" <gazzosa@xxxxxxxx>
  • To: <zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx>
  • Date: Thu, 31 Jan 2008 20:40:41 +0100

----- Original Message ----- From: "Enrico Maria Giordano" <e.m.giordano@xxxxxxxxxxxxxxx>

To: <zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx>
Sent: Thursday, January 31, 2008 8:05 PM
Subject: [zxspectrum] Re: [OT] Fantapolitica?


Concentriamoci sull'insegnamento. La qualità di questo ritengo che dipenda solo dall'insegnante e non dalla scuola. Ora, se le scuole private funzionassero bene sarebbero in grado, grazie ai soldi offerti, di selezionare insegnanti migliori di quanto non faccia quella pubblica che va avanti a forza di spinte e spintoni (sto generalizzando).

E infatti ti sbagli. A spinte e spintoni si entra nelle scuole private. In quelle pubbliche ci sono concorsi, corsi abilitanti e graduatorie da rispettare, e se qualcuno prova a fare il furbo, chi si ritiene danneggiato va al sindacato e gli fa piantare una grana che non finisce mai. È un esempio semplice, tratto dalle mie esperienze in merito, ma rende l'idea.

non sempre accade. Ma passiamo al servizio generale offerto. Questo è senz'altro nettamente superiore nelle scuole private. Ti dico solo una cosa: i bagni. E ho detto tutto...

Non so quali scuole private tu abbia avuto la fortuna di frequentare: i bagni della scuola privata in cui sono stato componente della commissione d'esame di Stato l'anno scorso erano tutt'altro che da grand hotel. Inoltre - ma questa è una mia opinione - se una scuola mi dà un'offerta formativa di alto livello, sui bagni non perfettamente puliti posso benissimo chiudere un occhio. Certo, se invece che di scuole stessimo parlando di ospedali il problema me lo porrei anch'io!

Non è la mia esperienza. Lo studente che pesta l'insegnante io non lo prenderei ad esempio di quello che succede nella scuola pubblica. Spostiamo l'ottica sulla gente normale, magari di un buon quartiere, e vedi che le cose cambiano nettamente. Purtroppo (o per fortuna) non ho esperienza di quartieri malfamati.

Guarda che questi fatti di cronaca non son mica successi solo nelle scuole dei quartieri a rischio. Piuttosto, in questo paese la scuola è diventata, a seconda delle circostanze, un serbatoio di voti in prossimità delle elezioni, o il primo posto dove andare a tagliare fondi per sanare il debito pubblico. E purtroppo dal governo testé caduto non ho visto una seria inversione di tendenza rispetto alla scellerata gestione Moratti. Senza contare il fatto che la scuola ha perso buona parte della sua funzione di agenzia di socializzazione che aveva in passato, anche perché il mestiere dell'insegnante, come tutte le professioni sociali, perde smalto in una società dove si esaltano l'arricchimento materiale e l'individualismo sfrenato. Certo anche la nostra categoria deve fare una seria autocritica: troppo spesso negli anni scorsi sono stati assunti, in base a criteri peraltro legali - es. corsi abilitanti - insegnanti che non avevano idea di cosa dovevano insegnare, o di come lo dovevano insegnare. Però all'ultimo concorso l'esame orale verteva anche su argomenti di didattica, di legislazione e di programmazione scolastica. Nel corso dell'anno di prova abbiamo dovuto produrre temi e documenti sul modello di insegnamento che avremmo seguito, con riferimenti bibliografici e tutto il resto. Sì, qualcosa è stato fatto, ma dovrà passare ancora qualche anno prima che i cambiamenti reali si vedano; ammesso che i futuri governi finalmente mantengano - anche solo in parte - la promessa finora mai mantenuta, né a destra né a sinistra, di adeguare la scuola italiana dal punto di vista degli investimenti e delle strutture agli standard europei.

ciao a tutti
Alessandro


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