[ubuntu-it-promozione] Re: Ubuntu@School

  • From: Alexjan Carraturo <axjslack@xxxxxxxxx>
  • To: ubuntu-it-promozione@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Mon, 13 Apr 2009 23:32:05 +0200

Il 13 aprile 2009 21.59, Paolo Sammicheli <xdatap1@xxxxxxxxxx> ha scritto:
> Alle lunedì 13 aprile 2009, Paolo Sammicheli ha scritto:
>> Vado a dare un lettura alla pagina wiki,
>
> Ho fatto in fretta. :)
>
> Nel wiki c'è il testo che era passato in lista. Secondo me non è attuabile. Si
> parla di realizzare una rete di promoter (e non mi piace il termine, in
> Italiano ha una accezione commerciale) che si occupino di scuola. E per fare
> promozione in un altro ambiente? Altra rete di promoter?
>

Promoter lo intendevo come termine indicate "colui che promuove", con
suono anglofono.

Personalmente non mi sono preoccupato di altri ambienti, ma una volta
fatta la rete, la si può sfruttare per tante cose. E' un modo organico
di distribuire gli sforzi. Ma già al meeting abbiamo mostrato evidenti
pareri discordanti in merito.

> Quello che a mio modo di vedere deve fare il progetto SCUOLA è preparare il
> materiale ed un *messaggio* sintetico e chiaro con cui "chiunque" possa fare
> promozione agli studenti.
>

Ritengo che tutto il materiale, se pur ottimo, se non è noto ai più
diventa inutile, e non basta metterlo nel wiki, o stamparlo... il
veicolo umano è senza dubbio più veloce. Sul chiunque invece potrei
non essere daccordo, perchè il "messaggio", se traslato da persone
senza una buona padronanza dell'argomento, può assumere forme e,
talune volte, significati, fuori dagli scopi da cui si era partiti

> Dopodiché, chiarito e sintetizzato il messaggio che vogliamo portare agli
> studenti, penseremo chi può portarlo. Il problema non è chi possa portare il
> messaggio ma il messaggio stesso. E non ti nascondo che sulla natura del
> messaggio ho anche qualche preoccupazione avendo già speso qualche anno
> nell'argomento.
>

Beh, ammetto il messaggio è sufficientemente chiaro, almeno per quanto
mi riguarda.

> Quindi ritengo che il primo obiettivo del progetto è la produzione di tale
> messaggio, dopodiché abbiamo già pronto un progetto pilota con la scuola che
> ci ha segnalato Dario per valutare se il messaggio che abbiamo realizzato è
> stato corretto, compatibile con la filosofia di Ubuntu ed efficace. E non
> pensare sia facile, ho 10 anni di fallimentari talk ai Linuxday da portati
> come esempio...
>

Beh, abbiamo due modi diversi di vedere la cosa, ed esperienze diverse
alle spalle. Rispetto la tua opinione e la tua esperienza, e,
constatate le nostre evidenti differenze di opinione in merito, penso
non rimanga altro che cancellare per intero il mio progetto che si
basa su quella organicità di cui sopra, e che se tolta, cambia
completamente la natura del progetto.

Il tutto, ovviamente, spero sia inquadrato senza il ben che minimo
risentimento; ho lanciato una idea, se non piace o non ritenuta buona,
accetto di buon grado l'esito negativo.

O apprezzato molto lo scambio di opinioni svoltosi sin ora, sia le
persone coinvolte, e ovviamente consto con estremo piacere la presenza
di nuove e differenti idee.

Cordiali Saluti
Alex.


> Ciao
> --
> Paolo Sammicheli
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