[relug] Re: [ot] Comunicare ed intercettare

  • From: vladimir.nicola@xxxxxxxx
  • To: relug@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Thu, 25 Aug 2005 09:35:10 +0200

On Mon, Aug 22, 2005 at 02:47:06PM +0200, Massimiliano Monittola wrote:
> > Precisazione
> > intercettare gli etacs ? illegale. E' solo ammesso per
> > legge che se per "sbaglio" sei capitato su una
> > frequenza 
> 
> ecco, questo ? un punto da approfondire.
> Se tu ti intrometti nella rete telefonica ? senza dubbio
> illegale. L'onda elettromagnetica ? un mezzo intrinsecamente
> pubblico, e se una persona o una societ? che lucra su tale
> mezzo pubblico per i propri scopi pretende di considerarlo
> privato, beh questo ? troppo. E' un po' come se tu dettassi
> a tuo padre dalla finestra la tua password di root e poi ti 
> lamentassi del fatto che il vicino l'ha ascoltata.
> Pretendere poi che non si possa decifrare un algoritmo segreto
> ? un po' come pretendere di brevettare il teorema di Pitagora
> e fare causa ai geometri che lo usano per diletto o professione.

:-)

> C'e' anche un altro discorso. Se una persona ha la licenza di
> ascolto e ascolta le frequenze dei cellulari non criptati...
> ammesso che venga beccato, ? onere del poliziotto dimostrare
> la malafede, NON il contrario. Altrimenti invertiamo il processo
> del dimostrare la colpa, scadendo nel malcostume del dover
> provare l'innocenza fino a prova contraria.

Qualcuno ogni tanto ci prova, ma dicono che si tratti di dittatura... 

> > Cerchiamo di non diffondere FALSI MITI o altre
> > leggende del cavolo. 
> 
> pi? che giusto, non vorrei mettere nei guai qualcuno.
> 
> > Inoltre a meno che non sei
> > autorizzato all'ascolto su frequenze ammesse al
> > radioascolto
> 
> una persona che conosco ha la licenza di radioascolto, 
> ma non so quali frequenze si possano ascoltare.

In teoria le fequenza ascoltabili con la sola autorizzazione al
radioascolto sono solo quelle 
- pubbliche (radio commerciali su qualunque lunghezza d'onda, dalle onde
  lunghe, alle microonde)
- radioamatoriali (che pure queste si estendono dalle onde lunbghe alle
  microonde)

Vi sono pero` in commercio (legale) radio riceventi a larga banda che possono
ricevere un po` dappertutto, ed e` alquanto difficile che uno venga 
beccato ad ascoltare al di fuori delle bande autorizzate. [1] 
Se pero` ascolta cose di cui non e` autorizzato, e magari si organizza
per decriptare trasmissioni cifrate, diventa molto difficile dimostrare
la sua innocenza e buonafede.

[1] in epoche passate venivano messe in commercio radio riceventi che
ricevevano SOLO alcune frequenze (nazionali) e se venivi beccato ad
ascoltare altrove erano guai seri... ora per fortuna non e` piu` cosi`;
inoltre per determinare che cosa stai ascoltando qualcuno deve
effettivamente sentire che stai ascoltando roba "sbagliata" o tu devi
essere tanto pollo da andarlo a dire in giro, sempre a meno che non si
considerino tutti colpevoli salvo dimostrazione d'innocenza... :-)

> > Max ma da dove le prendi ste sentenze ?
> 
> Dal programma "Forum" su Mediaset.
> 
> > I telefoni casalinghi fino ad un certo periodo hanno
> > trasmesso senza criptatura, ma ormai saranno 8 o 10
> > anni che tutti i nuovi hanno una sorta di
> > mascheratura, molto blanda della fonia. 
> 
> ? vero, ma la mascheratura ? analogica, trattabile in
> modo digitale con algoritmi non troppo difficili.
> Ti faccio un esempio: hai un segnale su cui viene 
> effettuata una modifica con un apparecchio elettronico
> (riconducibile ad una funzione matematica presumo
> trigonometrica); lo intercetti, ammesso di sapere la
> frequenza. Ammesso che tu abbia l'apparecchiatura
> adatta per seguire gli eventuali salti di  frequenza;
> una volta che hai su un file wav il segnale puoi co-
> minciare a lavorarci, armandoti di formulari trigonome-
> trici e rispolverando il buon vecchio libro di Analisi due
> (o quello di elettronica dell'iti, meglio), un compilatore
> c, e tanta pazienza. Questo a livello puramente teorico.
> In pratica la Polposta conosce bene gli algoritmi usati
> dai vari telefoni per decifrarli, i metodi usati per il salto
> di frequenza, ha apparecchi scanner adeguati.
> Idem per alcune agenzie investigative autorizzate.
> Loro se vogliono decifrarti un segnale lo fanno anche
> sulle frequenze criptate del gsm. Se poi si conosce
> con approssimazione il quartiere da dove proviene
> il segnale cellulare con una triangolazione possono
> calcolare al metro il punto da dove telefoni.

Per la polizia postale determinare da dove uno sta telefonando e` un
giochetto: la telefonia cellulare (dal gsm in poi) di basa per l'appunto
sull'esistenza di "celle" e per telefonare tu devi essere all' interno
di almeno una di queste celle. E` ovvio che il fornitore di servizi
telefonici sa da quale cella tu stai telefonando, e da qui ad arrivare a
dove sei fisicamente non ci vuole poi tanto, visto che le celle sono
abbastanza piccole.
Confermo inoltre che la polizia postale conosce tutti gli algoritmi di
decrittazione della telefonia, e diro` di piu: la polizia postale e` in
possesso di sofisticatissime apparecchiature di ascolto, di potentissimi
computer per la ricerca di algoritmi di decrittazione, ed inoltre di un
grosso radiogoniometro nazionale, che se utilizzato in cooperazione con
altri stati serve a rintracciare con alta precisione l'origine di un
segnale radio qualsiasi, oltre a diverse stazioni mobili.

> La cosa pi? complessa, almeno per me, riguarda le
> basi elettroniche da trattare a livello di software a
> causa del fatto che stai trattando un segnale
> analogico. Ma ho scaricato un corso di teoria dei
> segnali con amule.
> 
> > Certo chi ha i
> > vecchi...ma con quello che pesavano chi li user?
> > ancora ? 
> 
> ? vero. cmq quest'estate a Lecce una persona che
> conosco ne ha trovati ancora un po'. pochi pero'.

Confermo, ce ne sono ancora in giro. Pochi, ma ce ne sono.

in definitiva: ascoltare per sbaglio forse e` legale, ma decriptare una
trasmissione su frequenze non autorizzate e` difficile da definire uno
sbaglio. Inoltre, intercettare una conversazione telefonica puo` essere
anche molto semplice, ma non per questo diventa legale.

Riguardo a quest'ultimo punto aggiungo che a volte la telecom per
risparmiare sui costi di posatura cavi mette un ponte radio, ad esempio
quando c'e` da servire una casa isolata, o un rifugio, etc. E` ovvio che
a quel punto la linea diventa "pubblica"... ma non per questo uno e`
autorizzato a stare ad origliare!!

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