> Precisazione > intercettare gli etacs è illegale. E' solo ammesso per > legge che se per "sbaglio" sei capitato su una > frequenza ecco, questo è un punto da approfondire. Se tu ti intrometti nella rete telefonica è senza dubbio illegale. L'onda elettromagnetica è un mezzo intrinsecamente pubblico, e se una persona o una società che lucra su tale mezzo pubblico per i propri scopi pretende di considerarlo privato, beh questo è troppo. E' un po' come se tu dettassi a tuo padre dalla finestra la tua password di root e poi ti lamentassi del fatto che il vicino l'ha ascoltata. Pretendere poi che non si possa decifrare un algoritmo segreto è un po' come pretendere di brevettare il teorema di Pitagora e fare causa ai geometri che lo usano per diletto o professione. C'e' anche un altro discorso. Se una persona ha la licenza di ascolto e ascolta le frequenze dei cellulari non criptati... ammesso che venga beccato, è onere del poliziotto dimostrare la malafede, NON il contrario. Altrimenti invertiamo il processo del dimostrare la colpa, scadendo nel malcostume del dover provare l'innocenza fino a prova contraria. > Cerchiamo di non diffondere FALSI MITI o altre > leggende del cavolo. più che giusto, non vorrei mettere nei guai qualcuno. > Inoltre a meno che non sei > autorizzato all'ascolto su frequenze ammesse al > radioascolto una persona che conosco ha la licenza di radioascolto, ma non so quali frequenze si possano ascoltare. > Max ma da dove le prendi ste sentenze ? Dal programma "Forum" su Mediaset. > I telefoni casalinghi fino ad un certo periodo hanno > trasmesso senza criptatura, ma ormai saranno 8 o 10 > anni che tutti i nuovi hanno una sorta di > mascheratura, molto blanda della fonia. è vero, ma la mascheratura è analogica, trattabile in modo digitale con algoritmi non troppo difficili. Ti faccio un esempio: hai un segnale su cui viene effettuata una modifica con un apparecchio elettronico (riconducibile ad una funzione matematica presumo trigonometrica); lo intercetti, ammesso di sapere la frequenza. Ammesso che tu abbia l'apparecchiatura adatta per seguire gli eventuali salti di frequenza; una volta che hai su un file wav il segnale puoi co- minciare a lavorarci, armandoti di formulari trigonome- trici e rispolverando il buon vecchio libro di Analisi due (o quello di elettronica dell'iti, meglio), un compilatore c, e tanta pazienza. Questo a livello puramente teorico. In pratica la Polposta conosce bene gli algoritmi usati dai vari telefoni per decifrarli, i metodi usati per il salto di frequenza, ha apparecchi scanner adeguati. Idem per alcune agenzie investigative autorizzate. Loro se vogliono decifrarti un segnale lo fanno anche sulle frequenze criptate del gsm. Se poi si conosce con approssimazione il quartiere da dove proviene il segnale cellulare con una triangolazione possono calcolare al metro il punto da dove telefoni. La cosa più complessa, almeno per me, riguarda le basi elettroniche da trattare a livello di software a causa del fatto che stai trattando un segnale analogico. Ma ho scaricato un corso di teoria dei segnali con amule. > Certo chi ha i > vecchi...ma con quello che pesavano chi li userà > ancora ? è vero. cmq quest'estate a Lecce una persona che conosco ne ha trovati ancora un po'. pochi pero'.