> Quando sono andato al Varese Retrocomputing 2004 Gianni BBK ha > spiegato durante il pranzo che Sir Clive non ha inventato lo > Spectrum: ha affidato a un team di ingegneri di creare un computer > con certe specifiche (z80 ecc). Lui ci ha messo i soldi e lo ha > brevettato A me questa cosa non sembra affatto strana, perche' ho lavorato per vari anni in un'azienda dove il megaingegnere megacapo della megaditta era si' la testa pensante, ma tutto il lavoro lo facevamo noi pischelli. Non mi infastidisce pensare che un progetto X sia attribuito a lui quando magari il 70% del lavoro era mio e di Paolino il secchino - anche lavoro di progettazione: ero io che gli dicevo cos'e' che si poteva fare da software e cosa no, e lui che si lamentava perche' le mie esose richieste lo costringevano ad aggiungere altri pezzi sulla piastra. Una volta, caso clamoroso, ebbe da inventarsi la decodifica parziale perche' i due bit piu' alti del program counter andavano attaccati a una porta, e quindi il firmware doveva usarli come flag: "se mi accorgo di stare in un indirizzo $0xxx allora si fa cosi', se sto dalle parti di $Fxxx invece si fa cosi'". Il principale argomento per "demitizzare" sir Clive e tantissimi altri e' il fatto che ogni loro lavoro e' dovuto alle esigenze di mercato: se non avesse tirato fuori lo Spectrum nel 1982, sarebbe affondato subito; guai a restare indietro con la concorrenza! Ecco perche' tanti altri geni "inventori di computer" e affini, dopo un'eventuale assenza di due o tre anni dal "campo", cambiano completamente mestiere!! Non solo il cofondatore della Apple, ma anche Faggin, l'inventore dello Z80 - una volta lasciata la Zilog alla fine del 1980, non ha piu' progettato microprocessori. Infatti poi ha inventato il touchpad, ma il touchpad non e' un megaprogettone di seimila transistor disegnato con la matita e il tecnigrafo...! Cioe', dico, il nostro beneamato Spectrum 48k non e' nato in modo "leggendario", con l'autore che parte da zero pensando ad una macchina colossale che poi puntualmente conquista il mercato; certo, c'e' stato anche questo, ma il grosso era nella una serie di migliorie (tutt'altro che secondarie) su idee gia' ampiamente sviluppate (ZX80 e ZX81). (onore al merito; da questo punto di vista l'Amiga mi sembra invece essere proprio quello, un progettone superpotente partito da zero che ha avuto la fortuna di sfondare). > io sono convinto che una macchina come il ql (con un vero 68000) e > qualche periferica standard avrebbe avuto qualche chance di > sopravvivere qualche anno in piu', ma solo qualche anno... Io resto sempre convinto che l'unica speranza per restare a galla (negli anni del successo dell'Amiga) era riciclare l'enorme parco software che c'era prima. Cosa che non fu fatta. Bisognava abbandonare i microdrive, e invece riapparvero sul QL. Bisognava conservare l'hardware dello Spectrum, e invece sul QL c'era un Nec 8049 al posto dello Z80 con la ULA. Eh, il senno di poi... :-) Cosi', il QL nacque con quattro prestigiosi software, e basta. Chissa' che effetto poteva fare averlo con quattro prestigiosi software e una sterminata marea di giochini :-) Avrei fatto debiti pur di procurarmi il QL (Enigma, Pandora, etc) e poi vantarmi con gli amici: "enorme parco software... floppydrive incorporato... tastiera seria..." :-) E invece ho avuto il QL perche' un caro amico che lo aveva comprato a peso d'oro (prima che il prezzo venisse improvvisamente dimezzato) me lo presto' perche' si stava dedicando ai primi "compatibili IBM" :-) > Non tanto ante litteram dato che a quel tempo l'MS-DOS stava già > sbaragliando gli avversari. Il concetto di "macchina seria" prevedeva un computer, una tastiera degna di questo nome, uno schermo capace di 80x25 caratteri, una stampante. Purtroppo, col declino definitivo del CP/M, soltanto l'accoppiata IBM+Microsoft reggeva il paragone. C'erano un mucchio di macchine in giro che rispettavano ampiamente quei parametri, ma erano casi isolati. Dunque secondo me sir Clive piu' che un "Gates ante litteram" era un detentore di una nicchia di mercato che pero' non seppe sfruttare. Una macchina seria, un "QL compatibile Spectrum", avrebbe tenuto in piedi la Sinclair ancora per molto. L'Amiga ha continuato a vendere fino all'A4000, ed e' proprio il caso di "nicchia di mercato difesa bene", visto che era compatibile solo con se' stesso... :-) > eheh sei sempre punzecchioso sei troppo forte! :-) prima contro i > commodoriani e ora con quelli che ci invidiano. Mi piace che ora si > va sulle "features" in aggiunta come emulazione di televisori > scassati e non puntano piu' sulla compatibilita' e le cose utili Il primo a divertirmi sono io quando rileggo le cose che ho scritto il pomeriggio prima :-) Quanto ai commodoriani, ho gia' detto di avere incontrato gente un po' meschina, e quindi quando penso al C64 mi vengono sempre in mente le loro facce, per cui le punzecchiatine inevitabilmente mi scappano... Certi inglesi bersaglio dei nostri allegri strali, un certo grado di meschinita' ce l'hanno. Se si limitassero a fare "pubblicita' comparativa", sarebbero ammirevoli (diamine, gente che lavora anche di notte cercando di surclassare Ramsoft). Ma quando cominciano a giocare sporco, vuol dire che il complesso d'inferiorita' ce l'hanno, ce l'hanno proprio: e' tutta colpa di RealSpectrum (figurarsi i travasi di bile e i torcimenti di fegato quando arrivera' RealX, e loro che passeranno le nottate a cercare eventuali incompatibilita' per gridarle ai quattro venti e per correggerle nei loro rispettivi software). Piccola ciliegina finale: non so se qualcuno si sia mai spulciato i sorgenti di XZX-Pro: l'autore, il tedesco di Germania Erik Kunze, prima di pubblicare i sorgenti li filtra di tutti i commenti e di tutti gli spazi e indentazioni (ua'!! incredibile ma vero! guardare per credere). Forse si arrabbierebbe come una jena se sapesse che nonostante questo ho carpito dai suoi sorgenti l'idea di una tabella con i ritardi della ULA a seconda della locazione RAM che si sta leggendo... :-)