[zxspectrum] Re: [OT] La forza delle dita

  • From: Zurillion <zurillion@xxxxxxx>
  • To: zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Thu, 31 Jan 2008 19:46:48 +0100

Io non potevo votare (per pochi mesi), sennò COL CAVOLO che dicevo no al nucleare. Quella del nucleare è esemplificativa del modo in cui in Italia si fanno le scelte: sulla scorta dell'emozione, della notizia sensazionale, dell'emergenza, mai mediante un ragionamento freddo, razionale e, se vuoi, cinico (una certa dose di cinismo serve, come ha dimostrato Machiavelli, per fare gli interessi di un Paese).



Il giorno 31/gen/08, alle ore 18:02, Stefano ha scritto:


Nel breve, poco o niente. Temo che sia tardi anche per le centrali
nucleari: il costo del carburante nucleare incide solo per il 20% sul
costo dell'energia che viene dalla centrale. L'80% è dato dai costi di
costruzione, gestione, smantellamento e smaltimento delle scorie. Il
problema è che almeno metà di questi costi vanno anticipati da subito.
Dunque una centrale nucleare è un oggetto che raggiunge il punto di
pareggio economico in diversi anni. Ciò significa che se oggi
volessimo costruire 4 centrali nucleari, dovremmo avere una barca di
soldi da investire, per avere dei benefici tra 10 anni. E non so se
abbiamo tutto questo tempo.

quando abbiamo votato contro il nucleare (pure io.... :-/  )
si sperava che si puntasse allo sfruttamento delle risorse alternative. Così non è avvenuto per cui per rispondere al fabbisogno energetico allegramente
la francia e la svizzera hanno costruito centrali nucleari sul confine
italiano: queste ultime ci vendono l'energia a costi esorbitanti visto che hanno il potere nelle mani. Quindi per quale motivo dobbiamo strapagare i
kilowatt che importiamo e avere gli stessi rischi che cio' comporta?




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