Sono stata socia dell'Altroconsumo dal 2005, ma negli ultimi anni sono
stata sempre più perplessa dalla rivista. L'assistenza legale no, quella
è sempre stata all'altezza e anche di più, ma la rivista, almeno per i
miei parametri, ha continuato a peggiorare da quando si sono costituiti
in srl.
Prodotti testati che non puoi trovare da nessuna parte; poi tramite il
sito ti pubblicizzano l'unico negozio dove puoi trovare il prodotto
testato che si trova in un oscuro paesino nella provincia di Catania
(senza nulla togliere alla Sicilia, sia ben chiaro); la pubblicità in
televisione; nei test appaiono sempre più i grandi marchi; poi hanno
cominciato a autorizzare i produttori ad utilizzare il risultato del
test nella loro pubblicità (mentre prima era espressamente vietato,
tant'è che la Lidl, ad esempio, per un suo prodotto testato, sul proprio
sito cita genericamente "autorevole fonte indipendente"); poi il titolo
"non crediamo in bio" assolutamente scollegato dal contenuto
dell'articolo e fuorviante. Non ce l'ho fatta più e ho receduto
dall'abbonamento.
Alcuni giorni fa ho sentito la pubblicità alla radio e ho sentito solo
vagamente l'accostamento tra Altroconsumo e Google. Quindi sono andata
sul sito e ho trovato questa bella cosa:
http://www.altroconsumo.it/organizzazione/media-e-press/comunicati/2015/vivi-internet-al-sicuro-campagna-google-altroconsumo
Sinceramente, sono basita. Mentre prima nutrivo ancora qualche
perplessità sul mio recesso, questo mi rende quanto meno contenta della
mia decisione.
Ma da chi siamo circondati?
V.
P.S. Non ho avuto lo stomaco né di leggere l'articolo né di guardarmi la
pubblicità.
P.P.S. Scusate l'OT, ma mi è sembrato attinente al nostro "far la cosa
giusta".