[Linuxtrent] Re: Fw: [linux_var] [MT] Dialogo sopra i massimi sistemi operativi

  • From: Stefano Cavallari <spiky.kiwi@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Fri, 18 May 2012 12:21:03 +0200

On 05/18/2012 09:58 AM, Mario Alexandro Santini wrote:
> 
> Ciao,
> 
> personalmente ho dei forti dubbi sui contenuti.
> 
> Già l'inizio con la battuta che richiama "free as free beer" non è di
> buon auspicio.
> 
> L'affermazione è il contrario di quanto la comunità del software libero
> tenta di diffondere fra gli utenti.

Credo sia soprattutto una scusa per bersi una birra.
Ed è vero che anche il fatto che free as in beer non è male, vogliamo
dire di no? Il software libero È gratuito il 99% delle volte, è
l'assistenza che non lo è, come anche la scrittura di esso in alcuni casi.

> Il punto non è di secondo piano a mio parere.
> 
> Poi si formula l'idea che ci siano varie categorie di utenti e che
> quelli che non sono hacker non sono degni di Linux come sistema operativo.

A me pare più un sottolineare che non basta *usare* linux per essere
hacker, cosa che forse un tempo era un po' più vera.
L'utente medio di ubuntu non è come l'utente medio di gentoo, no?
Non vogliamo ammettere che ci sono categorie diverse di utenti?
Quello che non si deve ammettere semmai è che non vengano rinchiusi
nella loro categoria (cosa che succede più facilmente con i sistemi
operativi proprietari).

Una piccola digressione: potremmo parlare di interfacce, che spesso sono
determinanti nel rinchiudere un utente nel suo livello di conoscenza.
Sono le UI che hanno una curva di apprendimento a gradino per
intendersi, del tipo le cose facili sono facili, quelle un poco più
difficili sono difficilissime. La sensazione di noi utenti linux quando
usiamo windows o osx, o sbaglio?
Potremmo analizzare le distribuzione e vedere quali interfacce ehm
distribuiscono e quindi capirne la filosofia verso gli utenti.

> 
> Quindi il confronto/scontro con i sistemi operativi commerciali.

Più confronto. Non ho visto niente di particolarmente duro tra debian e
ubuntu o gentoo e suse per dire.

> 
> 
> La parte che mi disorienta è l'impostazione.
> 
> L'utente viene visto come lo spettatore passivo che osserva la
> carrellata di distribuzioni Linux che si punzecchiano.

Ma alla fine giocano insieme a bzflag! (a parte osx e windows che sono
fuori dalla comunità)

> Ho sempre pensato che una delle ragioni più importanti per cui il
> software libero è nato sia il riequilibrio del rapporto fra il
> programmatore e l'utente.
> 
> Ovvero, il software proprietario mette il programmatore su un
> piedistallo e vincola l'utente alla sua volontà.
> 
> Stallman, invece, vede i due sullo stesso piano in un ottica
> collaborazione reciproca.
> 
> Molti dei migliori software opensource sono stati fatti da programmatori
> che erano anche utenti, a dimostrare quanto l'ottica dell'utente sia
> importante per la riuscita di un programma.
> 
> A mio avviso l'utente dovrebbe essere un attore del "Dialogo" e non lo
> spettatore.

Visto che sono utenti diversi ce ne vorrebbe uno per ogni distribuzione,
o almeno alcune classi, mi sembra poco fattibile.

> 
> Il filmato spiega abbastanza bene le differenze fra le varie
> distribuzioni, ma è carente nel far passare il messaggio che questa
> eterogeneità esiste perché esistono tanti utenti differenti con
> altrettante esigenze.

A me sembra che il messaggio passi, ci sono distribuzioni più o meno
indipendenti/commerciali, grezze/pulite, pappapronta/smanettabili, si
becchettano un po' ma alla fine vanno d'accordo.

Comunque fare una panoramica completa in così pochi minuti mi sembra
molto difficile; ad ogni modo spedisci i tuoi commenti all'autore del
video, magari lo migliora o ne tiene conto per uno successivo.

> 
> E su questo punto, si arriva al confronto con i sistemi proprietari,
> dove, se proprio vogliamo usare una metafora, abbiamo i "borg" di M$ e i
> monaci zen#1 di OSX contro il resto del mondo.

Perché no? Sono loro quelli strani, che non vanno *veramente* d'accordo
(non giocano a bzflag…)

> 
> #1 qualcuno potrebbe ritenere che i borg sono peggio dei monaci zen,
> attribuendo a quest'ultimi delle qualità, mentre ai primi solo orribili
> difetti.
I borg per fama, ma zen? Cosa c'è di zen su osx? Non l'ho capita.

> Sono d'accordo, ma qui, l'unico aspetto che considero è la libertà, e
> dovete convenire che gli utenti di entrambe le comunità devono fare
> grandi rinunce, sia d'azione sia di pensiero.

Comunità di osx e windows? Quali comunità?

Ciao,
    Stefano

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