On 05/18/2012 09:58 AM, Mario Alexandro Santini wrote: > > Ciao, > > personalmente ho dei forti dubbi sui contenuti. > > Già l'inizio con la battuta che richiama "free as free beer" non è di > buon auspicio. > > L'affermazione è il contrario di quanto la comunità del software libero > tenta di diffondere fra gli utenti. Credo sia soprattutto una scusa per bersi una birra. Ed è vero che anche il fatto che free as in beer non è male, vogliamo dire di no? Il software libero È gratuito il 99% delle volte, è l'assistenza che non lo è, come anche la scrittura di esso in alcuni casi. > Il punto non è di secondo piano a mio parere. > > Poi si formula l'idea che ci siano varie categorie di utenti e che > quelli che non sono hacker non sono degni di Linux come sistema operativo. A me pare più un sottolineare che non basta *usare* linux per essere hacker, cosa che forse un tempo era un po' più vera. L'utente medio di ubuntu non è come l'utente medio di gentoo, no? Non vogliamo ammettere che ci sono categorie diverse di utenti? Quello che non si deve ammettere semmai è che non vengano rinchiusi nella loro categoria (cosa che succede più facilmente con i sistemi operativi proprietari). Una piccola digressione: potremmo parlare di interfacce, che spesso sono determinanti nel rinchiudere un utente nel suo livello di conoscenza. Sono le UI che hanno una curva di apprendimento a gradino per intendersi, del tipo le cose facili sono facili, quelle un poco più difficili sono difficilissime. La sensazione di noi utenti linux quando usiamo windows o osx, o sbaglio? Potremmo analizzare le distribuzione e vedere quali interfacce ehm distribuiscono e quindi capirne la filosofia verso gli utenti. > > Quindi il confronto/scontro con i sistemi operativi commerciali. Più confronto. Non ho visto niente di particolarmente duro tra debian e ubuntu o gentoo e suse per dire. > > > La parte che mi disorienta è l'impostazione. > > L'utente viene visto come lo spettatore passivo che osserva la > carrellata di distribuzioni Linux che si punzecchiano. Ma alla fine giocano insieme a bzflag! (a parte osx e windows che sono fuori dalla comunità) > Ho sempre pensato che una delle ragioni più importanti per cui il > software libero è nato sia il riequilibrio del rapporto fra il > programmatore e l'utente. > > Ovvero, il software proprietario mette il programmatore su un > piedistallo e vincola l'utente alla sua volontà. > > Stallman, invece, vede i due sullo stesso piano in un ottica > collaborazione reciproca. > > Molti dei migliori software opensource sono stati fatti da programmatori > che erano anche utenti, a dimostrare quanto l'ottica dell'utente sia > importante per la riuscita di un programma. > > A mio avviso l'utente dovrebbe essere un attore del "Dialogo" e non lo > spettatore. Visto che sono utenti diversi ce ne vorrebbe uno per ogni distribuzione, o almeno alcune classi, mi sembra poco fattibile. > > Il filmato spiega abbastanza bene le differenze fra le varie > distribuzioni, ma è carente nel far passare il messaggio che questa > eterogeneità esiste perché esistono tanti utenti differenti con > altrettante esigenze. A me sembra che il messaggio passi, ci sono distribuzioni più o meno indipendenti/commerciali, grezze/pulite, pappapronta/smanettabili, si becchettano un po' ma alla fine vanno d'accordo. Comunque fare una panoramica completa in così pochi minuti mi sembra molto difficile; ad ogni modo spedisci i tuoi commenti all'autore del video, magari lo migliora o ne tiene conto per uno successivo. > > E su questo punto, si arriva al confronto con i sistemi proprietari, > dove, se proprio vogliamo usare una metafora, abbiamo i "borg" di M$ e i > monaci zen#1 di OSX contro il resto del mondo. Perché no? Sono loro quelli strani, che non vanno *veramente* d'accordo (non giocano a bzflag…) > > #1 qualcuno potrebbe ritenere che i borg sono peggio dei monaci zen, > attribuendo a quest'ultimi delle qualità, mentre ai primi solo orribili > difetti. I borg per fama, ma zen? Cosa c'è di zen su osx? Non l'ho capita. > Sono d'accordo, ma qui, l'unico aspetto che considero è la libertà, e > dovete convenire che gli utenti di entrambe le comunità devono fare > grandi rinunce, sia d'azione sia di pensiero. Comunità di osx e windows? Quali comunità? Ciao, Stefano