[eleutheros-it] Re: Forse ci siamo...

  • From: Salvatore Schirone <schirone@xxxxxxxxx>
  • To: eleutheros-it@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Sun, 3 Apr 2011 13:07:49 +0200

Bene, allora chiedo il permesso alla CEI direttamente io, per il mio ebook,
e nel frattempo lo lascio lì con la clausola, che se ci sono problemi, lo
tolgo.
Perché voglio proprio vedere se ci sono reazioni e riesco a smuore le acque.
grazie a tutti per i preziosi chiarimenti.
ciao


Il giorno 03 aprile 2011 11:05, M. Fioretti
<marco.fioretti@xxxxxxxxxxxxxx>ha scritto:

> On Sat, Apr 02, 2011 10:01:33 AM +0200, Salvatore Schirone (
> schirone@xxxxxxxxx) wrote:
> > ciao marco,
> >
> > solo per precisare che mi sembra che dopo solo pochi anni, il
> > diritto di sfruttare economicamente la mia opera, ritorna a me
> > autore.
>
> confermo quanto già detto da Carlo. Il default stabilito per legge
> (che è quello di cui stavamo parlando finora, almeno io) è una cosa,
> quello che una singola "coppia" autore-editore decidono volta per
> volta e formalizzano con un contratto è tutta un'altra cosa.
>
> Entro certi limiti il contratto può derogare alla legge o coprire casi
> da essa non esplicitati in qualsiasi modo vada bene ad ambo le
> parti. Io per esempio firmo anche contratti in cui è stabilito che il
> lavoro verrà subito distribuito con licenza CC perchè questo chiede il
> committente.
>
> > Ora i traduttori della bibbia (chi sono?), per le parti relative
> > potrebbero essere, se non oggi tra pochi anni, pubblicati
> > liberamente dagli stessi o ceduti ad altri editori.
>
> questo sarebbe vero solo se quello che hai scritto tu fosse la regola
> generale. Altrimenti se ne riparla non prima del 2078.
>
> > Se poi i traduttori hanno voluto restare anonimi, a mio parere non
> > possono pretendere pagamento di alcunché. Non so se il mio
> > ragionamento sia contorto,
>
> Contorto non è, ma non è così che stanno le cose, tutto qua. I
> traduttori possono pretendere quello che sta scritto nel contratto che
> hanno firmato con CEI e in assenza di contratto quanto espressamente
> stabilito dalla legislazione vigente, che a quanto ne so io NON ha
> alcuna clausola corrispondente al tuo parere.
>
> E in ogni caso, ai fini della ridistribuzione del testo CEI 2008 a
> scopo di lucro o no, tutto questo continua a non fare alcuna
> differenza. Quello che pretendono o potrebbero pretendere i traduttori
> effettivi oggi, fra 7 anni o 70, NON cambia il fatto che il permesso
> necessario e sufficiente per ridistribuire legalmente quel testo può
> concederlo solo chi sta scritto nel frontespizio come titolare dei
> diritti d'autore. Fino al passaggio della traduzione nel pubblico
> dominio, ovviamente.
>
> Marco
>
>


-- 
Salvatore Schirone
membro FLC
www.laicicarmelitani.org

sito personale: http://www.schirone.it
mail: schirone@xxxxxxxxx

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