[bolli]

  • From: "Nimis, Alberto" <alberto.nimis@xxxxxxxxxxxxx>
  • To: bolli@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Wed, 3 Mar 2004 10:21:24 -0000

allo stadio.
allo stadio non è come alla televisione. no, è proprio diverso. lo stadio è
diverso, è più piccolo, i giocatori, diversi, più grandi, i botti diversi,
più forti e i seggiolini diversi, più piccoli. il freddo è vero.
Il campo è molto più grosso dei giocatori, e quando se ne stanno tutti in un
area, se non segui il gioco, e stai guardando un'altra zona del campo, hai
per un'attimo l'impressione che se ne siano andati tutti, lasciando lì i
tifosi a scambiarsi complimenti.
Il gioco è allegro se vissuto come tale, ma l'impressione è che spesso il
gioco abbia altri sapori e dissapori. il senso di appartenenza che si può
notare tra le tifoserie è smodato e a volte di cattivo gusto, ma i colori
sono belli, come i cori, quelli sinceri, intonati tutti insieme. 
allo stadio, domenica, c'era un sacco di gente, di tanti tipi. quelli malati
di roma venuti da lontano, goffi e sfrontati con striscioni, bandiere e
sguardo incazzoso, quelli del parma, vestiti di coloi amari. ci sono anche
personaggi un po' finti allo stadio, ragazze malate di totti,  donne dalle
labbra rigonfie, giovani con occhiali traslucidi, che penseresti di vedere
solo in certe discoteche e in un angolo qualcuno che ha poco a che fare col
calcio che forse è lì solo per caso .   
non credo tornerò allo stadio, non è posto per me, non amo il calcio e il
mondo che ci sta intorno, ma l'esperienza ha avuto un senso più alto perchè
nuova, mai vissuta e così, un improbabile tifo nella domenica delle palle,
si è trasformato in un bel pomeriggio passato con due cari amici.
ciao 
a1
   

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