[zxspectrum] Re: due giochi per la minigame compo

  • From: Luciano Costarelli <luciano.costarelli@xxxxxxxxxxxxx>
  • To: zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Tue, 1 Nov 2005 14:54:14 +0100


Il giorno 01/nov/05, alle ore 12:06, Enrico Maria Giordano ha scritto:


Puoi approfondire questi ultimi due concetti (Mode7 e giochi poligonali)? Sembrano interessanti e io non ne so niente.

Con giochi poligonali intendo tutti quelli che si vedono oggi sulle varie PS2, GameCube ecc. tipo Doom, World of Warcrafr ecc. Tutti gli elementi del gioco sono costituiti da poligoni che vengono piu' o meno renderizzati in tempo reale.


Per me questa tecnologia ha agli inizi un po' nuociuto ai giochi stessi: se i giochi di guida e di volo ci hanno guadagnato subito in realismo, visto che il 3D reale era la naturale evoluzione del genere, in altri titoli lo stile e la giocabilita' sono stati un po' messi in secondo piano rispetto alla spettacolarita' della grafica poligonale creando alcuni giochi esteticamente piuttosto brutti e poco originali.

Giochi 3D c'erano gia' anche per lo spectrum, vedi il Freescape system, ma sono iniziati a diventare famosi negli anni 90 quando dalle sale giochi si trasferirono alle varie console e computer. Guarda caso si comincio' con un gioco di corse d'auto, Virtua Racing della Sega nel '92.

Portare fuori dalle sale giochi questa nuovissima tecnologia era un casino. In genere venivano inseriti appositi chip 3D sulle cartucce. Sega fece quello che poteva col megadrive, miglioro' sensibilmente col Saturn e arrivo' allo stato dell'arte con la Dreamcast, che faceva sembrare la Playstation 1 qualcosa di paleolitico (ancora adesso IMHO la DC regge benissimo contro molti giochi della PS2).
Nintendo prolungo' la vita del suo SNES che nonostante il Chip Super FX non aveva grandi possibilita' di gestire efficacemente il 3D reale utilizzando un espediente brillante. Creo' quel piccolo capolavoro di Donkey Kong Country (e seguiti) prerenderizzando gli sprite e altri elementi del gioco simil 3D su potenti workstation SGI. Comunque anche se arrivata dopo e con minore fortuna commerciale, Nintendo ha portato la grazia e la bellezza nel mondo dei videogiochi poligonali a partire da Zelda Ocarina of time e Supermario 64, per il Nintendo64.


Ma lo SNES, o SuperNintendo o Superfamicon aveva introdotto qualcosa di per me piu' affascinate, il Mode7.
In pratica si tratta di un espediente grafico: si prendono estese superfici 2D ( tipicamente dei piani che rappresentano il "terreno") e le si mettono in prospettiva, poi ci si muove sopra come in un vero 3D, ma solo su un piano, non con elementi poligonali. Il primo rivoluzionario gioco del genere fu F-Zero. Sembra una cosa banale, ma nelle applicazioni e' affascinante, cosi' come lo sono stati gli sprites che si ingrandivano in SpaceHarrier nel Super Scaler inventato da Yu Suzuki...anzi adesso che ci penso, in Space Harrier mi sa che si vede una prima applicazione del Mode 7 negli sfondi...dovrei rivedere.


Nintendo lo ha diffuso parecchio in tutto il mondo, e lo usa ancora adesso nei giochi per il GBA, ma questo metodo lo si poteva gia' vedere in Giappone su quel costoso gioiello dello Sharp X68000. Quindi anche se e' una tecnologia degli anni 90 e' nata nel decennio prima. Perche' lo trovo piu' affascinante? Forse perche' faccio parte una generazione che e' cresciuta con il 2D trovo i giochi col Mode7 piu' vicini al mio gusto. Poi mi viene da pensare che una sua implementazione su Speccy, anche se inevitabilmente monocromatica, sarebbe davvero interessante.

Ciao!
Lucky




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