[ubuntu-l10n-it] Re: Traduzione Update-Manager

  • From: Luca Ferretti <elle.uca@xxxxxxxxx>
  • To: ubuntu-l10n-it@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Fri, 24 Mar 2006 17:42:14 +0100

Il giorno gio, 23/03/2006 alle 14.41 +0100, Matteo Riondato ha scritto: 
> On Thu, Mar 23, 2006 at 11:55:15AM +0100, Luca Ferretti wrote:
> 
> >       * non à possibile discutere di stile su Rosetta, quindi non vedo
> >         altro luogo dove farlo se non su una mailing-list
> 
> E chi non à iscritto alla ML? C'Ã, e te ne sarai accorto, chi non Ã
> parte di questo gruppo, ma ha comunque la facoltà di tradurre su
> Rosetta. 

Ti sei risposto da solo. Chi non à iscritto alla ML non puà discutere
della traduzione. D'altro canto anche tu hai scritto la prima email di
questo thread in lista per chiarire alcuni dubbi, quindi per discutere
di traduzione.

Riguardo a chi non fa parte del gruppo, francamente non me ne sono
accorto... Chiunque à iscritto su launchpad puà modificare le
traduzioni? Saremmo all'anarchia pià completa, allora. Non dico una
ferrea regolamentazione (che finirebbe con rallentare il lavoro), ma
almeno in buon senso di dichiarare le proprie intenzioni di lavoro,
sarebbe utile...

> Come fai ad indottrinarlo su come tradurre?

Stavo giusto pensando di aprire una chiesa tutta mia. Poi mi sono
rammentato di quando da piccolo mi chiesero: ÂMa tu credi in Dio? e io
risposi ÂCredere à una parola grossa... diciamo che lo stimoÂ. Allora mi
sono convinto ad aprire una Centro di Assistenza Traduzione (tipo i CAF,
ma per i traduttori che non ce la fanno da soli). Magari il tempo libero
che ho passato a tradurre e revisionare puà tornare utile a qualcuno.

> 
> >       * il criterio "uno vede quello che puà sistemare" porta solo
> >         terrore disperazione e morte. OK, ho esagerato, ma spesso, molto
> >         spesso per quello che riguarda la traduzione dei moduli base di
> >         GNOME, esistono dei traduttori attivi e volenterosi. Il fatto
> >         che su Rosetta una traduzione non sia completa non vuol dire che
> >         non sia in attesa di essere caricata upstream o che non ci sia
> >         qualche altre essere umano che ci sta già lavorando. Non esiste
> >         solo Ubuntu. Esistono diverse realtà che convergono in Ubuntu.
> 
> Intanto io la completo, poi se arriva quella di un altro, e
> quest'altro giudica di averne una migliore della mia, la sovrascrive.

Un altro chi? Il traduttore "ufficiale"? Dovrebbe forse passare il tempo
a ricontrollare come viene tradotta la sua applicazioni in tutte le
distribuzioni di GNU/Linux? Un altro membro del LocoTeam di Ubuntu? E
perchà dovrebbe andare a ricontrollare una traduzione già completata (a
meno che non gli salti davanti agli occhi una traduzione traduzione
sbagliata nell'uso)? Francamente questo modo di procedere non mi sembra
collaborativo, ma egocentrico.

> >         Tradurre su Rosetta "quello che puà sistemare" à irrispettoso
> >         nei confronti di chi su una traduzione ha già lavorato o sta
> >         lavorando altrove, Ã limitato alla sola Ubuntu senza che altri
> >         utente di sistemi GNU/Linux (o anche solo UNIX) possano
> >         avvantaggiarsene 
> 
> Questo non à vero, basta che si prendano il .po .

Ah, certo. Tutte le distribuzioni di GNU/Linux stanno là che aspettano
il completamento delle traduzioni su Rosetta.... 

Non à che tutto il mondo tiene aperta una finestra del web browser
aggiornata ad intervalli di 1 minuto per vedere se ci sono nuovi
messaggi tradotti su Rosetta.

E soprattutto, non à su Rosetta che vengono gestite le traduzioni
ufficiali[1] dei vari progetti e moduli.

Ribaltando la questione, poi, anche a te sarebbe bastato scrivere una
email al traduttore ufficiale o alla mailing list del TP per sapere che
gnome-volume-manager, gdm, gnome-system-monitor, evince, sono stati
tradotti al 100% e sono in fase di revisione.

> > Detto cià e alla luce delle parecchie aggiunte che noto su Rosetta da
> > parte tua a moduli che altrove[1] avevo suggerito di non modificare in
> > attesa della versione upstream,
> 
> a) "alcuni moduli di Gnome". Ma che diamine significa?

alcuni moduli di GNOME.... che dovrebbe voler dire? Alcuni pezzi di
GNOME, o alcuni componenti dell'ambiente grafico un tempo noto come
GNOME, o porzioni di software diviso logicamente che formano GNOME...
insomma GNOME Ã fatto da diversi componenti (librerie, programmi, dati,
icone...) divisi in moduli (libgnome, libgnomeui, eel, gnome-terminal,
vte...)

> Quali?

Per lo meno Network-Manager, GDM, gnome-games, dasher, evince,
gnome-volume-manager, epiphany ad opera di Francesco Marletta (ma penso
ne abbia pronti anche altri affidati a lui per i quali c'erano solo 1 o
2 stringhe da revisionare e non sono passati in revisione). gedit per il
quale Milo Casagrande ha espresso da disponibilità a completare la
traduzione. Analogamente per evolution-exchange e pan da parte di
Ruggero Montalto

> Quanti?

10, se ho tenuto bene il conto di quanto elencato qui sopra. Ma à cosÃ
importante saperlo.

> Perchà devo considerare la traduzione upstream migliore della
> mia a priori?

Migliore no. Non esistono traduzioni migliori di altre. Esistono
traduzioni sbagliate ed esistono traduzioni giuste. Esistono traduzioni
che mal legano al resto dell'ambiente e traduzioni che sono coerenti.

La traduzione upstream proviene da un traduttore che, magari, ha
tradotto l'intero programma e non solo le stringhe che sono state
modificate da una versione all'altra (e che quindi usa la stressa
traduzione per gli stessi termini senza dover rivedere tutto il resto) e
perchà le traduzioni upstream di GNOME passano quasi sempre al vaglio
sulla mailing list del TP, favorendo il processo di revisione (i famosi
tanti occhi che scovano gli errori) e di scambio di idee.

Inoltre la traduzione upstream à quella che sarà comune a tutte le varie
distribuzioni e/o a chi si compilerà da solo i vari moduli di GNOME;
quindi, se non vogliamo definirla migliore, definiamola preferibile.

> > mi domando: cosa succederà quando nella
> > versione 2.14.1 di GNOME ci saranno le traduzioni complete e revisionate
> > di moduli come evince e gnome-system-tools? Cosa verrà incluso in
> > Ubuntu: la tua traduzione fatta su Rosetta o quella upstream? (nel primo
> > caso credo proprio che provvederà all'upload della versione uptream)
> 
> Perch� Perchà a priori giudichi la versione upstream migliore della
> mia o di quella di qualcun altro? Ma non parlavi di rispetto del
> lavoro altrui poco sopra?

Hai provato a interagire con il traduttore "ufficiale"? Ubuntu non à una
torre d'avorio.

Hai voglia e tempo da dedicare alla traduzione italiana? Bene, sono
contento, sinceramente contento. Allora traduci per tutti gli utenti di
un programma, non solo per gli utenti di Ubuntu.

à ovvio che, come in ogni distribuzione, ci saranno delle stringhe
aggiunte o customizzate che sarà necessario tradurre su Rosetta (ne à un
esempio le due mie email precedenti di nautilus e gnome-applets (già che
sono in tema, commenti sulle traduzioni proposte? specie per
gnome-applets?)). Ma oltre a ciÃ, prima di mettere mano a Rosetta,
perchà non provare a collaborare col traduttore ufficiale?

Non voglio assolutamente limitare la tua voglia di fare, solo trovare
per essa uno "sbocco" tale da non rendere inutile o sovrabbondante il
tuo lavoro o quello di altri.

Ogni traduttore libero di SW libero traduce per due motivi, oltre al
classico "hey, guardate cosa ho fatto": perchà si sente obbligato a
ricambiare in qualche modo il lavoro di altri e perchà vuole che cià che
usa sia tradotto al meglio. Correggimi se sbaglio, ma credo che tu sia
stato spinto a completare le traduzioni perchà usi sul tuo computer
Drapper ed hai quindi davanti agli occhi quelle traduzioni incomplete:
vuoi ricambiare la comunità con le tue traduzioni e vuoi avere il tuo
sistema bene aggiornato.

à un comportamento pià che normale. Lo farei anche io. Solo che essendo
immischiato nel TP e in GNOME vedo come prioritaria la traduzione
upstream, da propagare ad Ubuntu. Non dimenticare infatti che Drapper Ã
una versione in via di sviluppo (a sproposito, ma includerà GNOME
2.14.0, .1 o .2 ?) che sarà rilasciata il primo di giugno (tra 9
settimane): se si riesce a completare e correggere per bene la
traduzione di GNOME 2.14.1, questa verrà propagata ad Ubuntu e su
Rosetta sarà necessario tradurre solo le stringhe modificate in Ubuntu.

Ovviamente c'Ã anche SW che non segue i cicli di GNOME e per il quale
bisogna operare per vie diverse, ma, anche per quelli, forse per
deformazione "professionale", preferirei un ottica pià pacata del "vedo
quel che manca e lo aggiusto". Col "vedo quel che manca e lo aggiusto" a
mio avviso si finisce con mettere le mani su diverse traduzioni (intendo
diversi moduli, non diversi messaggi) lasciando magari indietro quelle
pià difficili o incomprensibili. Preferirei, senza obblighi, ma per
etichetta, che se qualcuno manifestasse l'intenzione di tradurre
qualcosa, lo dichiarasse in lista, cosicchà gli altri possano magari
individuare altro di cui occuparsi, o indicargli che c'à già chi se ne
sta occupando.

Allo stesso modo, non per obbligo, ma per etichetta, sarebbe
interessante lasciare le traduzioni effettuate su rosetta come fuzzy per
un certo tempo (una settimana, ad esempio), comunicarlo in lista e
sentire se ci sono commenti. Anche perchÃ, come insegna Murphy e
l'esperienza, gli errori di digitazione sono pià frequenti di quanto ci
si aspetti.



[1] La traduzione ufficiale, per limitarsi ai moduli di GNOME, Ã quella
che si trova nei pacchetti t[g|b]z che sono su ftp.gnome.org, Ã stata
presa da cvs.gnome.org, che à stata inserita (commit) da me o da Alessio
Frusciante, che à stata tradotta da una persona che ha scritto alla
mailing list del gruppo di traduttori di GNOME chiedendo di occuparsi di
tale traduzione.


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