Il giorno gio, 23/03/2006 alle 14.41 +0100, Matteo Riondato ha scritto: > On Thu, Mar 23, 2006 at 11:55:15AM +0100, Luca Ferretti wrote: > > > * non à possibile discutere di stile su Rosetta, quindi non vedo > > altro luogo dove farlo se non su una mailing-list > > E chi non à iscritto alla ML? C'Ã, e te ne sarai accorto, chi non à > parte di questo gruppo, ma ha comunque la facoltà di tradurre su > Rosetta. Ti sei risposto da solo. Chi non à iscritto alla ML non puà discutere della traduzione. D'altro canto anche tu hai scritto la prima email di questo thread in lista per chiarire alcuni dubbi, quindi per discutere di traduzione. Riguardo a chi non fa parte del gruppo, francamente non me ne sono accorto... Chiunque à iscritto su launchpad puà modificare le traduzioni? Saremmo all'anarchia pià completa, allora. Non dico una ferrea regolamentazione (che finirebbe con rallentare il lavoro), ma almeno in buon senso di dichiarare le proprie intenzioni di lavoro, sarebbe utile... > Come fai ad indottrinarlo su come tradurre? Stavo giusto pensando di aprire una chiesa tutta mia. Poi mi sono rammentato di quando da piccolo mi chiesero: ÂMa tu credi in Dio? e io risposi ÂCredere à una parola grossa... diciamo che lo stimoÂ. Allora mi sono convinto ad aprire una Centro di Assistenza Traduzione (tipo i CAF, ma per i traduttori che non ce la fanno da soli). Magari il tempo libero che ho passato a tradurre e revisionare puà tornare utile a qualcuno. > > > * il criterio "uno vede quello che puà sistemare" porta solo > > terrore disperazione e morte. OK, ho esagerato, ma spesso, molto > > spesso per quello che riguarda la traduzione dei moduli base di > > GNOME, esistono dei traduttori attivi e volenterosi. Il fatto > > che su Rosetta una traduzione non sia completa non vuol dire che > > non sia in attesa di essere caricata upstream o che non ci sia > > qualche altre essere umano che ci sta già lavorando. Non esiste > > solo Ubuntu. Esistono diverse realtà che convergono in Ubuntu. > > Intanto io la completo, poi se arriva quella di un altro, e > quest'altro giudica di averne una migliore della mia, la sovrascrive. Un altro chi? Il traduttore "ufficiale"? Dovrebbe forse passare il tempo a ricontrollare come viene tradotta la sua applicazioni in tutte le distribuzioni di GNU/Linux? Un altro membro del LocoTeam di Ubuntu? E perchà dovrebbe andare a ricontrollare una traduzione già completata (a meno che non gli salti davanti agli occhi una traduzione traduzione sbagliata nell'uso)? Francamente questo modo di procedere non mi sembra collaborativo, ma egocentrico. > > Tradurre su Rosetta "quello che puà sistemare" à irrispettoso > > nei confronti di chi su una traduzione ha già lavorato o sta > > lavorando altrove, à limitato alla sola Ubuntu senza che altri > > utente di sistemi GNU/Linux (o anche solo UNIX) possano > > avvantaggiarsene > > Questo non à vero, basta che si prendano il .po . Ah, certo. Tutte le distribuzioni di GNU/Linux stanno là che aspettano il completamento delle traduzioni su Rosetta.... Non à che tutto il mondo tiene aperta una finestra del web browser aggiornata ad intervalli di 1 minuto per vedere se ci sono nuovi messaggi tradotti su Rosetta. E soprattutto, non à su Rosetta che vengono gestite le traduzioni ufficiali[1] dei vari progetti e moduli. Ribaltando la questione, poi, anche a te sarebbe bastato scrivere una email al traduttore ufficiale o alla mailing list del TP per sapere che gnome-volume-manager, gdm, gnome-system-monitor, evince, sono stati tradotti al 100% e sono in fase di revisione. > > Detto cià e alla luce delle parecchie aggiunte che noto su Rosetta da > > parte tua a moduli che altrove[1] avevo suggerito di non modificare in > > attesa della versione upstream, > > a) "alcuni moduli di Gnome". Ma che diamine significa? alcuni moduli di GNOME.... che dovrebbe voler dire? Alcuni pezzi di GNOME, o alcuni componenti dell'ambiente grafico un tempo noto come GNOME, o porzioni di software diviso logicamente che formano GNOME... insomma GNOME à fatto da diversi componenti (librerie, programmi, dati, icone...) divisi in moduli (libgnome, libgnomeui, eel, gnome-terminal, vte...) > Quali? Per lo meno Network-Manager, GDM, gnome-games, dasher, evince, gnome-volume-manager, epiphany ad opera di Francesco Marletta (ma penso ne abbia pronti anche altri affidati a lui per i quali c'erano solo 1 o 2 stringhe da revisionare e non sono passati in revisione). gedit per il quale Milo Casagrande ha espresso da disponibilità a completare la traduzione. Analogamente per evolution-exchange e pan da parte di Ruggero Montalto > Quanti? 10, se ho tenuto bene il conto di quanto elencato qui sopra. Ma à cosà importante saperlo. > Perchà devo considerare la traduzione upstream migliore della > mia a priori? Migliore no. Non esistono traduzioni migliori di altre. Esistono traduzioni sbagliate ed esistono traduzioni giuste. Esistono traduzioni che mal legano al resto dell'ambiente e traduzioni che sono coerenti. La traduzione upstream proviene da un traduttore che, magari, ha tradotto l'intero programma e non solo le stringhe che sono state modificate da una versione all'altra (e che quindi usa la stressa traduzione per gli stessi termini senza dover rivedere tutto il resto) e perchà le traduzioni upstream di GNOME passano quasi sempre al vaglio sulla mailing list del TP, favorendo il processo di revisione (i famosi tanti occhi che scovano gli errori) e di scambio di idee. Inoltre la traduzione upstream à quella che sarà comune a tutte le varie distribuzioni e/o a chi si compilerà da solo i vari moduli di GNOME; quindi, se non vogliamo definirla migliore, definiamola preferibile. > > mi domando: cosa succederà quando nella > > versione 2.14.1 di GNOME ci saranno le traduzioni complete e revisionate > > di moduli come evince e gnome-system-tools? Cosa verrà incluso in > > Ubuntu: la tua traduzione fatta su Rosetta o quella upstream? (nel primo > > caso credo proprio che provvederà all'upload della versione uptream) > > PerchÃ? Perchà a priori giudichi la versione upstream migliore della > mia o di quella di qualcun altro? Ma non parlavi di rispetto del > lavoro altrui poco sopra? Hai provato a interagire con il traduttore "ufficiale"? Ubuntu non à una torre d'avorio. Hai voglia e tempo da dedicare alla traduzione italiana? Bene, sono contento, sinceramente contento. Allora traduci per tutti gli utenti di un programma, non solo per gli utenti di Ubuntu. à ovvio che, come in ogni distribuzione, ci saranno delle stringhe aggiunte o customizzate che sarà necessario tradurre su Rosetta (ne à un esempio le due mie email precedenti di nautilus e gnome-applets (già che sono in tema, commenti sulle traduzioni proposte? specie per gnome-applets?)). Ma oltre a ciÃ, prima di mettere mano a Rosetta, perchà non provare a collaborare col traduttore ufficiale? Non voglio assolutamente limitare la tua voglia di fare, solo trovare per essa uno "sbocco" tale da non rendere inutile o sovrabbondante il tuo lavoro o quello di altri. Ogni traduttore libero di SW libero traduce per due motivi, oltre al classico "hey, guardate cosa ho fatto": perchà si sente obbligato a ricambiare in qualche modo il lavoro di altri e perchà vuole che cià che usa sia tradotto al meglio. Correggimi se sbaglio, ma credo che tu sia stato spinto a completare le traduzioni perchà usi sul tuo computer Drapper ed hai quindi davanti agli occhi quelle traduzioni incomplete: vuoi ricambiare la comunità con le tue traduzioni e vuoi avere il tuo sistema bene aggiornato. à un comportamento pià che normale. Lo farei anche io. Solo che essendo immischiato nel TP e in GNOME vedo come prioritaria la traduzione upstream, da propagare ad Ubuntu. Non dimenticare infatti che Drapper à una versione in via di sviluppo (a sproposito, ma includerà GNOME 2.14.0, .1 o .2 ?) che sarà rilasciata il primo di giugno (tra 9 settimane): se si riesce a completare e correggere per bene la traduzione di GNOME 2.14.1, questa verrà propagata ad Ubuntu e su Rosetta sarà necessario tradurre solo le stringhe modificate in Ubuntu. Ovviamente c'à anche SW che non segue i cicli di GNOME e per il quale bisogna operare per vie diverse, ma, anche per quelli, forse per deformazione "professionale", preferirei un ottica pià pacata del "vedo quel che manca e lo aggiusto". Col "vedo quel che manca e lo aggiusto" a mio avviso si finisce con mettere le mani su diverse traduzioni (intendo diversi moduli, non diversi messaggi) lasciando magari indietro quelle pià difficili o incomprensibili. Preferirei, senza obblighi, ma per etichetta, che se qualcuno manifestasse l'intenzione di tradurre qualcosa, lo dichiarasse in lista, cosicchà gli altri possano magari individuare altro di cui occuparsi, o indicargli che c'à già chi se ne sta occupando. Allo stesso modo, non per obbligo, ma per etichetta, sarebbe interessante lasciare le traduzioni effettuate su rosetta come fuzzy per un certo tempo (una settimana, ad esempio), comunicarlo in lista e sentire se ci sono commenti. Anche perchÃ, come insegna Murphy e l'esperienza, gli errori di digitazione sono pià frequenti di quanto ci si aspetti. [1] La traduzione ufficiale, per limitarsi ai moduli di GNOME, à quella che si trova nei pacchetti t[g|b]z che sono su ftp.gnome.org, à stata presa da cvs.gnome.org, che à stata inserita (commit) da me o da Alessio Frusciante, che à stata tradotta da una persona che ha scritto alla mailing list del gruppo di traduttori di GNOME chiedendo di occuparsi di tale traduzione.