un bridge wireless ha 2 ip. in pratica per es. metti 192.168.1.1 su un AP e 192.168.10 sull'altro. Poi le macchine che hai cablate via ethernet le configuri con indirizzi ip univoci e il gioco è fatto. In pratica la rete poi è una sola a livello di indirizzamento ed è comodo (a meno che non hai più di 254 host). Il bello di avere un bridge, è che puoi inserire gli indirizzi di mac (40 bit) dell'uno e dell'altro, e permettere cosi' che vengano accettati pacchetti radio inviati esclusivamente dagli AP con quei 2 indirizzi di mac e nessun'altro On Monday 18 April 2005 23:32, Emanuele Olivetti wrote: > Devo collegare due sottoreti (chiamiamole A e B) ma non e' fisicamente > possibile tirare un cavo. L'unica soluzione fattibile e' il > wireless. Ho un gia' access point che e' anche router/switch che > potrebbe stare a un'estremita', nella rete A. Cosa posso utilizzare > nella rete B per collegarmi ad A? Mi pare di capire che debba essere > un bridge wireless, anche se scopro oggi che i bridge lavorano a > livello piu' basso dei router e mi pare di aver sentito (correggetemi, > conosco poco la materia) che non hanno un IP e richiedono un gemello > analogo dal'altra parte della linea. D'altra parte ra i prodotti di > DLink vedo che ci sono dei bridge wireless (es. AirPlus DWL-900 AP+) > che funzionano in 4 modalita': > 1) Access Point Wireless > 2) bridge point-to-point connesso a un altro Access Point > 3) bridge Wireless point-to-multi-point > 4) client wireless. > > Uno di questi puo' andare bene per lo scopo? Che differenza c'e' tra > le quattro modalita'? > > E forse ancora meglio: che mi consigliate di comprare per il mio caso? > > Grazie, > > Emanuele > > P.S.: l'access point/router/switch che ho non ha funzionalita' di > bridging. -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx