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Il giorno 20/giu/2015, alle ore 13:02, Luca Alimandi <luca.alimandi@xxxxxxxxxx>
ha scritto:
non parlo solo di emotività, ma anche della conoscenza diretta del pensiero,
degli usi, delle abitudini, delle convinzioni, del panorama culturale nel
quale i fatti avvengono, e che ne determinano spesso l'evoluzione.
Estrapolando i fatti da tale contesto spesso si perde il nesso tra le
decisioni e i motivi che le hanno determinate...
Un esempio di questo "strabismo" storico è ad esempio il cosiddetto "Mito del
buon selvaggio", o "Primitivismo" molto in voga nel XVIII secolo e nel
Romanticismo; ma ancora oggi ha il suo fascino, e spesso, inconsciamente, ne
siamo convinti. Lo stesso "Frankenstein" di Mary Shelley è un po' l'apoteosi
di quel mito. Oggi, banalizzando un po', direi che questo pensiero si può
sintetizzare con la famosa frase: "Si stava meglio quando si stava peggio!"...