On Thursday, November 22, 2007, at 03:19PM, "Marcello Zaniboni" <marcello.zaniboni@xxxxxxxxx> wrote: >http://www.m-w.com/dictionary/programming >se cliccate sull'icona dell'altoparlante, sentirete la pronuncia. Un paio di considerazioni, a proposito dei dizionari sonori: 1. attenzione che molti sonori registrati sono relativi alla sola pronuncia americana (io tendo a preferire quella britannica) 2. quando una parola viene pronunciata in isolamento, vive in un contesto un po' "artificiale", che puo' alterarne la pronuncia. Nel caso specifico, il sonoro è sicuramente di impostazione americana, come rivela il chiaro fonema OU della o di programming. Inoltre, gli americani, rispetto ai britannici, tendono spesso a spostare verso destra gli accenti, o cambiando proprio la posizione dell'accento primario, oppure evidenziando di più l'accento secondario (secondary stress) che molte parole hanno. E' il caso di questo sonoro: sembra quasi che l'accento sia sula seconda sillaba, ma non è così! Ci sono due accenti, uno più forte sulla o, e il secondo, più debole, sulla a. Questo secondo accento è tanto più avvertibile quanto più lentamente è pronunciata la parola. Ascoltate quest'altro sonoro, tratto dal dizionario online De Agostini: http://www.sapere.it/gr/dictionary_sounds/20/P0009845.WAV (la pagina con i dizionari, molto utili, è qui: http://www.sapere.it/gr/DictionarySearchServlet?DS_action=Init ) in questo caso (pur essendo sempre una pronuncia americana) la posizione corretta dell'accento è chiara. La "g" che vi pare di sentire alla fine (nel sonoro che ho fornito io), non è una vera g, ma deriva dal distacco della lingua del palato (senza sonorizzazione), che produce comunque un rumore. Nella catena parlata questo rumore non avverrebbe o non sarebbe avvertibile, mentre ascoltando la parola in isolamento, può sembrare erroneamente che venga prodotta una g alla fine. Notate infine che in entrambi i sonori non c'è traccia di doppia m! Ciao, Giovanni