On Thursday, November 22, 2007, at 09:33AM, "Enrico Maria Giordano" <e.m.giordano@xxxxxxxxxxxxxxx> wrote: >Vero! :-) Ma io parlavo di programmazione (prògramming, giusto? :-) ). Bravo!!! Se vuoi pure la lode sappi che: 1) La o in realtà è un dittongo, che in americano suona (vagamente) come OU, mentre in in inglese britannico suona più come EU Il suono "EU" (presente in close, go, program etc. etc.) è uno di quei suoni che caratterizzano la pronuncia britannica differenziandola da quella americana. 2) Le due emme si pronunciano come se ce ne fosse una sola; questo è un principio abbastanza generale: in inglese le doppie consonanti si pronunciano sempre come se fossero singole. Tanto è vero che la grafia americana (grazie al Dr. Webster) ha semplificato alcune di queste pronunce: traveling al posto dell'inglese travelling, signaling al posto di signalling etc. etc. Per un italiano del Sud è molto difficile non pronunciare le doppie, perché lo facciamo spesso inconsapevolmente (in Sicilia diciamo pure saBBato ...) 3) La g finale non si pronuncia, si pronuncia solo la n. Attento che in inglese, al contrario dell'italiano, ci sono due fonemi enne, impercettibilimente diversi. Considera il sostantivo sin (peccato) e il verbo to sing (cantare): entrambi si pronunciano con la sola n finale, solo che le due enne si ottengono in modo diverso: la prima si ottiene mettendo la lingua sulle gengive appena dietro i denti (alveoli), in italiano sarebbe la n di Napoli, mentre la seconda si ottiene appoggiando il dorso della lingua contro il palato, come in aNguria. In italiano, queste due enne sono considerate delle varianti minori (tassòfoni), mentre in inglese sono veri e propri fonemi distinti. Ciao, Giovanni